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30 aprile 2011

•Anche il terzo bando va a Castiglia

Tre su tre. Castiglia fa il botto. Sono tre i bandi di gara che il sindaco Martino Tamburrano ha recentemente fatto pubblicare in merito alla raccolta dei rifiuti. Tutti e tre, guarda caso, sono stati affidati alla società Castiglia srl di Massafra che pare appartenga al fratello dell’attualepresidente del consiglio comunale, Nino Castiglia. Tre bandi che riguardano il servizio di igiene urbana della città e l’attività di raccolta differenziate evoluta che l’Ato 1, di cui è presidente Tamburrano, sta per attivare nei territori dell’ambito. Il primo bando, quello per il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani nella sola città di Massafra è temporaneamente sospeso perché la società Avvenire r.l. ha presentato ricorso al Tar. In ballo ci sono due milioni di euro. Gli altri due, relativi alla raccolta domiciliare evoluta sono stati aggiudicati il 20 aprile scorso. Il primo riguarda il servizio che dovrà essere espletato nel territorio tarantino delle zone di Lama e San Vito. L’importo di aggiudicazione è pari a 1.560.059,67 euro (si legge nell’avviso dell’esito della gara) pari al ribasso percentuale dello 0,25% sull’importo a base di gara di 1.563.969,59 euro. Stesso ribasso con cui è stato aggiudicato anche l’altro bando, quello per la raccolta domiciliare evoluta nei Comuni di Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte. L’importo è di 1.483.333,25 euro su una base di gara di 1.487.050,88 euro. Entrambi i bandi sono stati aggiudicati ad un’Ati in cui figura sempre la società Castiglia srl di Massafra. Ancora. In entrambi i casi il numero delle offerte ricevute è pari ad uno. Ciò significa che si è presentata al bando la sola Ati aggidicataria del servizio. Stranezze che nascono proprio ora in piena campagna elettorale. Ora che il sindaco Martino Tamburrano si ripresenta all’elettorato alla guida della coalizione di centrodestra. Stranezze che non possono non balzare agli occhi facendo nascere interrogativi e sospetti. La società Avvenire r.l. ha già attivato le vie legali e contro il provvedimento per la raccolta differenziata a San Vito e Lama si sono già mobilitati anche i sindacati dell’Amiu che già gestisce il servizio in altre zone della città di Taranto. In una recente assemblea i lavoratori dell’azienda di igiene urbana si sono detti preoccupati “per l’affidamento a terzi di vari servizi istituzionali, che pur ricompresi nel contratto di servizio tra Amiu e Comune, varranno svolti nel territorio comunale da altri soggetti imprenditoriali”. Il clima è teso.