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31 marzo 2010

•In Italia sempre più Giovani disoccupati

Vola a febbraio il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), attestandosi a quota 28,2%. La disoccupazione tra i giovani cresce di 0,8 punti percentuali rispetto a gennaio e di 4 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. Lo rende noto l'Istat nella stima provvisoria di febbraio relativa a occupati e disoccupati. I tecnici dell'Istituto sottolineano che il tasso italiano è superiore di 7,6 punti rispetto a quello relativo alla Ue-27 (20,6%). Resta stabile invece il tasso complessivo a 8,5%, con una variazione congiunturale nulla ma in crescita di 1,2 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. Il mese scorso sono stati persi 395 mila posti di lavoro. A perdere il lavoro sono stati soprattutto gli uomini: 294 mila a fronte di 101mila donne.

•Epurazioni al TG1

'Al Tg1 e' in corso una epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore'. Dicono Rizzo Nervo e Van Straten. I due consiglieri di amministrazione Rai hanno aggiunto: 'Quanto sta avvenendo al Tg1 e' il segno di un'arroganza che calpesta regole aziendali e dignità personali'. 'Nessuna epurazione, solo ricambio generazionale: ha detto Minzolini sull'allontanamento dal video di alcuni giornalisti come Paolo Di Giannantonio, Piero Damosso e Tiziana Ferrario.
L'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, chiede il reintegro dei tre e parla di "delirio di onnipotenza" di un "direttore nei fatti dimezzato", un abuso di potere consentito "dall'acquiescenza del direttore generale" Mauro Masi. E in una nota il comitato di redazione del Tg1 definisce la decisione di Minzolini come "un precedente molto grave", un provvedimento che "sembra confermare la volontà del direttore di penalizzare i colleghi che non si sono schierati al suo fianco nella raccolta di firme "

•Mazzarano: "Siederò in Consiglio per rispetto dei miei elettori"

•Mazzarano (Pd) eletto «Le accuse non sono state credute»

Michele Mazzarano, candidato del Pd autosospesosi dalla campagna elettorale e da responsabile dell’organizzazione del partito in relazione al presunto coinvolgimento nell’inchiesta sulle tangenti pagate dall’imprenditore Gianpaolo Tarantini, è stato ugualmente eletto in consiglio regionale. Dopo aver osservato un silenzio di otto giorni e aver chiuso il comitato elettorale, la sua idea adesso è quella di sedere in assemblea. «Circa 4.100 dei 6.340 voti raccolti sono arrivati nella mia Massafra— ha spiegato ieri— che ha risposto con affetto e solidarietà alle ombre piovute su di me. Andrò in consiglio». L’ultimo segretario regionale dei Ds ha ulteriormente motivato la sua decisione. «È come se ci fosse stata una reazione democratica rispetto a quanto accaduto. Io ho effettivamente sospeso la campagna, annullato tutti gli appuntamenti elettorali e spento il cellulare— ha aggiunto Mazzarano — ma ho preso atto che le persone mi hanno sostenuto ugualmente». E con il disimpegno annunciato come la mettiamo adesso? «Ho detto sabato 20 marzo, dopo aver appreso le notizie dalla stampa, che avrei sospeso la campagna e mi sarei dimesso dalle cariche di partito. L’ho fatto. Ad oggi non ho ricevuto alcun avviso di garanzia e il mio legale attende ancora di sapere della mia iscrizione sul registro degli indagati» ha concluso.

Piero Rossano
Corriere della Sera-Corriere del Mezzogiorno
31 marzo 2010

28 marzo 2010

•Chiusura Campagna elettorale di Michele Mazzarano

«Domenica andrò al seggio, farò il mio dovere, eserciterò il mio diritto, metterò una croce sul nome del presidente Vendola, sul simbolo del Partito Democratico e scriverò accanto Mazzarano, perché mi fido di lui».
Con queste parole, ieri sera, Michele Mazzarano ha concluso il comizio di chiusura della campagna elettorale del Pd.
Il candidato che, sabato scorso, in seguito ad una fuga di notizie secondo la quale sarebbe stato tirato in ballo da Tarantini nell’inchiesta sulla sanità, aveva ritirato la sua candidatura, è tornato a parlare in Piazza Garibaldi, gremita di gente per l’occasione. «Ho scelto che questa fosse la serata – ha esordito Mazzarano, motivando il suo intervento – in cui tornare a far sentire la mia voce, non perché voglia mettere in discussione quello che ho fatto una settimana fa ma perché è giusto rendervi grazie per quello che è accaduto in questa settimana. Il vostro affetto, la vostra capacità spontanea di rimettere in moto la campagna elettorale sono state la forza che mi hanno consentito stasera di tornare su questo palco, di tornare a parlare alla mia città, ai tanti amici e compagni di Palagiano, Castellaneta, Mottola, Grottaglie, Manduria, Crispiano che hanno deciso da soli di disubbidire, di dire che potevano anche fare diversamente da quello che avevo deciso io».
«In giorni di una sofferenza atroce, in cui si viene colpiti da una violenza inaudita e da una ridondanza nazionale – ha continuato - ci sono solo due modi per non cadere giù e rimanere in piedi: ascoltare la propria coscienza e poter andare in giro ancora a testa alta, guardando in faccia e negli occhi i miei cari prima e tutti voi dopo; ascoltare voi tutte le volte in cui mi avete detto “non mollare, vai avanti, siamo tutti con te”». E ha ribadito: «Non sono qui per mettere in discussione quello che ho deciso sabato scorso. Quando ho deciso di dimettermi ho deciso di dare un segnale di stile, di differenza, in un Paese in cui può accadere tutto ed esponenti del centro-destra continuano imperterriti a far finta di nulla, in cui si fa straccio delle istituzioni, delle regole, si crea quotidianamente il conflitto tra i poteri dello Stato e si fa una campagna elettorale velenosa ».

26 marzo 2010

Stasera parla Michele MAZZARANO












Stasera alle ore 20 in Piazza Garibaldi a Massafra, pubblico comizio del Partito Democratico. Parlerà Michele Mazzarano. Le motivazioni vi saranno chiare stasera. Quindi partecipate numerosi e invitate i vostri amici. Michele non è ritornato sui suoi passi, quindi le sue dimissioni dalla segreteria del PD Puglia e il ritiro simbolico della sua candidatura restano, ovviamente resta anche la nostra convizione di fare eleggere Michele Mazzarano votandolo il 28 e il 29 Marzo.Un voto a lui ha ormai una doppia validità. La prima validità sta in quella morale, di appoggio e sostegno alla sua persona per rivendicare le sue ragioni e le nostre, quella di rivendicare un senso democratico del nostro paese dove la magistratura deve fare il suo corso liberamente, ma la fuga di notizie, nonchè anche infondate, servono solo a destabilizzare l'elettorato. Non si può fare politica infangando l'avversario, ma si deve fare politica presentando idee e progetti, in modo che la gente possa valutarli e capire quali sono i migliori.La seconda validità, nonchè quella principale, sta nel far eleggere Michele Mazzarano, per tutte quelle motivazioni che ci avevano spinto a votare Michele anche prima di questa storia, e cioè la ferma volontà di affrontare i problemi del territorio e di sfruttare al massimo le risorse che la Puglia ha e che in questi anni Nichi Vendola ha saputo scoprire e rigenerare sostenendo, per il governo della nostra Regione, poitici, nello stesso tempo giovani ed esperti. Uomini che si sono preparati per affrontare sfide essenziali per il benessere della comunità e Michele Mazzarano, forte delle esperienze vissute e maturo per il bagaglio culturale e politico acquisito, è all'altezza di questa sfida.




Per questo votate e fate votare Michele Mazzarano.



http://michelemazzarano.blogspot.com/

25 marzo 2010

MAZZARANO: MAI PRESO SOLDI, QUERELO TARANTINI

''Se Tarantini avesse davvero reso le dichiarazioni che gli vengono attribuite, provvederò a sporgere querela nei suoi confronti”. Lo dichiara in una nota l'esponente del Pd Michele Mazzarano, dopo aver appreso che l'imprenditore Gianpaolo Tarantini avrebbe detto agli inquirenti di avergli corrisposto una tangente di 10.000 euro.
Mazzarano nei giorni scorsi si è dimesso da coordinatore regionale del Pd ed ha rinunciato alla candidatura al consiglio regionale dopo aver saputo di essere coinvolto in un’inchiesta sulla sanità pugliese.
“Continuo a leggere – afferma – di dichiarazioni che sembrano una nuova puntata del festival della menzogna. Alla menzogna rispondo con la verità: mai ho percepito tangenti, nè da Tarantini nè da altri. Dopo aver subito un attentato ai miei diritti elettorali, questa ennesima fuga di notizie attenta alla mia dignità di uomo e di dirigente politico. Chiedo con forza a coloro che ne hanno il potere di fermare questa barbarie”.
In proposito l’avv.Giovanni Di Cagno, legale di Mazzarano, annuncia in una nota che domani chiederà formalmente alla procura di Bari “di attivarsi per accertare le responsabilità” di quella che definisce “una nuova gravissima fuga di notizie”. “Qualcuno – aggiunge il legale – ed escludo siano i magistrati, continua a passare agli organi di stampa notizie che dovrebbero essere rigorosamente coperte da segreto, quali il contenuto di interrogatori resi in fase istruttoria. La magistratura – conclude – non può assistere passivamente al reiterarsi di questo sconcio”.

IL GOVERNO DELLE TASSE

Con il governo Berlusconi la pressione fiscale ha raggiunto "un livello record". Gli italiani nel 2010 bruceranno sei mesi di stipendio, rimettendolo nelle mani dell'amministrazione tributaria.Lo ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, in una intervista al Tg5. "In due anni -ha premesso il leader dei Democratici - c'è stata una disattenzione totale sui problemi del lavoro: ci siamo persi nei processi brevi, medi e lunghi, ma in sede economico sociale si è fatto poco o nulla. Noi dobbiamo fare un piano anti-crisi con investimenti immediati che diano un pò di lavoro subito, mettere un pò di soldi in tasca ai redditi più bassi, affinchè i consumi possano ripartire, dare un pò di respiro alle piccole e medie imprese anche attraverso la leva fiscale. Berlusconi dice - ha aggiunto Bersani - che noi alzeremmo le tasse; in realtà noi siamo stati i primi a tagliare l'Ici alle famiglie, mentre loro hanno aumentato la pressione fiscale a livelli record: quest'anno lavoreremo per lo Stato e per le tasse fino al 23 giugno: un record".

Pierluigi Bersani ha un rammarico: quello di non essere riuscito a realizzare un confronto politico a tutto campo in Tv con Berlusconi. ''Lui - ha sottolineato - preferisce slogan e comizi senza interlocutori''. Rispondendo alla domanda sul perché il confronto sia diventato uno scontro, Bersani ha detto: ''Perche', unico Paese al mondo, da noi non c'è mai un confronto tra i contendenti davanti ai cittadini. Si passa da un comizio all'altro, dove ognuno dice la sua e quindi abbiamo una campagna elettorale priva di concretezza, fatta di proclami, e questa non è una buona cosa. Ho proposto - ha concluso Bersani - un modo diverso di fare, con un confrontosui temi concreti che stanno totalmente sfuggendo dai riflettori, temi economici, temi sociali, tema dei redditi, delle tasse. Di questo bisogna parlare perché se ci limitiamo agli slogan e ai comizi, facciamo un pessimo servizio al Paese''.

I numeri del crollo dell' occupazione in Italia

Ma i numeri complessivi dicono tutto della pesantezza della crisi. Se si guarda dentro le cifre, si riscoprono i vecchi mali italiani. Più della metà dei posti persi concentra nel Mezzogiorno con 194.000 unità in meno (-3% a fronte del -1,6% su base nazionale) mentre il Nord perde 161.000 unità (-1,3%) e il Centro appena 25.000 (-0,5%). Le persone in cerca di occupazione nel Sud tuttavia aumentano di appena 12.000 unità soprattutto a causa dell'effetto scoraggiamento sulla possibilità di trovare un lavoro dell'aumento dell'inattività. Il settore che ha subito la maggiore contrazione è l'industria in senso stretto (- 214.000 posti) seguita dall'agricoltura (-21.000 posti) e dalle costruzioni (- 26.000 unità).

Sono stati i precari, i collaboratori e i piccoli imprenditori i lavoratori più colpiti dalla crisi economica. Su 380.000 posti persi infatti 211.000 sono posizioni lavorative indipendenti (collaboratori, piccoli imprenditori ecc) mentre 169.000 sono dipendenti (171.000 in meno gli occupati a termine a fronte di un lievissimo aumento tra i rapporti a tempo indeterminato). Sono più gli uomini a perdere lavoro (274.000 unità in meno contro le 105.000delle donne). Ma la platea di donne occupate resta molto più ristretta rispetto a quella maschile. A sud lavora meno di una donna su tre, mentre a nord una su due.

Tanto che nel Mezzogiorno aumentano gli inattivi: che non hanno e non cercano lavoro. «Attualmente 500mila lavoratori sono in cig, e ne usciranno presto», attacca il senatore Tiziano Treu. Come dire: il numero di espulsi potrebbe raddoppiare. «I dati sono impressionanti, è inaccettabile ignorarli», dichiara Fulvio Fammoni della Cgil.

Occupazione, crollo record: persi 380mila posti nel 2009

L'Italia continua a perdere posti di lavoro. Ieri sono arrivati i dati definitivi dell'Istat sulla disoccupazione nel 2009 che certificano il primo calo di posti su base annua dal 1995. Gli occupati sono infatti diminuiti di 380 mila unità rispetto alla media 2008 con un tasso di disoccupazione salito al 7,8% dal 6,8% del 2008. Come previsto le punte più critiche di mancanza di lavoro si concentrano nel sud dove si sono persi quasi 200 mila posti ma anche al nord sono senza occupazione 161 mila persone. Nel complesso il tasso di occupazione è pari al 57,1%, con una diminuzione dell' 1,4% rispetto al quarto trimestre 2008 mentre il numero delle persone in cerca di occupazione ha raggiunto quota 2milioni 145 mila unità (+369.000 unità), con un aumento del 20,8% rispetto al quarto trimestre 2008. Il Partito Democratico e sindacati sono assai preoccupati per le ricadute delle mancanza di lavoro sulla tenuta sociale del Paese.

Per Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera «gli ultimi dati Istat confermano la gravità della caduta dell'occupazione. Tra il 2008 e il 2009 sono stati persi quasi 400 mila posti di lavoro ma soprattutto quello che il ministro Sacconi dimentica sempre di dirci è che il dato più rilevante è costituito dal tasso di attività che si attesta al 57,5% con un calo dell'1,2% ed è tra i più bassi dell'Ue. Sottovalutare ancora i problemi occupazionali sarebbe colpevole». Preoccupati i sindacati. la Cgil li giudica «impressionanti» e chiede al Governo di «non ignorarli» perché «continuare a far finta di niente non è accettabile».

23 marzo 2010

Ripresi i lavori al De Ruggieri di Massafra


L’assessore ai Lavori pubblici, Costanzo Carrieri: la Provincia mantiene la parola data. Sono ripresi i lavori per la costruzione del nuovo liceo De Ruggieri di Massafra. La Provincia di Taranto mantiene dunque la parola data: “Il 16 marzo scorso – dichiara l’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Costanzo Carrieri - abbiamo firmato il verbale con cui formalmente la ditta riprende l’attività. La sospensione dei lavori si era resa necessaria per la redazione della perizia di variante con cui abbiamo adeguato la progettazione delle strutture in cemento armato alle nuove norme tecniche ed antisismiche entrate in vigore dopo i tragici fatti del terremoto in Abruzzo. Per fare chiarezza sulle cause di questi ritardi nell’esecuzione dell’opera, ho avuto modo di incontrare i genitori, gli studenti e il preside del De Ruggieri. A tutti loro ho garantito che il cantiere sarebbe ripartito tra la fine del mese di febbraio o al massimo entro i primi giorni di marzo. E così è stato. Come si ricorderà, anche il presidente Florido è intervenuto pubblicamente assicurando che tutto si sarebbe risolto nel breve volgere di qualche settimane. Peraltro, durante il periodo di sospensione dei lavori abbiamo dovuto affrontare e risolvere l’ennesimo contenzioso, questa volta promosso dall’azienda che si era classificata seconda nella gara d’appalto. Vale inoltre la pena sottolineare che anche la fase di redazione della perizia relativa all’adeguamento dei lavori, con particolare riferimento ai costi, è stata gestita all’insegna di quei criteri di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione che ispirano il nostro agire quotidiano. Dal punto di vista finanziario, sopporteremo un costo aggiuntivo di 267mila euro, una cifra che comunque non aggrava il quadro economico iniziale che era e resta di 6 milioni e 400mila euro. Su questa vicenda sono state dette e scritte tante cose, ciò che conta davvero è aver risolto il problema. Scriveva Vittorio Bachelet: ‘Quanto più incerte sono le carte della rotta tanto più è indispensabile una bussola sicura’. La nostra bussola – conclude Carrieri - si chiama etica della responsabilità”.

Il PD mantiene le promesse!!!


Data: 23/03/2010

22 marzo 2010

•I democratici in piazza: «Votiamo Michele»

In tanti, con striscioni, bandiere e continui applausi, hanno accolto, ieri sera, a Massafra,
l’arrivo in piazza Vittorio Emanuele di Michele Mazzarano. Rappresentanti e iscritti al Pd
provenienti da tutta la Provincia, sostenitori e cittadini hanno manifestato la propria solidarietà a Mazzarano e il fermo convincimento di continuare la campagna elettorale a sostegno del candidato massafrese e di Nichi Vendola. «Una manifestazione spontanea», l’ha definita il coordinatore cittadino Vito Miccolis, che ha chiuso il comizio invitando tutti a continuare la battaglia elettorale. Visibilmente provato ma commosso ed emozionato per il sostegno, Mazzarano ha ascoltato tutti gli interventi, senza rilasciare nessuna dichiarazione.
«Siamo qui per difendere un progetto politico – ha dichiarato Lucia La Gioia (Pd Taranto) - Mazzarano è un punto di rottura rispetto al passato, è l’uomo che potrebbe guidare quel tanto auspicato cambiamento di cui abbiamo bisogno. Ma non ci fermiamo, la passione è più forte».
«La piazza piena di questa sera – ha sottolineato il consigliere provinciale Carmine Montemurro - è una risposta diretta, efficace, una voce che si alza forte, autorevole e potente, che colpisce questa gente, questi centri di potere, questi denigratori…
Quello che è accaduto non può in nessun modo abbassare il nostro livello di stima e di fiducia nei confronti di Mazzarano ».
Donato Piccoli, assessore all’Agricoltura di Palagiano, ha stigmatizzato quanto successo.
«È barbarie e non libertà di pensiero né democrazia – ha detto - consentire che il nome di un uomo finisca sui giornali con un’accusa infamante, sulla base di una semplice dichiarazione che allo stato attuale risulta essere priva di ogni verifica idonea a sgombrare il campo da ogni ragionevole dubbio».
Francesco De Ponzio, ex segretario Cgil, ha ribadito: «La nostra campagna elettorale cominciaquesta sera e continua. Altrimenti la solidarietà che esprimiamo a parole diventa vuota se non si riempie di contenuti e non si vota Mazzarano il 28 e 29».
Ad intervenire, anche Giuseppe Fontana, segretario provinciale dei Giovani Democratici, il manduriano Francesco Parisi, responsabile nazionale Esteri dei Giovani Democratici, i rappresentanti dei Circoli di Mottola, Gianni Bello, e di Grottaglie, Massimo Serio, e il capogruppo consiliare del Pd di Castellaneta, Angelo Loreto. «Credo che valgano più la storia di Mazzarano, più questa piazza – ha rimarcato Parisi -, delle possibili parole di un miserabile
». Tutti hanno espresso solidarietà e parole di stima per Mazzarano, invitando i numerosi
presenti a votarlo. Nella piazza, infine, hanno fatto capolino anche gli assessori provinciali Carrieri e Mancarelli.

[Corriere del Giorno - Francesca Piccolo]

• Il Pd in piazza per Mazzarano

Il Pd tarantino solidarizza con Michele Mazzarano. Attraverso un sit-in spontaneo, iscritti e simpatizzanti del Pd si sono ritrovati ieri sera nella centrale piazza Vittorio Emanuele per manifestare la propria vicinanza a Michele Mazzarano, il quale, tirato in ballo nell’inchiesta sanità da Giampaolo Tarantini come percettore di tangenti insieme a Sandro Frisullo (l’ex vice presidente della Regione ora in carcere), sabato scorso si è dimesso dall’incarico di segretario regionale organizzativo del Pd e ritirato la sua candidatura alla Regione. Un migliaio i presenti alla manifestazione, con Michele Mazzarano visibilmente scosso e in lacrime e che non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

La moglie di Mazzarano era sul palco (ma non ha parlato), la madre, invece, accanto a lui. Fra gli amministratori locali che ieri sera erano a Massafra, gli assessori provinciali Costanzo Carrieri, Giampiero Mancarelli e Vito Miccolis, il consigliere provinciale Carmine Montemurro, rappresentanti Pd di Grottaglie, Mottola, Palagiano e Castellaneta.
«Michele è un punto di rottura rispetto al passato - dice Lucia Lagioia dei giovani Pd -. È l’uomo che gli uomini e donne come me hanno avuto modo di apprezzare per le sue qualità morali e politiche. È l’uomo, quindi, che potrebbe guidare il tanto auspicato cambiamento di cui abbiamo bisogno. Noi non ci fermiamo: facciamo della questione morale e della legalità il nostro punto di partenza».
E Miccolis aggiunge: «Questa piazza merita di festeggiare lunedì sera l’elezione di Michele Mazzarano. Ora andiamo a lavorare per far si che lunedì si possa festeggiare tutti quanti assieme».
[Gazzetta del Mezzogiorno Antonello Piccolo]

21 marzo 2010

• IL PD JONICO PRO-MAZZARANO

IL PD JONICO PRO-MAZZARANO
Manifestazione di solidarietà del partito democratico provinciale

Doveva essere l’occasione per abbracciare i suoi elettori a Massafra. Il comizio di oggi, organizzato dalla locale sezione di Massafra del Partito Democratico alle ore 19, doveva rappresentare il suggello del sostegno della sua città a Michele Mazzarano.

Dopo la fuga di notizie dalla procura barese, dopo la bolla mediatica creata intorno, il comizio di oggi rappresenta l’appoggio e la dimostrazione di affetto che tutto il Partito Democratico della provincia di Taranto da a Michele Mazzarano. L’occasione infatti ha assunto un contorno provinciale e stasera Domenica 21 marzo alle 19 sul palco in piazza Vittorio Emanuele si trasformerà in una manifestazione di solidarietà verso Michele Mazzarano. Vi parteciperanno numerosi esponenti del Partito Democratico provinciale e le migliaia di elettori che ancora vogliono vederlo impegnato in politica

19 marzo 2010

• RISOLVERE I PROBLEMI DEL PASSATO PER POTER PROGRAMMARE IL FUTURO

Lunedì 22 marzo alle ore 17,30 presso l’Auditorium Comunale di Palagiano in corso Lenne, il Circolo PD di Palagiano organizza un incontro pubblico sull’agricoltura. Durante il convegno denominato "RISOLVERE I PROBLEMI DEL PASSATO PER POTER PROGRAMMARE IL FUTURO", si affronteranno i problemi relativi a debiti Inps, banche, pignoramenti, crisi di mercato e si parlerà degli interventi necessari ed urgenti da attuare.

INTERVERRANNO:
  • ENZO LAVARRA Responsabile nazionale agricoltura del PD
  • LUDOVICO VICO Parlamentare PD
  • DONATO PICCOLI Assessore Politiche Agricole del comune di Palagiano
  • ROCCO RESSA Sindaco di Palagiano
  • MICHELE MAZZARANO Candidato PD al Consiglio Regionale

14 marzo 2010

• Le cose cambiano

"In questa primavera della democrazia e dell'alternativa noi vogliamo dire al paese che democrazia e lavoro sono parole gemelle. Lo dice la più bella Costituzione del mondo, l'articolo uno della nostra Costituzione e nella crisi lo vediamo con chiarezza: più picconi le regole, meno hanno voce e risposta i problemi della gente". Così Pier Luigi Bersani ha introdotto il suo intervento sul palco di Piazza del Popolo in quella che non è stata solo la giornata in cui le opposizioni al governo Berlusconi sono scese in piazza per manifestare contro il decreto interpretativo per le elezioni regionali. È stata soprattutto, la giornata delle persone che hanno a cuore la legalità, il rispetto delle leggi e del decoro istituzionale. Tutti insieme per ricordare che gli italiani si riconoscono nelle regole e non nei trucchi, nei diritti e non negli spot, nel lavoro e non nelle promesse sempre disattese o nella negazione della crisi. In altre parole, la manifestazione di oggi è stata “una bella giornata, una festa per l'alternativa”.

E così il Partito Democratico, Idv, Sinistra ecologia e Libertà,la Federazione della sinistra si sono ritrovati insieme al mondo dell’associazionismo, i sindacati, il popolo viola e tutte le persone che condividono l’amore per la democrazia e per le istituzioni.

Per Bersani “l'agenda di governo è in mano a uno solo. Berlusconi fa il capopopolo, il capopartito, il capolista, il caporedattore del Tg1. Fa tutto tranne il suo mestiere. Ma impediremo che Berlusconi nel suo livoroso e pericoloso tramonto travolga nel discredito le istituzioni e ferisca l'unità della nazione. Oggi da questa piazza diamo un messaggio forte, chiaro e positivo: cambiamo l'agenda del Paese, dobbiamo mettere il lavoro, la scuola e la sanità universalistici al centro della nostra campagna regionale. Teniamo su i nostri valori. Diremo che un'altra Italia è possibile”. Il senso della manifestazione di Roma? "Non è una lista in più che ci preoccupa. Noi vinciamo lista o non lista. È la legalità che ci preoccupa. Oggi con una vergognosa legge elettorale noi abbiamo deputati nominati. Dopo le regionali dobbiamo lottare tutti assieme per averne un'altra perché con questa non è il governo che risponde alla maggioranza, ma la maggioranza che risponde al Governo. E il governo mostra a tutti di poter fare quello che vuole, i soggetti sociali sono intimoriti e a volte zittiti, l'informazione è ridotta quasi al silenzio e l'agenda del governo è in mano a uno solo che la occupa con leggi per sé e per i suoi. L'agenda del governo è in mano a uno solo che la occupa con leggi per se' e per i suoi. Il governo fa quello che vuole, in questa legislatura ci sono stati 54 decreti, 29 voti di fiducia, 189 ordinamenti in deroga. Il governo fa quello che vuole".

“Berlusconi non può più parlare – ha continuato Bersani – al futuro del nostro Paese. È troppo forte per essere finito ma è già finito per essere davvero forte. Perchè Berlusconi, detto Carnera, non prende la carriola e va a togliere le macierie a L'Aquila che stanno li da un anno?". "Solo bolle di sapone", questa è la sostanza dell'attività di governo. "Da Berlusconi vengono solo chiacchiere, mentre la sala macchine del governo fa solo gli affari suoi”.

"Noi combatteremo questo governo, ma non avremo Berlusconi negli occhi, negli occhi avremo l'Italia del domani e la costruiremo con poche parole: lavoro, onestà, regole, civismo. Sono queste - ha ribadito il leader democratico - le parole di una grande riscossa democratica. Le cose cambiano – ha concluso Bersani - affrontiamo con fiducia l'appuntamento elettorale e andiamo a vincere. Viva il lavoro, viva la Costituzione, viva l'Italia di domani. Grazie a tutti per la vostra forza".

La cronaca della piazza. Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del Pd, alle 13 era già sicuro:“La manifestazione di piazza del Popolo sarà una grande manifestazione di popolo, civile e serena. Una manifestazione per la democrazia, per il lavoro e la libertà di informazione. Vedo che a Berlusconi, prima ancora che inizi, già ne parla male. Lui dice sempre che le manifestazioni di piazza sono il sale della democrazia, ma evidentemente gli piacciono solo le sue".

E alla fine si contano più di 200.000 persone in piazza.
"Cittadini e cittadine. Oggi mi piace chiamarvi così. Cittadini e non sudditi. Cittadini responsabili e consapevoli che serve un nuovo inizio a partire dal modo di vivere e di pensare la politica". Così Emma Bonino, candidata alla presidenza della regione Lazio per il Pd, ha aperto il suo intervento sul palco di Piazza del Popolo. “Noi dobbiamo essere la speranza – ha continuato la Bonino - la proposta e non solo la sterile protesta. Un mondo diverso è possibile, dipende da voi tutti ma occorre essere alternativi al vecchio e al regime da basso impero”.

“La forza di questa campagna – ha concluso la Bonino - non è il possesso della Rai o di Mediaset. La forza è di ogni singolo, ogni cittadino che decide che non è il momento dello sconforto ma della risposta democratica.
Per Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologica e Libertà e candidato alla regione Puglia, “la manifestazione di oggi è un primo grande passo per la ricostruzione del cantiere dell'alternativa".

"Il centrosinistra ritrova la propria piazza – ha aggiunto - un popolo che ha vissuto troppo a lungo in una sorta di diaspora ritrova una relazione con la politica e con i partiti. Oggi siamo in grado di andare oltre la semplice denuncia del disfacimento provocato dal centrodestra, siamo all'inizio della costruzione di un racconto politico e culturale che è la proposta del centrosinistra al Paese".

"All'Italia stanca e sofferente dobbiamo dire che ora è il momento di riprendere il cammino dell'alternativa. Ci hanno raccontato che la ricchezza è innocente per ontologia ma il sogno berlusconiano si è infranto sulle macerie dell'Aquila. Noi – ha concluso Vendola – non possiamo limitarci ad attendere il cadavere di Berlusconi sulla sponda del fiume. Noi non abbiamo ancora un racconto coerente. Ma oggi, in questa piazza, il centrosinistra ritrova il proprio popolo, per lungo tempo smarrito. Da qui si deve ricominciare".

13 marzo 2010

• Par condicio "taroccata"

Dal monitoraggio del pluralismo politico-istituzionale effettuato da Isimm Ricerche per conto dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni emerge un forte squilibrio dell'informazione nei telegiornali nazionali tra Pd e Pdl.
Una situazione in base alla quale la commissione Servizi e Prodotti dell'organismo di garanzia ha richiamato oggi «tutte le emittenti» a rispettare con particolare rigore, in questo scorcio di campagna elettorale, i principi di «completezza, correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento di tutte le liste concorrenti».

Ecco, in sintesi, i dati del monitoraggio relativi al tempo di parola (quello in cui il soggetto politico-istituzionale parla direttamente in voce e dunque ha la massima visibilità), escludendo i soggetti istituzionali, in tutte le edizioni dei tg Rai e Mediaset nel periodo 28 febbraio-6 marzo.
Eclatante è il dato di Rete Quattro , dove al Tg4 non c'è partita: il Pdl è a quota 62.71%, mentre il Pd non risulta affatto.

12 marzo 2010

•Il PD per il porto di Taranto

Si terrà domani sabato 13 marzo alle ore 10.00 presso la Camera di Commercio in viale Virgilio, 152 a Taranto l'iniziativa del PD sul tema: "Porto, intermodalità, logistica integrata".

Il confronto a più voci sarà coordinato da Luciano SANTORO, Coordinatore provinciale dei democratici. Interverranno: Gianni FLORIDO, Presidente della Provincia di Taranto, Michele MAZZARANO, della Segreteria regionale del PD, Giancarlo RUSSO, Vice Presidente nazionale di Assologistica e l'on. Ludovico VICO.
Concluderà Mario LOIZZO, Assessore regionale ai trasporti.

10 marzo 2010

•Perizia e variante al De Ruggeri c’è la delibera della Provincia

La giunta provinciale ha approvato, all’unanimità, la delibera riguardante la perizia suppletiva e di variante al progetto di costruzione del liceo scientifico «De Ruggieri» di Massafra. Una variante, dal costo di circa 280mila euro, che permetterà alla costruenda struttura scolastica, di essere conforme alle ultime disposizioni normative antisismiche. Adesso si attende l’ok da parte del Genio civile. Se non dovessero sorgere ulteriori pro blemi, entro un mese i lavori di cantiere, fermi da giugno dello scorso anno, potranno riprendere. L’obbligo di adeguare il progetto si rese necessario, nell’aprile del 2009 a seguito del terremoto in Abruzzo che aveva portato il Senato ad approvare un emendamento col quale veniva anticipato di un anno il termine ultimo per l’adeguamento alle norme antisismiche delle strutture scolastiche. Di conseguenza a giugno 2009 la Provincia autorizzava la redazione di una perizia suppletiva e di variante per adeguare il progetto alle nuove norme e a giugno 2009 i lavori furono sospesi. Ora, a quasi un anno di distanza dallo stop, il cantiere potrebbe essere riaperto. Il percorso legato alla costruzione del liceo «De Ruggieri» ha una storia complessa, lunga circa venti anni, quando nel 1990 l’architetto Cosimo Rubino e l’ingegner Francesco Donato D’Accavio ebbero l’incarico per la progettazione. L’accelerata che ha portato all’apertura del cantiere si è registrata però solo alla fine del 2005, con l’approvazione del progetto esecutivo, per un importo di 6 milioni di euro. A distanza di due anni e mezzo, esattamente il 17 aprile 2008, fu espletata la gara d’appalto. Ad aggiudicarsi i lavori, per un importo di 3.787.427,75 euro (compren sivi degli oneri di sicurezza), fu l’impresa Ponteggi Brindisi srl. I lavori furono consegnati alla Ponteggi Brindisi il 15 gennaio 2009 e subito dopo (il 2 aprile 2009) si rese necessaria una prima variante poiché il terreno rimasto tanti anni inutilizzato era divenuto un’autentica discarica. La Provincia, tra mille difficoltà, nel febbraio 2009 avviò il cantiere. Il Consiglio di Stato, nel frattempo, invalidò la procedura d’appalto a causa di un ricorso presentato dalla ditta classificatasi seconda. Per sbrigare l’intoppo, la Provincia avrebbe dovuto indire una nuova gara d’appalto. Attraverso una delibera, la giunta Florido superò ogni ostacolo legato al contenzioso in essere, giungendo ad una transazione con la ditta esclusa risparmiando così tempo e denaro (circa 1milione e 500mila euro).

Giovedì 11 Marzo alle ore 19,30 presso il Cine Teatro Spadaro, i Giovani Democratici di Massafra terranno un dibattito pubblico dal titolo “Liberi dalla paura del futuro”.

L’iniziativa si svilupperà sulle tematiche del libro “Ma il cielo è sempre più su?” di Luca Bianchi e Giuseppe Provenzano, che fanno riferimento alla migrazione giovanile dal Mezzogiorno e ai motivi per cui un’intera generazione negli ultimi dieci anni sia tornata a sperimentarla, ormai convinta che il cielo – il futuro, insomma – sia su, sempre a Nord di se stessi.
Ne discutono con gli autori Angelo Petrosillo, segretario regionale dei Giovani Democratici e Michele Mazzarano, responsabile organizzazione PD Puglia e candidato al Consiglio Regionale. Interverranno Giuseppe Fontana, segretario provinciale GD, Paolo Tristani e Michela Savino, GD Massafra.
“Questo tema è molto attuale perché molti giovani vedono il loro futuro a Nord, che per la maggior parte dei casi è ancora il Nord Italia, in quell’Italia, ancora sempre più divisa tra una metà del Paese che è meta di migranti dal Sud (dai Sud) e l’altra, quella in basso, luogo di cacciata, di fuga, perché, per chi rimane a Sud, l’alternativa è secca: mala occupazione o nessuna. È come se si fosse consolidato un patto politico sociale e culturale che nega un ruolo ai giovani nell’economia e nella società meridionali. Un patto non scritto, che ha sequestrato il futuro del Sud, e dunque dell’intero Paese. Ma davvero il cielo è sempre più su? Davvero le politiche per il Mezzogiorno sono tutte destinate al fallimento? È possibile che a Sud la politica faccia tutto, meno che il suo mestiere? Se è stato così finora, non è detto che debba esserlo ancora. È possibile, oltre che necessario, il riscatto del Sud e delle nuove generazioni.
In quest’ottica le politiche giovanili della Regione Puglia sono state rivoluzionarie, un esempio da seguire anche per il resto d’Italia, perché non sono servite solo a risolvere i problemi dei giovani ma a coinvolgerli nella vita economica e sociale della Puglia. Infatti non basta trovare solamente un posto di lavoro ai ragazzi ma è necessario cambiare il sistema Puglia. I Bollenti Spiriti, il Contratto Etico, Principi Attivi, Ritorno al Futuro sono iniziative che guardano in questa direzione.
Ma tutto questo non basta e come Giovani Democratici di Puglia abbiamo stilato un programma elettorale per le prossime elezioni regionali. Il programma dal titolo “500 milioni per liberare una generazione” è costituito da sei punti, tutti con un comune denominatore: la richiesta di diritti, perché come giovani chiediamo che ci vengano riconosciuti dei diritti, non concessa la carità.
Diritto all’accesso, alla rete, all’acqua, al successo, al lavoro, alla casa. Ciascuna proposta è basata su dati concreti con l’impegno economico per ognuno di essi. 500 milioni, appunto, per “liberare” una generazione dalla paura del futuro, un futuro che è sempre più segnato dallo spostarsi al Nord.
A queste proposte noi vogliamo dare anche delle gambe, impegnando il nostro candidato consigliere Michele Mazzarano, perché queste proposte diventino le sue, del Partito Democratico e del Governatore Vendola.
Come Giovani Democratici di Massafra auguriamo a Michele Mazzarano di essere eletto nell’assise regionale per rappresentare le istanze delle giovani generazione, affinché non abbiano più paura del futuro.”

La Provincia di Taranto ha approvato la variante per il liceo De Ruggeri


07 marzo 2010

•GD: "Sorteggio per gli scrutatori"

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa dei Giovani Democratici sui metodi di nomina degli scrutatori che andranno a costituire i seggi elettorali del Comune di Massafra a causa delle elezioni regionali.
“Siamo in piena campagna elettorale per le elezioni regionali che si terranno il 28 e 29 marzo, e tra qualche giorno gli organi comunali preposti dovranno procedere alla individuazione del criterio attraverso il quale nominare gli scrutatori che andranno a comporre i seggi elettorali nel nostro Comune.
Dal 2006, cioè da quando è entrata in vigore l’attuale legge elettorale, una commissione, composta dal Sindaco e da tre consiglieri comunali, sceglie il metodo di selezione degli scrutatori stessi.
I Giovani Democratici, a distanza di un anno, rinnovano l’appello al sindaco e al consiglio comunale affinché utilizzino il metodo del sorteggio per la selezione degli scrutatori.
È da sottolineare che l’attuale amministrazione di centrodestra ha utilizzato sempre la nomina diretta e mai il sorteggio, quest’ultimo sicuramente più gradito a chi crede che sia necessaria far vincere la volontà degli elettori prima di tutto.
L’anno scorso il nostro invito è rimasto inascoltato, e non abbiamo capito ancora il motivo. Quest’anno ci auguriamo che la situazione cambi. Ricordiamo che questo criterio ha l’unico fine di scongiurare la stucchevole procedura della nomina riservata alla discrezionalità di pochissimi soggetti, i quali finirebbero inevitabilmente per garantire gli interessi di cittadini a loro affini, non consentendo ad altri concittadini di poter aspirare a svolgere l’importante ruolo che lo scrutatore è chiamato ad assolvere, ovvero quello di garante della correttezza delle operazioni di voto.
La selezione degli scrutatori deve diventare un momento di ulteriore partecipazione e di condivisione della volontà di cambiare davvero il rapporto tra i cittadini, la politica e le istituzioni. Le elezioni rappresentano il momento più alto e significativo della democrazia e nessuno di noi ha il diritto di smorzare entusiasmi e voglia di partecipazione interferendo con i suoi delicati meccanismi.
I Giovani Democratici di Massafra,inoltre, pensano che vista l’attuale situazione di crisi economica, così ben trascurata dal Presidente Berlusconi ma ben visibile alla gente comune, sia necessario comunque favorire chi non ha un lavoro, magari sorteggiando tra coloro che sono disoccupati o in cassa integrazione, perché l’attuale situazione dei giovani nella Provincia di Taranto è allarmante.
Tra i 18 e 35 anni si contano 53500 disoccupati, di cui 6260 a Massafra. In più c’è da considerare che tra gli occupati, ci sono migliaia di lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione. Quindi anche la quota che spetta a chi fa lo scrutatore è importante per dare un aiuto concreto a quelle famiglie che in questo periodo sono in difficoltà”.

06 marzo 2010

•Apertura campagna elettorale di Michele Mazzarano



Michele Mazzarano si presenta agli elettori della provincia di Taranto.
Lo fa nella sua città a Massafra, stasera, nella sala congressi dellAppia Palace Hotel, alle ore 19,00. Un cammino che oggi lo porta alla candidatura nella lista del Partito Democratico a consigliere regionale alle elezioni del 28 e 29 Marzo 2010.
Una candidatura nella quale Mazzarano infonde la ferma volontà di affrontare i problemi del territorio provinciale e di sfruttare al massimo le risorse che la Puglia ha e che in questi anni Vendola ha saputo scoprire e rigenerare. E giunto il momento di sostenere, per il governo della nostra Regione, politici, nello stesso tempo giovani ed esperti del nostro territorio. Uomini che si sono preparati per affrontare sfide essenziali per il benessere della comunità.

04 marzo 2010

•MICHELE MAZZARANO SI PRESENTA NELLA SUA CITTA

Convention provinciale del candidato del PD

Michele Mazzarano si presenta agli elettori della provincia di Taranto. Lo fa nella sua città a Massafra Venerdì 5 Marzo nella sala congressi dell’Appia Palace Hotel alle ore 19,00. Da lì dove il figlio di un operaio dell’allora Italsider e di una casalinga, diede inizio al suo cammino in politica. Un cammino che oggi lo porta alla candidatura nella lista del Partito Democratico a consigliere regionale alle elezioni del 28 e 29 Marzo 2010.

Sul palco ad aprire la campagna elettorale di Michele Mazzarano ci saranno i massimi esponenti provinciali del partito e numerose autorità politiche della provincia: l’Onorevole del PD Ludovico Vico, il coordinatore provinciale del PD Luciano Santoro, il vice presidente uscente del Consiglio della Regione Puglia Luciano Mineo, il sindaco di Palagiano Rocco Ressa, il consigliere provinciale del PD Carmine Montemurro, il vicesindaco di Grottaglie Francesco Donatelli, il presidente dell’Associazione “la città che vogliamo” Gianni Liviano.

Tutti a dar manforte ad una candidatura nella quale Mazzarano infonde la ferma volontà di affrontare i problemi del territorio provinciale e di sfruttare al massimo le risorse che la Puglia ha e che in questi anni Vendola ha saputo scoprire e rigenerare. E' giunto il momento di sostenere, per il governo della nostra Regione, politici, nello stesso tempo giovani ed esperti del nostro territorio. Uomini che si sono preparati per affrontare sfide essenziali per il benessere della comunità.

Adesso, Michele Mazzarano forte delle esperienze vissute nei quadri del partito nazionale e regionale, maturata l’esperienza culturale e acquisito un grande bagaglio politico, ha deciso di candidarsi al Consiglio Regionale della Regione Puglia per rappresentare tutto il territorio Jonico

A differenza di molti Michele Mazzarano si presenta ai cittadini elettori dopo un percorso di conoscenza ed attenzione, senza giri di parole pre-elettorali ma solo PER PASSIONE.

02 marzo 2010

•Liceo De Ruggieri, Florido: presto ripartiranno i lavori

Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, interviene sulla vicenda relativa alla costruzione del liceo De Ruggieri di Massafra.
Ecco la nota del capo dell’Amministrazione provinciale ionica.
“La costruzione del liceo De Ruggieri di Massafra è stata contrastata, fin dal nascere, da conflitti amministrativi ai quali la Provincia di Taranto ha dovuto resistere nelle sedi giudiziarie competenti. Iniziative di questa natura sono state avviate, in ordine di tempo, prima dai proprietari del terreno interessato alla costruzione dell’edificio scolastico, poi dall’associazione degli industriali ed infine da un’azienda che rivendicava l’aggiudicazione dei lavori. Tutti contenziosi risolti, l’ultimo dei quali il 18 dicembre 2009. Subito dopo questa data, è ripreso il procedimento istruttorio per riavviare i lavori. Intanto, fra l’azienda Ponteggi Brindisi e la direzione lavori si è aperto un confronto su alcune lavorazioni integrative necessarie per rispettare nuove norme nel frattempo entrate in vigore. In ogni caso, i nostri uffici mi comunicano che nelle prossime ore saranno consegnati gli atti di perizia che, di fatto, consentiranno di riaprire il cantiere e avanzare così nella costruzione della scuola. Sin qui i fatti.
Desidero perciò rassicurare gli studenti, i genitori, il dirigente scolastico del De Ruggieri e cioè il professore Stefano Milda, che sto seguendo personalmente l’evolversi della situazione e che “abitando le stanze della responsabilità” sto seguendo, costantemente informato dagli uffici tecnici, l’avanzare di procedure che contemperino la tutela dell’interesse pubblico, difeso dall’Amministrazione provinciale, con quel diritto altrettanto importante e sacrosanto degli studenti e della comunità massafrese di poter disporre di un liceo degno di questo nome, esattamente come può già vantare la città di Mottola dove la Provincia di Taranto ha costruito il liceo Einstein.
Voglio inoltre precisare che il percorso da noi prescelto in questa vicenda è il più breve ed il più utile per raggiungere i nostri comuni obiettivi rispetto ad un eventuale riappalto dei lavori che avrebbe invece comportato tempi più lunghi e costi insopportabilmente più alti”.

•Nichi Vendola a Taranto

Mercoledì 3 marzo alle 18.00 nel Palafiom a Taranto la manifestazione ufficiale di apertura della campagna elettorale della coalizione che sostiene la candidatura di Nichi VENDOLA alla Presidenza della Regione Puglia.

Alla Convention, oltre che naturalmente il Presidente della Regione Nichi Vendola, saranno presenti rappresentanti di tutti i partiti e le liste del centrosinistra, ovvero: Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Italia dei Valori, La Sinistra e L'Ambiente (Rifondazione Comunista e Verdi), La lista Bonino Pannella e La lista La Puglia per Vendola.

Tra gli altri, interverranno alla manifestazione il Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e il Presidente della Provincia Gianni Florido.

01 marzo 2010

•Michele Mazzarano :"La politica torni ad essere la chiave del futuro"

"La Puglia deve andare avanti, Vendola ha costruito una Regione migliore. Palese rappresenta la faccia modesta della Puglia di ieri. Taranto può far valere la sua centralità strategica per lo sviluppo e la crescita del sistema Puglia."

Trentacinque anni, figlio di un operaio dell’ex Italsider e di una casalinga, Michele Mazzarano è tra i volti nuovi del PD pugliese: già segretario regionale degli ex DS, vice segretario regionale del PD, dall’altro ieri ha assunto la carica di segretario regionale organizzativo del Partito Democratico.
Ama la politica e ha deciso di scendere in campo anche e soprattutto perché ama il suo territorio e la sua gente. A Massafra il PD con la sua entrata in scena ha registrato nel giro di due anni una escalation di consensi, tanto che il partito ha eletto ben due consiglieri provinciali: Vito Miccolis, nel frattempo nominato assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Professionale, e Carmine Montemurro.

Ora Mazzarano vuol dare continuità a quella scia di consensi, di qui la decisione di candidarsi al consiglio regionale. Con un duplice obiettivo: ridare una postazione chiave in Regione a Massafra e un punto di riferimento a tutto il PD ionico sul piano politico. PD che, a sua volta, conta su importanti figure parlamentari, regionali e provinciali che potranno così interagire nell’ambito di un progetto che dia sempre più voce all’area ionica. "A me – dice Mazzarano – non interessa la politica per scalare postazioni di potere o per ambire a postazioni amministrative. La politica per me è passione, è spirito di servizio. È comprensione dei fenomeni e impegno per dare speranze ai giovani e alle fasce deboli e sostegno a chi propone, sul versante imprenditoriale, iniziative in grado di dare risposte: nella trasparenza e nella ecocompatibilità. Oggi più che mai." Già, speranze. Proprio l’area ionica vive una drammatica crisi sociale. "La condizione socio-economica è allarmante. Serve – sottolinea Mazzarano – l’armonia delle migliori forze del territorio per far fronte ad una crisi senza precedenti."

Come uscire dal guado?

Taranto deve diventare la Porta d’Europa nel Mediterraneo, dismettendo la retorica e puntando su concretezza e progettualità, meno conflitti e più unità di intenti può salvare questo territorio. Il sapere, la cultura, la conoscenza è la chiave che può aprire una fase di modernizzazione di questa terra, superare i limiti di una vecchia economia fondata sull’industria di Stato e puntare su uno sviluppo policentrico. Costruire l’Università delle vocazioni.

Le nuove generazioni potranno avere un ruolo?

I giovani sono il grande giacimento di oro di questa terra. Lasciarli fuggire è delittuoso e ci priva della risorsa principale per costruire futuro. Noi siamo la forza politica del futuro, che non deve essere sinonimo di paura di un tempo peggiore, ma speranza di un tempo migliore.

Lei è un giovane, ma ha già maturato un’esperienza: perché ora decide di scendere in campo?

Ho 35 anni, la politica mi ha offerto occasioni di crescita umana ed esperienze che mi fanno sentire pronto per la sfida di una Puglia che cambia. Le prossime elezioni regionali sono un banco di prova di straordinario valore per continuare l’esperienza di cambiamento della Puglia e per rafforzare l’originalità della vicenda pugliese nello scacchiere politico nazionale e meridionale.

Come e cosa proponete agli elettori?

Ci presentiamo al voto dopo aver inciso profondamente, in cinque anni di governo, in settori nevralgici della vita dei pugliesi, ma soprattutto abbiamo saputo offrire una diversa idea del Mezzogiorno, per qualità della spesa, per misure in grado di frenare la tendenza alla precarietà di vita e di lavoro con tante stabilizzazioni nel mondo del lavoro, soprattutto nella sanità, per aver puntato su misure concrete sulla valorizzazione dei talenti giovani, provando ad arrestare il fenomeno endemico della fuga dei cervelli e delle braccia, per aver dimostrato che le ragioni della vita e della salute non sono meno importanti delle ragioni del lavoro, ma viaggiano di pari passo. Noi abbiamo realizzato tutto questo e altro ancora. Ribadisco noi, non solo Vendola che è il simbolo di questa stagione. Il PD, in modo particolare, è stato artefice principale di questa opera. Io ho 35 anni ma sono educato a rispettare le decisioni di un corpo collettivo qual è un partito politico. Non capisco la logica dell’io, capisco la logica del noi.


dal Quotidiano del 28 febbraio 2010

•Tasso disoccupazione gennaio 8,6%, massimo da gennaio 2004

Il tasso di disoccupazione italiano ha raggiunto nel mese di gennaio l'8,6%, segnando il livello più alto da almeno gennaio 2004, quando sono iniziate le serie storiche.

In base ai dati Istat diffusi oggi, il tasso di disoccupazione sale di un decimo di punto percentuale rispetto a dicembre, quando si è attestato all'8,5%."Per il quarto mese consecutivo il numero di disoccupati oltrepassa la soglia di 2 milioni", sottolinea Istat.Le persone in cerca di occupazione salgono dello 0,2% sul mese precedente e del 18,5% su base annua.

In termini assoluti, tra gennaio 2010 e gennaio 2009 le persone con un lavoro sono diminuite di 307 mila unità. Dal mese di aprile 2008, quando l'Italia è entrata in recessione, i posti di lavoro bruciati ammontano a oltre 600 mila. La situazione più critica si registra sempre tra giovani e donne, categorie meno protette dagli strumenti di welfare.

Tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione è pari infatti al 26,8%. Il tasso di disoccupazione delle donne tocca il 9,8% ma scende di un decimo di punto rispetto a dicembre.

Sulla situazione dell'Italia pesa anche una cospicua quota di persone che, scoraggiate dagli scarsi risultati, hanno smesso di cercare attivamente lavoro. Il tasso di inattività tra i 15 e i 64 anni arriva nel mese di gennaio al 37,7%, in rialzo di un decimo di punto rispetto a dicembre. Il tasso di inattività tra le donne raggiunge il 48,9% ed è superiore di oltre 22 punti percentuali al 26,4% che si registra tra gli uomini.

Sommando disoccupati e inattivi la manodopera inutilizzata conta 17,015 milioni di persone, a cui vanno comunque aggiunti i lavoratori in cassa integrazione, che Istat considera occupati.

ED INTANTO...La pressione fiscale sale al 43,2% del Pil.
ED IL GOVERNO???