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26 ottobre 2010

•Più donne e più giovani per un Pd sempre più forte

Non c'è alternativa senza il Pd. Pier Luigi Bersani è tornato a ripeterlo aun anno dal 25 ottobre che lo vide vincere le primarie incontrando a Roma oltre 150 giovani democratici a Piazza di Pietra, a Roma. Un incontro inusuale, con la sala del tempio di Adriano trasformata in un piccolo anfiteatro. E nella cavea è rimasto il doppio del tempo stabilito rispondendo a domande a 360°: sul lavoro e il precariato, la casa, la ricerca e la scuola, il ricambio del PD e le motivazioni che portano a impegnarsi in politica, il caso FIAT e le affermazioni di Marchionne, la difesa della Costituzione adesso che il berlusconismo è al secondo tempo ed è sempre più chiaro come la politica del governo sia vuota e senza obiettivi concreti. Si è parlato di.

"Partiamo dal presupposto che senza il progetto e la forza delle donne e degli uomini del Pd ci teniamo Berlusconi - ha ribadito Bersani - per noi non vale il modello populistico e plebiscitario del 'ghe pensi mi. Le leadership sono pro tempore e nascono attraverso processi politici, per questo noi abbiamo scelto di fare sia il congresso sia le primarie, in altri Paesi ci sono i congressi o le primarie, ma sono tutti modi di selezione per via politica, nessuna leadership si forma senza questo, nessuna leadership è fuori dalla logica di essere pro tempore".

I giovani democratici, molti dei quali amministratori locali del Pd, sono stati determinati e lucidi nelle loro domande , toccando tutte le problematiche che interessano la fetta più giovane della nostra società e il futuro dell'Italia .

Ricambio nel PD.Il giovane sindaco democratico di Imola, Daniele Manca, h a chiesto ‘come si costruisce il rinnovamento che il Pd vuole realizzare, che nasce dai contenuti e non dagli slogan’.

Bersani ha risposto che "non serve rottamare senza uno scopo, ma piuttosto si deve dare una idea di società, per sradicare il berlusconismo e ridare slancio alla politica. Oggi nel nostro partito 105 segretari provinciali e 2.500 di circolo hanno meno di 40 anni, 980 consiglieri di comuni con più di 15mila abitanti ne hanno meno di 35. Ma in politica nessuno nasce sotto il cavolo, si inserisce sempre nel solco di una vicenda che è nata prima. Il rispetto per chi ci ha portato fin qui non è solo una questione di buona educazione, ma adesso la ruota deve girare per lasciare spazio ai nativi del Pd. Anche se alla gente interessa poco l’età, ne abbiamo uno che gira da parecchi anni- ha detto ironicamente riferendosi al premier - il Pd desidera proporre una nuova società, che non sia basata su valori individualisti. E dobbiamo combattere perché questo sia chiaro, così riprendere il tema dei redditi è fondamentale perché è radicalmente ingiusto che il 10% della popolazione abbia il 40% della ricchezza. Ed oltre ad essere ingiusto, non funziona”.

Come si cambia la società? Conoscendola a fondo, così, " formarsi attraverso l’esperienza amministrativa è fondamentale perché oltre ad avere delle idee in testa bisogna avere la capacità di farla camminare”.
Ai giovani militanti riuniti al Tempio di Adriano, Bersani ha spiegato quindi, qual è il concetto di governo di transizione che il Partito democratico vorrebbe attuare, sollecitato dall’intervento di un giovane democratico del Pd romano. "Quando dico che un governo di transizione deve cambiare la legge elettorale, non lo dico perché sono un appassionato di leggi elettorali o un politologo, quanto perché quella attuale consente di eleggere il Presidente della Repubblica con il 34% dei voti". “Questa- ha sottolineato Bersani - è una cosa che può mettersi contro i pilastri della Costituzione”.

E per il Pd, la Costituzione italiana è ‘il più bel testo che si possa leggere: i primi articoli cantano. E' modernissima, sempre un passo avanti e noi in ritardo. Pensate all'articolo 3, quanto abbiamo ancora da correre..’, ha detto il Segretario del Pd.

Parlando ai ragazzi del Partito, Bersani ha ribadito l’impegno di ‘dare spazio a nuove leve’, cosa che già è in essere considerando la composizione della Segreteria Nazionale, fatta per la maggior parte da giovani tra i 35 e i 40 anni e dei nuovi Segretari regionali e provinciali eletti dal Pd, oltre a tanti sindaci e dirigenti locali.