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30 maggio 2017

MICCOLIS: RIDURRE AL PIU' PRESTO I COSTI DELLA POLITICA

I nuovi ventiquattro consiglieri comunali massafresi, quindici di maggioranza e nove di opposizione, nei primi quattro mesi del 2017 hanno percepito ben 58.137,38 euro per indennità di presenza nelle commissioni e nel consiglio.
 Le somme sono state ripartire per ben 39.296,89 euro tra i consiglieri comunali che sostengono la giunta Quarto e 18.840,49 per l’opposizione. Sette consiglieri, tre di minoranza e quattro di maggioranza, hanno raggiunto, in ogni mese, il limite massimo di euro 814,89.Sono questi i costi delle indennità dei solo consiglieri comunale. La legge nazionale prevede che i consiglieri non possono superare il limite di un quarto dell’indennità spettante al primo cittadino. Per ogni partecipazione a commissioni o consigli comunali vi è un indennità di 34,16 euro. Pertanto basta partecipare a ventiquattro sedute per ottenere il massimo dell’indennità. Per i lavoratori dipendenti la partecipazione ai lavori consiliari da diritto anche alla retribuzione del proprio stipendio. Vi è un consigliere di maggioranza che ha partecipato in quattro mesi a 167 commissioni e quattro consigli comunali, mentre tra l’opposizione vi è un consigliere che ha garantito la sua presenza in ben 144 commissioni e quattro consigli comunali. Le commissioni dove vi è stata la maggiore partecipazione sono quella dei Lavori Pubblici (340 presenza) e quella del Turismo-Cultura-Spettacoli (335 presenze). I regolamenti del Comune di Massafra prevedono che ogni commissione è formata da sette componenti effettivi e dai capi gruppo dei partiti. A tutti spetta l’indennità di presenza. All’inizio della legislatura in consiglio comunale vi erano ben dieci gruppi. Ultimamente si costituito un undicesimo gruppo consiliare. Pertanto hanno diritto a partecipare ad ogni commissione ben 18 consiglieri. All’inizio della passata legislatura noi del Pd proponemmo un unico capogruppo per la nostra coalizione, ma tale proposta fu respinta, ma rinunciammo subito ad un capogruppo. In Consiglio Comunale noi del PD chiedemmo di ridurre a cinque i consiglieri per ogni commissione. Ma la nostra proposta fu bocciata. Nell’ultimo consiglio comunale presieduto dall’avv. Pilolli fu approvato all’unanimità un documento in cui si riducevano i costi della politica del Comune di Massafra del 25%. Tale volontà si è persa con il nuovo consiglio comunale presieduto da Maurizio Baccaro. Ma non è tutto. Le commissioni nel passato consiglio comunale inizialmente erano sette e si riunivano due volte alla settimana. Su proposta del consigliere di minoranza Cofano si approvò successivamente la costituzione della commissione di Garanzia e si ridusse ad una sola seduta una commissione. Il nuovo consiglio comunale ha confermato le otto commissioni. Sette di queste sono attualmente presiedute da consiglieri che sostengono la giunta Quarto e solo in quella di Garanzia vi è un presidente di minoranza, come previsto dallo Statuto Comunale. I presidenti di commissione stabiliscono le sedute delle riunioni e l’ordine del giorno. Inizialmente i nuovi presidenti avevano previsto la celebrazione di una sola commissione per settimana. Ma ben presto si è passati a due sedute. Tale andazzo ha garantito sempre a tutti i sindaci la compattezza in consiglio comunale perchè non vi era nessun consigliere disposto a perdere le cospicue indennità. Tale pessima politica si sta ripetendo anche con la nuova giunta. Ogni commento lo si lascia ad i cittadini. 
 Vito Miccolis
 Componente della direzione regionale del PD

28 maggio 2017

LA TARI E' AUMENTATA

La TARI, la tassa sui rifiuti, è aumentata ed è evidente a tutti i cittadini a cui in questi giorni sono stati consegnati gli avvisi di pagamento. Tutto potevamo immaginare meno che il Sindaco Quarto fosse un capacissimo mentitore. Al contrario di quanto ostentatamente dichiarato in consiglio comunale in fase di approvazione di bilancio e di adozione delle aliquote per la determinazione delle imposte locali, (con un convinto e incisivo "non abbiamo aumentato le tasse come voi dite!", col senno di poi una studiata manovra, come vuole il gergo, di " buttarsi avanti per non cadere indietro") oggi i nostri timori vengono confermati e ampiamente supportati: la TARI è indiscutibilmente AUMENTATA!! 
Chi si aspettava il cambiamento, si è ritrovato le tasse maggiorate all'incirca del 12% per famiglie, per aziende e attività commerciali di Massafra. 
 Ma analizziamo dettagliatamente la cronistoria del tributo. Basta un banale approfondimento per scoprire che hanno abbassato la quota fissa per metro quadro di circa il 5 per cento e hanno, al contrario, aumentato più o meno del 20 per cento la tariffa variabile. Amara sorpresa per i cittadini massafresi che immaginavano di pagare al massimo lo stesso importo dell’anno precedente. All'indomani del consiglio comunale del 31 marzo, nel quale è stato approvato a maggioranza il primo bilancio di previsione della nuova amministrazione comunale, il sindaco Quarto ha esordito affermando che: "Siamo riusciti a non aumentare i livelli di tassazione sapendo le condizioni in cui tutti i cittadini di Massafra versano, per cui abbiamo confermato le aliquote TARI nella stessa misura dell'anno scorso". Invece, in perfetta continuità politica con le amministrazioni comunali che lo hanno preceduto, si continua a non dire come stanno realmente le cose. Infatti dalla delibera di Consiglio Comunale n.19 del 31/03/2017 si nota l'aumento delle tariffe del 2017 rispetto al 2016, cosi come abbiamo riportato nella tabella qui sotto. Dopo quasi un anno di amministrazione, questo è il primo atto che ha una ricaduta concreta su tutti i cittadini. 
Allo stato dei fatti le promesse di cambiare la città sono state prontamente disattese e Quarto è stato smentito all’ennesima prova dei fatti. 
L’aumento della pressione tributaria certifica l’assenza di programmazione ed una incapacità nel reperire le risorse economico-finanziarie senza incidere ulteriormente sulle tasche di tutti i cittadini. A distanza di un anno, tutto ciò che avevano promesso è ancora su carta e non si è realizzato, frutto della litigiosità, dell'immobilismo e di una poco oculata gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. Gli sforzi per abbattere la tariffazione e per aumentare la raccolta differenziata sono stati vani e inefficienti, ridotti a iniziative estemporanee di qualche assessore che andava in giro per la città ad insegnare come fare la raccolta differenziata ai cittadini. Tutto ciò che una giunta e una pubblica amministrazione potevano fare, non è stato fatto. Della tariffazione puntuale non si sa se mai ci sarà. Le isole ecologiche sono ancora inesistenti. Gli ecocompattatori sono oggi solo una chimera. 

Restiamo in attesa che il cambiamento si faccia avanti e liberi la giunta Quarto dalle menzogne e dai vizi del passato.


componenti
2017

2016

nucleo familiare
T fissa
T variabile
T fissa
T variabile
1
  0,66468
 57,65758
0,7
48,07
2
  0,77136
115,3152
0,81
96,13
3
0,83701
144,144
0,88
120,17
4
  0,77136 *
 187,3871
0.94
156.22
5
0,90266
209,0087
0,95
174,95
6
  0,86983
245,0447
0,92
204,28





*valore erratoe poi modificato in consiglio comunale

SBLOCCARE I PREMI PER IL CARNEVALE


Il Carnevale massafrese è senza vincitori! 
I premi sono bloccati e nessuno conosce quando si sbloccherà la situazione. Questa è la paradossale situazione che si è venuta a verificare a Massafra, dove il Carnevale si sta trasformando in una “ farsa”. Noi da marzo chiedevamo un chiarimento all'amministrazione, ma non c’è stata mai data una risposta ed ecco che una semplice revisione dei punteggi si è trasformato in caos. Ed oggi l’amministrazione non paga i gruppisti che non possono a loro volta pagare i debiti con i fornitori. Ripercorriamo i fatti: il 12 marzo vengono rese note le classifiche della 64esima edizione, dopo pochi giorni noi Giovani Democratici abbiamo scoperto che le classifiche erano errate, a causa di clamorosi errori nel calcolo dei punteggi,essendo stato utilizzato un metodo non corretto matematicamente e che non rispetta le regole del bando. Per questo, abbiamo informato l’amministrazione dell’errore, fornendo le classifiche corrette. Da allora sono passati due mesi. Abbiamo sperato, invano, che al Comune facessero le dovute correzioni. Il 2 maggio, visto l’immobilismo, abbiamo presentato con il capogruppo Pd Ida Cardillo un'istanza per bloccare il tutto ed evitare che il Comune facesse un atto illecito dovuto alle classifiche errate. Lo stesso giorno con la determina n. 618 veniva disposta la liquidazione dei premi/contributi in favore dei gruppi allegorici, dei gruppi mascherati, alle maschere di carattere, alla vetrina e al balcone più originali e agli istituti scolastici. La determina perseverava nell'errore consentiva di liquidare i premi illegittimi perché figli di una classifica errata, per questo dopo poco è stato bloccata. Il 19 maggio in consiglio comunale sono state sollevate alcune perplessità sull’erogazione dei premi in base ai requisiti previsti dal bando, la risposta dell’assessore Bommino è stata alquanto confusa e addirittura si chiedeva di non insistere nel voler correggere la classifica. La richiesta dell’assessore è inaccettabile, perché in barba alla matematica e alle regole si voleva legittimare una classifica falsa . In sostanza si proponeva una classifica “fatta a tavolino” che non rispetta i voti dalla giuria popolare e degli esperti. Ultimo atto di questa storia, sarà forse il prossimo consiglio comunale (di cui non si conosce ancora la data) in cui l’interpellanza del Pd dovrà essere obbligatoriamente dibattuta in consiglio comunale. Ma fino alla prossima discussione in consiglio comunale saranno già passati 3 mesi da quando avevamo segnalato il problema. Perché si è scelto di far passare tutto questo tempo senza compiere gli atti dovuti?? Questa paradossale situazione di incertezza danneggia tutti quei ragazzi che hanno salvato il carnevale di febbraio. Gli unici protagonisti delle sfilate di Carnevale, del 27 e 28 febbraio, sono stati i gruppi allegorici, i gruppi mascherati, le maschere di carattere, gli istituti scolastici, i commercianti e i cittadini che hanno addobbato le loro vetrine e balconi, ma, l’unico ringraziamento che riceveranno dall'amministrazione Quarto è non ricevere dopo 3 mesi alcun premio. L’aspetto più inspiegabile è che quando a gennaio scoprimmo l’errore nel metodo di votazione del bilancio partecipato, il comune si mosse rapidamente, correggendo l’errore, proprio come i GD avevano suggerito. In questo caso, su un argomento importantissimo , l’amministrazione, nonostante la segnalazione fatta il 16 marzo, è latitante. L’amministrazione si dimostra ancora una volta ferma e arroccata nel Palazzo e con il suo immobilismo sta danneggiando una tra le più importanti tradizioni massafresi, il Carnevale,una manifestazione che principalmente ha reso nota la nostra città, che rende orgogliosi tanti massafresi. Questo immobilismo e il non rispetto delle regole, continueranno ad essere i fallimentari presupposti anche per la festa a luglio?
 Angelo Notaristefano 
Segretario Giovani Democratici Massafra

03 maggio 2017

Bonus Mamma Domani: dal 4 maggio si potrà richiedere all’Inps. Ecco chi ne ha diritto

Dal 4 maggio 2017 sarà possibile presentare domanda sul sito dell’Inps (qui la circolare INPS del 16 marzo) per ricevere il contributo di 800 euro per il bonus mamma domani 2017, o premio natalità. Questo bonus è rivolto a chi sarà mamma nel 2017. E’ di 800 euro, viene corrisposto a domanda della futura madre. Il beneficio è concesso in un’unica soluzione dall’Inps non solo per gravidanza o parto ma anche per adozione o affidamento, e in relazione ad ogni figlio nato o adottato/affidato. Inoltre nella norma non compare un vincolo Isee.
I requisiti per accedere al bonus sono:
  • Residenza in Italia;
  • cittadinanza italiana o comunitaria;
  • le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane;
  • per le cittadine non comunitarie, possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE previste dagli artt. 10 e 17 del Decreto Legislativo n. 30/2007, come da indicazioni ministeriali relative all’estensione della disciplina prevista in materia di assegno di natalità alla misura in argomento (cfr. circolare INPS 214 del 2016).
Il beneficio di 800 euro può essere concesso esclusivamente per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017:
  • compimento del 7° mese di gravidanza;
  • parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;
  • adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta – definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;
  • affidamento preadottivo nazionale o affidamento preadottivo internazionale
    Ecco come accedere al beneficio di 800 euro
Per i bimbi nati dal 1 gennaio al 4 maggio 2017, slitta il termine di un anno per la presentazione: e decorre dal 4 maggio. La domanda deve essere presentata in vita telematica all’Inps:
  • via web, utilizzando i servizi del portale www.inps.it, accessibili direttamente tramite il Pin;
  • chiamando il Contact Center Integrato al numero 803164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06164164 per le chiamate da cellulare con tariffazione a carico dell’utente;
  • oppure tramite i patronati.
Per certificare lo stato di gravidanza è possibile presentare allo sportello il certificato originale o di copia autentica, oppure spedirlo a mezzo raccomandata, oppure indicare il numero del protocollo telematico del certificato rilasciato dal medico del servizio sanitario nazionale o convenzionato Asl. Oppure se si è già presentata una domanda all’Inps per un’altra prestazione (ad esempio, maternità difficile con esenzione dal lavoro) basta indicare all’Inps che si è già certificata la gravidanza per la pratica precedente.  Per le sole madri non lavoratrici, si potrà fornire il numero identificativo a 15 cifre di una prescrizione medica emessa da un medico del Servizio sanitario nazionale o convenzionato, indicando il codice esenzione compreso tra M31 e M42 incluso. La veridicità di tale autocertificazione sarà verificata dall’INPS presso le competenti amministrazioni. Se la domanda è presentata a parto già avvenuto, la madre dovrà autocertificare il codice fiscale del bambino. Le madri extracomunitare in possesso del permesso di soggiorno dovranno, sempre attraverso un’autocertificazione, inserire gli estremi del documento nella domanda telematica.
L’articolo 1, comma 353 della legge 11 dicembre 2016, n.232 stabilisce, inoltre, che il premio non concorre alla formazione del reddito complessivo di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917. L’onere derivante dall’erogazione del premio di natalità, pari a euro 800,00, ai sensi dell’art. 1, comma 353 della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge stabilità 2017), è posto a carico del Bilancio dello Stato.
Fonte Unità.it

01 maggio 2017

MASSAFRA , RISULTATO PRIMARIE 2017

Alle primarie 2017 a Massafra hanno votato 1148 cittadinfui.Dati in crescita rispetto al 2013 quando alle urne parteciparono 1003 cittadini massafresi. 
I Risultati Michele Emiliano, 826 voti (73,7%), Mattero Renzi 279 (25%) Andrea Orlando 15 preferenze (1,3%). Le schede nulle sono state 25, mentre le bianche 3.