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22 dicembre 2017

GD: “I PROGETTI DELL'AMMINISTRAZIONE PER IL CASTELLO ERANO UNA GRANDE BUFALA!”

L’interesse dell’amministrazione Quarto per il Castello medievale e il centro storico di Massafra sono delle bufale. 
Ecco cosa è successo con il progetto che prevedeva la ristrutturazione del Castello prima è stato presentato e poi frettolosamente cancellato. La proposta presentata ufficialmente è poi svanita come una bolla di sapone. Il 3 ottobre l’amministrazione con in testa il sindaco Quarto, l’assessore all’urbanistica Lepore e l’assessore ai lavori pubblici Semeraro (che aveva da poco sostituito il defenestrato Ludovico) presentarono il progetto relativo al restauro e risanamento conservativo del castello di Massafra finalizzato all’ampliamento della biblioteca esistente per partecipare al bando regionale “Community Library” POR PUGLIA 2014-2020 (dotazione 20 milioni di euro). Il progetto venne presentato come il miglior progetto del Mondo capace di essere volano per lo sviluppo e il turismo. 
Visione smentita dalle opinioni contrarie espresse dal Partito Democratico, dalle associazioni culturali Archeogruppo e Archeoclub e di tecnici presenti all’incontro. Si contestavano a vario titolo alcune incongruenze ed errori progettuali che rendevano il progetto non corretto. Uno dei punti più controversi evidenziati era l’idea di realizzare un BAR/CAFFETTERIA dentro la cappella gentilizia di San Lorenzo non dotato di locali deposito , spogliatoio e servizi igienici…, ma anche la demolizione dell’antica scala esterna ,la distruzione caminetti , la parziale bonifica e impermeabilizzazione del solaio, l’assenza di wi-fi gratuito per gli utenti.. ecc.. A nulla sono servite le richieste di mettere a verbale il dibattito uscito durante la serata, nè sono state ascoltate le richieste di modifica del progetto eliminando le storture più gravi. L’amministrazione non ha sentito ragioni ed è andata avanti mantenendo inalterato il progetto nonostante ci fossero i tempi tecnici per integrarlo e migliorarlo .La presentazione era un puro atto formale non certo un luogo di confronto con la città che potesse migliorare e arricchire il progetto. Il 7 novembre , con delibera n. 230 , la Giunta approvava il progetto e nominava l’Arch. Luigi Traetta, Rup dell’intervento, demandando allo stesso l’adozione di tutti gli atti necessari a dare piena attuazione. Ecco il colpo di scena , il 10 novembre al momento della presentazione del progetto alla regione il Comune di Massafra non presenta più il progetto del castello ma ne presenta un altro “WorldWide Community Digital Book@Library” da realizzare nel palazzo De Notaristefani. Questo progetto si è classificato al 73 esimo posto su 135 ed è impossibile che possa essere finanziato dalla Regione. Ormai siamo abituati alle performance negative del comune , ma questa volta l’amministrazione Quarto ha dato il meglio di se in ambiguità e incoerenza. Tutto d’un tratto il progetto migliore del mondo viene scartato , le motivazioni sono tecniche oppure è stata una scelta di opportunismo politico? Dubitiamo delle motivazioni tecniche in quanto i parei dell’ASL e dell’ Unione dei Comuni sono favorevoli, mentre non risultano arrivate le risposte dei Vigili del Fuoco della Soprintendenza ( il capogruppo PD Cardillo ha protocollato ben due istanze per ricevere eventuali documenti senza avere risposta) , per cui vale la regola del silenzio assenso. Per cui il Castello non è più una priorità per l’amministrazione Quarto , non è più polo di sviluppo culturale, non è più niente . Intanto da diversi mesi rimane inascoltata la richiesta degli studenti che frequentano la biblioteca di dotarla di una connessione internet wi fi gratuita e l’ammodernamento della dotazione di libri e suppellettili. Quello che è avvenuto con il progetto del castello è l’ennesima giravolta e cambio di direzione dell’amministrazione Quarto incapace di governare la città di Massafra. Di questo anno e mezzo di amministrazione non rimane che confusione , inoperosità e tanti bandi e speranze perse. 
 Giovani Democratici Massafra

04 dicembre 2017

L'Assemblea degli iscritti ha eletto nuovo Segretario e Coordinamento del PD Massafra


Il 19 Novembre scorso l’Assemblea degli iscritti della sezione locale del Partito Democratico di Massafra ha eletto il nuovo Segretario Domenico Lasigna, il coordinamento e tutti gli organismi locali.
il PD è un partito che non è nato dal volere di un leader, bensì dall’incontro delle tradizioni politiche che hanno fatto grande l’Italia e l’Europa. Un partito con radici forti in un grande passato, che però guarda alle sfide del nuovo millennio.
Il Partito Democratico è l’unica forza politica di Massafra che attraverso un congresso si apre alla partecipazione e alla discussione con i suoi iscritti, simpatizzanti e a tutti i cittadini e grazie al lavoro di molti militanti che si sono impegnati nelle piazze e ai gazebo, in 10 anni è diventato un grande Partito.
È stato un viaggio lungo, appassionante, entusiasmante; ricco di soddisfazioni, ma anche di delusioni. È stato un viaggio difficile e non privo di errori, ma dagli errori si deve imparare.
Dieci anni di un circolo che ha espresso classe dirigente che è stata in grado di interpretare i bisogni della città in termini di relazioni sociali e di scelte amministrative.
Oggi riportiamo una situazione di normalità e un’agibilità politica a uno dei circoli storicamente più importanti della provincia di Taranto.
Domenico Lasigna: “È con questo bagaglio di esperienza che mi approccio a questo nuovo ruolo di responsabilità. La vera questione è dove questo bagaglio ci porterà, quali percorsi scegliere per raggiungere la meta che ci eravamo prefissati.
Oggi siamo sicuramente cambiati, diversi nell’approccio ai problemi, nel confronto interno e nei rapporti con l’esterno; ma è importante sottolineare che è arrivato il momento di superare le contrapposizioni e, tutti insieme, voltare pagina ripartendo innanzitutto dalla condivisione dei contenuti. Penso che ci sia un grande bisogno di tornare a produrre politica, intesa nel senso dell’analisi delle questioni e della ricerca delle soluzioni migliori per la collettività, in particolare per quella parte di popolazione che aspiriamo a rappresentare.
Proviamo a essere la voce di quella parte di città che, negli ultimi dieci anni, ha visto calare radicalmente la propria qualità della vita, avvicinandosi alla soglia di povertà.
Inoltre nella nostra città dobbiamo assumerci una responsabilità in più nel pieno rispetto del mandato elettorale che i cittadini ci hanno dato. La sola e pura opposizione non basta e non può bastarci. Per il bene della nostra città il ruolo del PD sarà di minoranza responsabile e concreta.
Alle denunce sulle promesse disattese, accompagneremo le proposte.
La nostra ripartenza è lì: nella capacità di immaginare un futuro realizzabile per la città, per le sue vocazioni, per i servizi ai cittadini, per la vivibilità.
Ecco, il Partito Democratico si farà promotore di linee guida su alcuni temi strategici da portare all’attenzione della città e del consiglio comunale; come ad esempio la lotta alla povertà, la pianificazione del territorio, il welfare, l’innovazione e la cultura.
Questo sarà il nostro ruolo: diventare nuovamente protagonisti, ritornare ad essere un grande strumento civico e sociale di costruzione di un progetto per la città che i massafresi vogliono vedere nei prossimi anni, la Massafra pensata per le prossime generazioni, che deve svilupparsi attorno ad alcuni fattori chiave: l’industria 4.0, la retroportualità, l’industria pulita, il suo tessuto di piccole e medie imprese, l’innovazione, ma anche l’agricoltura con l’eccellenza dei suoi prodotti, senza tralasciare la valorizzazione di quello che potremo definire il "fattore bellezza" con la cultura e il turismo.
Queste sono solo alcune idee di un progetto che dobbiamo costruire insieme a Massafra, perché
penso a un partito aperto, plurale e democratico, che sia il principale strumento a disposizione per i massafresi per la progettazione della Massafra del futuro. Un partito che sappia fare della partecipazione e della coerenza politica che questa proposta comporta la sua cifra identitaria.
Sono convinto che così facendo il Pd può ritornare ad essere punto di riferimento di tutto il centrosinistra recuperando una funzione fondamentale: tenere insieme esigenze popolari con la progettualità delle classi dirigenti, recuperare la capacità di fare sintesi tra realtà sociali per far vincere il nostro progetto.”

Questo il nuovo gruppo dirigente: Domenico Lasigna (Segretario), Salvi Luigi (Presidente dell’Assemblea), Rossi Lanfranco, Cardillo Ida, Tristani Paolo, Notaristefano Debora, Pratolino Fabrizio, Piccoli Monica, Annese Antonio, Mottola Giusy, Pelillo Fernando, Carone Damaris, Romanazzi Mario, Stramaglia Clelia, Quarato Paolo, Notaristefano Patrizia, Tartarella Michele, Francavilla Katia, Ricci Stefano, Caponio Ilaria, Caponio Giuseppe, Aliotta Stefania, Borgo Luciano, Rizzi Rosaria, Dellisanti Candido, Fedele Alena, Fuggiano Ivan, Bisanti Assunta, Della Cagna Massimo, Fiore Rosa, Nardelli Pasquale, Muraglia Antonella