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31 marzo 2009

- Franceschini attacca: «Il Pdl ha tradito i suoi elettori»


• ROMA. Il Viminale assediato dai poliziotti. Ieri mattina i sindacati delle forze dell’ordine hanno manifestato davanti al ministero dell’Interno contro i tagli del Governo al settore. A sostenerli sono arrivati i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni e Ugl, Renata Polverini, nonchè il segretario del Pd, Dario Franceschini. Quest’ultimo ha accusato il Governo di aver tagliato 3 miliardi e mezzo di euro al comparto.
SINDACATI, AZIENDA SICUREZZA VERSO FALLIMENTO - Piazzale del Viminale affollato, dunque, da circa 300 rappresentanti dei sindacati di polizia quasi al completo (Siulp, Siap, Silp-Cgil, Consap, Ugl-Polizia, Coisp e Uilps mancava solo il Sap).
Nel mirino, le sforbiciate ai fondi delle forze dell’ordine. Il Governo, è l’accusa, «ha tagliato 1.031 milioni di euro per la sicurezza e poi ne ha stanziati 100 per le forze di polizia. A conti fatti, hanno tolto 931 milioni di euro: se si va avanti così, si rischia il fallimento dell’azienda sicurezza».
Critiche rilanciate da Franceschini. «La destra –ha accusato il leader del Pdha fatto in campagna elettorale delle politiche sulla sicurezza la propria priorità, ma la scelta è stata tradita dai successivi comportamenti con cui sono stati tagliati 3 miliardi e mezzo di euro al comparto». E a fronte di questi tagli, ha sottolineato, «il governo ha raccontato che il problema viene risolto con le ronde di privati cittadini. È ora di dire basta alla demagogia e alle falsità, servono fatti concreti». Franceschini ha quindi citato i casi di «poliziotti che dovranno operare al G8 cui è stato chiesto di anticipare di tasca propria le spese» e di «agenti in trasferta permanente in molte città per occuparsi della tutela dei soldati impiegati nei presidi fissi e per evitare che dalle ronde nascano problemi per la sicurezza». Il Viminale ha poi smentito ipotesi di anticipo da parte dei diretti interessati sulle indennità di trasferta per il prossimo G8.
Pieno appoggio alla protesta anche dai sindacati confederali e dall’Ugl. Il Governo, secondo Epifani, «taglia gli investimenti ed introduce le ronde che, a voler essere buoni, intralciano il lavoro delle forze di polizia, quando non creano problemi».

30 marzo 2009

«Noi discontinuità dopo il centrodestra»


Si è svolta, presso la sede del PD di Massafra, in piazza V. Emanuele, una assemblea aperta al pubblico, per la presentazione dei candidati alle prossime elezioni provinciali ed europee.
«Siamo qui per parlare di noi, verso le prossime consultazioni elettorali», introduce Vito Miccolis, coordinatore della sezione cittadina,oggi candidato in qualità di consigliere provinciale nelle liste PD.
«Il centro destra – ha affermato - non ha mai fatto nulla per Massafra, nonostante l’attuale sindaco, Martino Tamburano, abbia ricoperto per anni la carica di vicepresidente della provincia jonica» e rievoca le occasioni sciupate per il progresso cittadino: «Almeno il Presidente Florido – ha proseguito - dopo anni ed anni di attesa con le passate amministrazioni, è stato capace di posare la prima pietra per il tanto atteso Liceo Scientifico De Ruggirei. In previsione della mia elezione a consigliere,andrò a battere il pugno a favore del Parco delle Gravine, perché
solo un rappresentante del territorio, può rivendicarne i diritti violati» e sulla tanto enfatizzata “mancanza di sicurezza” per le strade della Tebaide Miccolis afferma:
«Massafra non ha la delinquenza descritta, nessuno vi minaccerà per strada».
Presenza di cortesia, a sostegno delle candidature PD e riconferma di Gianni Florido a Presidente della provincia di Taranto, quella del sindaco di Palagiano Rocco Ressa che encomia le qualità morali ed istituzionali dei candidati, dove, oltre Miccolis,
si osserva la presenza dell’on. Enzo Lavarra a riconferma per il Parlamento Europeo.
Il saluto del presidente provinciale uscente, verte sull’analisi di un processo politico che perpetra una condizione che chiama “discontinuità” e Gianni Florido indica in tre passaggi: Morale, che descrive raccontando gli anni terribili di una amministrazione tarantina verso il dissesto,«con i cittadini derubati di mille miliardi di euro, le Asl di altri 150 miliardi sperperati, i successivi commissariamenti degli Enti, compresi lo Iacp e la Camera di Commercio. Non è stato facile governare la provincia in queste circostanze - e passa al secondo momento che chiama ‘discontinuità operativa’.
Con la condizione appena descritta, il Presidente annovera gli interventi offerti ai 29 comuni della provincia: «Certo molti li abbiamo trascurati e con rammarico – sostiene - ma c’è stata la scuola ricostruita a Mottola, oltre gli interventi sulla Sp13 per Castellaneta, la Strada detta Della Morte; il ripristino dell’edificio che ospita il Cabrini di Taranto, allorché gli studenti convivevano con l’amianto». Intanto è soddisfatto della maggioranza del suo Governo: «Non ho mai avuto un voto controciò a sottolineare un iter di lavori svolto con decisioni in comunione.
Terzo ed ultimo passaggio è il rispetto della Pubblica Istruzione. Avevamo solo 25 corsi di laurea,ora abbiamo 3 Facoltà di oggettivo riconoscimento,basti pensare al Politecnico e le lauree specialistiche che abbiamo sovvenzionato,tanto che i nostri ragazzi, nel giro di un anno, possono già trovare collocazione nel mondo del lavoro nonostante i 30 milioni di euro non più ricevuti dallo Stato».

Marilina Mastrangelo -TARANTO OGGI

29 marzo 2009

MASSAFRA ENTRA NEL VIVO LA CAMPAGNA ELETTORALE PER EUROPEE E PROVINCIA



Il Partito Democratico accende i riflettori sulle prossime elezioni provinciali ed europee di giugno, attraverso un’assemblea pubblica. Al tavolo con Vito Miccolis, candidato per il Pd al Consiglio provinciale, il sindaco di Palagiano Rocco Ressa, il vicesegretario regionale Michele Mazzarano, il presidente della Provincia Gianni Florido e l’europarlamentare Pd Enzo Lavarra.
«L'Europa - ha dichiarato Miccolis - sarà sempre più importan
te per le nostre piccole realtà. Al Parlamento europeo bisogna mandare gente capace, che opera per l’interesse del territorio. Di tutti coloro i quali sono sempre venuti nelle nostre realtà a prendere voti per poi scappare, la gente deve diffidare. È importante vedere le persone negli occhi, capire a chi stiamo conferendo il mandato. Enzo Lavarra - ha aggiunto Miccolis - in questi anni ha lavorato egregiamente. Tutti sanno del suo impegno per la tutela del Mezzogiorno. Il futuro della nostra terra si decide a Bruxelles. Qui nella nostra realtà locale ci sono degli amministratori capaci: l’amministrazione provinciale va riconfermata. Il presidente Gianni Florido rimarrà nella storia di Massafra, perché dopo vent'anni ha dato vita ad una struttura che inciderà sull'intera collettività». Il riferimento è al costruendo liceo scientifico “De Ruggieri”. «Il centrodestra da vent'anni elegge propri esponenti alla Provincia, senza riuscire a portare il benché minimo risultato a casa. L’ultima grande opera realizzata a Massafra è stata la costruzione dell’Istituto tecnico Agrario, 20 anni fa». Al riferimento critico sugli avversari è seguito l’annuncio da parte di Miccolis: «Il lavoro di Florido per Massafra non si ferma al liceo scientifico. A giorni aprirà la nuova sede dell’ex Ufficio di collocamento, il Centro territoriale per l’impie go, uno dei più importanti di tutta la provincia di Taranto. Un grande successo. Inoltre - prosegue Miccolis - non bisogna dimenticare i fondi stanziati dalla Provincia (250mila euro) per la ristrutturazione dell’istituto Agrario».
Infine Miccolis, nel chiudere il suo intervento, ha ricordato ai massafresi l’importanza della
rappresentanza locale. «Oltre al buon lavoro del centrosinistra per la nostra città, occorre maggiore presenza. Ecco perché il Pd ha candidato il sottoscritto: per prestare un’attenzione maggiore al territorio. Conosciamo bene la nostra realtà, che necessita di tanti altri servizi».
Importanti i contributi forniti dagli intervenuti, i quali all’unanimità hanno confermato l’impegno del Pd per il territorio.


ANTONELLO PICCOLO

28 marzo 2009

- ETICA E PROGETTI , I PRESUPPOSTI DEL PD A MASSAFRA



Insiste molto su un concetto il segretario cittadino del PD , l'avvocato Vito Miccolis.Qualsiasi argomento venga affrontato , analizzato e discusso l'approdo logico finisce con l'essere sempre lo stesso.
Uguale , più per necessità che per mero opportunismo.Una sorta di punto diramante - una sorta di nemesi compensatrice - sembra tratteggiare il perimetro ideale dell' agire politico per i rappresentanti della sinistra a Massafra.
"C'è un bisogno , che si ritorni all'etica, ai comportamenti virtuosi! Non se ne può più di tutta questa autoreferenzialità .Ci sono troppe caste in giro; Massafra vive , in questo particolare frangente storico , una fase buia " , esordisce il dirigente politico.

D. Cosa intende dire , concretamente , con l'espressione "fase buia" ?
R."Faccio riferimento al deficit di trasparenza che contraddistingue l'operato politico dell'amministrazione Tamburrano ! .La politica non può ridursi a semplici proclami.
Vuoti ed inopportuni al tempo stesso ".

D. Potrebbe essere meno vago?
R."Quanti sanno che gli amministratori di Massafra sono i più pagati della provincia? Grazie ad un sistema perverso , messo su ad hoc dall' attuale giunta , la casta si è chiusa nel Palazzo . Vogliono preservare la specie elargendo stipendi d'oro ! Si tengono commissioni una dietro l'altra con l'unico proposito di superare la soglia dei 1000 euro al mese , il massimo consentito dalla legge , di indennità da corrispondere ai singoli consiglieri comunali. Sperperare risorse pubbliche , contributi dei cittadini pur di restare saldamente seduto sulla poltrona, e non essere , mai messo in discussione, è davvero penoso. Questa è l'idea di politica tanto cara al sindaco Tamburrano?Qualcuno si ostina a chiamare tutto questo con il nome di democrazia ?

D. Lei sarà candidato alle prossime elezioni provinciali ?
R."Si , il partito ha deciso in questo modo. Serve una svolta , Massafra un tempo incideva , e anche molto , nelle scelte politiche consumate in provincia e regione. Da alcuni anni non è più così , almeno da quando arappresentare questa comunità sono stati gli esponenti dei partiti di centrodestra. Siamo scivolati lentamente nell'anonimato .Marginalità e inconsistenza politica e progettuale hanno segnato l'orizzonte ideale dei rappresentanti dello schieramento conservatore . Risale al 1990 l'ultima elezione di un rappresentante della sinistrain Consiglio Provinciale.Credo che i tempi per un alternanza, mai cosi auspicata dalla popolazionelocale , siano maturi ormai ".

D. Il Pd che lei sogna che partito dovrà essere?
R. "Un partito in grado di ricercare una sintesi virtuosa tra le maggiori culture riformiste del nostro Paese : quella di matrice laico-socialista , quella cattolica e quella comunista . Un partito che stia tra la gente , che si preoccupi dei bisogni più impellenti senza tralasciare i meriti. A Massafra stiamo lavorando per realizzare tutto questo ; abbiamo costruito in appena qualche mese un forte gruppo giovanile .
Avvertiamo attorno a noi crescere la fiducia della gente di giorno in giorno: il tempo delle parole , delle false promesse , dell'interesse particolare che deve sopravanzare quello pubblico volge , finalmente , al termine".

D.Sull' Ospedale cittadino Tamburrano ha ricordato , di recente , il grande lavoro svolto dal centrodestra per salvarlo.
R. " Tamburrano ha una particolare predilezione nel raccontare fatti che esistono soltanto nella sua fantasia.Chi sosteneva il Piano Sanitario varato da Fitto ? Tamburrano o i rappresentanti della sinistra?Chi voleva che i reparti fossero chiusi e ridimensionati ?
Fosse stato per l'attuale sindaco i massafresi avrebbero potuto abbandonare l'idea di avere un Ospedale sul proprio territorio.
A Massafra la qualità della vita è notevolmente peggiorata in questi anni . Il problema del randagismo sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti . Non parliamo , poi , dei proclami sulla crescita culturale enfatizzati da questa Amministrazione ".

D. Fa riferimento ai lavori di restauro di alcune cripte del centro storico?
R. "Il sindaco pensa che possa essere fatta cultura attraverso i lavori pubblici! Un'idea a dir poco originale , che si commenta da sé .Politiche culturali serie , per essere implementate , necessitano dell' apporto di studiosi. Aver consegnato la mia prima tessera da segretario del Pd , al professor Caprara mi rende felice. Alla forza dei martelli pneumatici noi privilegiamo quella dei ragionamenti di insigni studiosi ".

D. Ponte di Cernera : qual' è la sua opinione ??
R. Tamburrano , anche in questo caso , ha perso incomprensibilmente del tempo prezioso . Non è la prima volta. Sarà sfortunato? fatto sta che , sia con il Ponte del Cavalcavia che quello della Simeone , le scelte compiute si sono rilevate dannose.Molte imprese ubicate nell'area industriale sono intenzionate a chiedere i danni all' Amministrazione comunale per i disagi subiti ".

D.Ha già pensato ad uno slogan per la sua campagna elettorale?
R. "Si , è una frase che scrisse mi figlia quando aveva appena 6 anni : "Vota Vito Miccolis , non te ne pentirai' . Sono convinto che porterà fortuna a me e a tutti i massafresi" .

di VINCENZO CARRIERO

- INNAUGURAZIONE CIRCOLO PD A PALAGIANO



DOMENICA 29 MARZO 2009 ALLE ORE 20.00
IL CIRCOLO PD DI PALAGIANO INAUGURERA’ LA NUOVA SEDE POLITICA SITA IN CORSO VITTORIO EMANUELE II, 67.
INTERVERRANO:
  • GIANNI FLORIDO – PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TARANTO
  • MICHELE EMILIANO – SEGRETARIO REGIONALE PD E SINDACO DI BARI
  • DONATO PENTASSUGLIA – SEGRETARIO PROVINCIALE PD
  • MICHELE MAZZARANO – VICESEGRETARIO REGIONALE PD
  • LUCIANO MINEO – VICEPRESIDENTE CONSIGLIO REGIONALE
  • MICHELE PELILLO – ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO
  • LUDOVICO VICO – DEPUTATO DEL PD

27 marzo 2009

- "Intollerabili i tagli alla scuola"


Desidero trasmettere e rendere pubbliche le tabelle, non ancora ufficiali, relative al taglio dei docenti operati dal Ministero della Pubblica Istruzione per l’anno scolastico 2009/2010 nella Regione Puglia nei diversi ordini di scuola”.
E’ la prefazione, tutt’altro che bonaria, che l’on. Ludovico Vico, del Partito democratico, ha usato per spiegare gli interventi che il governo di centrodestra avrebbe programmato in materia di riforma della scuola, in generale. “Le riduzioni dell’Organico di Diritto 2009/2100 in Puglia sono le seguenti - spiega Vico - -1.230 totale riduzione in O.D. nella scuola primaria; -1.173 totale riduzione in O.D. nella scuola secondaria di I grado; -1.243 totale riduzione in O.D. nella scuola secondaria di II grado. Il totale della riduzione O.D. 2009/2100 dell’organico nella scuola in Puglia è di - 3.646 unità”.

Inoltre, “in Puglia nell’anno scolastico 2008/09 gli alunni erano 657.406, di cui 13.095 portatori di handicap organizzati in 30.494 classi con un numero medio di alunni per classe pari 21,56.
Come si può osservare - prosegue il parlamentare del Pd - non si tratta più nemmeno di tagli, ma di una devastazione intollerabile ed insostenibile, la cui attuazione è “scaricata” sui territori regionali ( basti pensare che la riduzione totale, su tutto il territorio nazionale è di - 37.101 insegnanti ), provinciali e sulle scuole”.
Secondo Vico, “tutto ciò avviene senza alcuna consultazione preventiva e ancor più lasciando alle regioni, provincie e scuole la responsabilità di scardinare il sistema della istruzione pubblica. I tagli sono gravissimi soprattutto al Sud a fronte di un significativo aumento degli studenti. Questo è l’effetto della cosiddetta “riforma Gelmini”. Il Pd - conclude Vico - avvierà una mobilitazione nazionale su questo tema e il 28 marzo p.v. ha convocato una prima riunione”. Una presa di posizione netta, già in parte accolta, visto che il ministro ha proposto un incontro tra le parti.

Le riduzioni dell’Organico di Diritto ( O.D. ) 2009/2100 in Puglia
  • -1.230 totale riduzione in O.D. nella scuola primaria;
  • -1.173 totale riduzione in O.D. nella scuola secondaria di I grado;
  • -1.243 totale riduzione in O.D. nella scuola secondaria di II grado.
per un totale di - 3.646 unità , 3.646 persone in meno nella scuola in Puglia


-L'ACQUA E LE ESIGENZE IDRICHE NELL'ECONOMIA DELL'ARCO JONICO



L'ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE ''E.AMALDI'' DI MASSAFRA COL PATROCINIO DELLA PROVINCIA DI TARANTO ORGANIZZA PER IL GIORNO 27 -03-2009 , ALLE ORE 17,30 PRESSO LA SEDE DELL' ISTITUTO UN SEMINARIO DI STUDI SUL TEMA

L'ACQUA E LE ESIGENZE IDRICHE NELL'ECONOMIA DELL'ARCO JONICO

PROGRAMMA

  • ore 17,30 Registrazione partecipanti
  • ore 18,00 Introduce la coordinatrice dei lavori la Prof.esse Giovanna Piacente , dirigente scolastico
  • ore 18,15 Saluto delle autorità , Dott. GIANNI FLORIDO , Presidente Provincia i Taranto
  • ore 18,45 Prof.Dott. Giovanni Pergolese (docente ITIS Amaldi) ''La qualità delle acque per uso irriguo''
    Ing. Filippo Perretta (esperto di tecnologie irrigue) "Fabbisogno idrico e tecnologie irrigue"
  • ore 19,45Prof. Antonio Ippolito (docente Facoltà di Agraria - Università di Bari) "Danni della salinità delle acque sulle colture"

DIBATTITO

Conclusioni del consigliere regionale DONATO PENTASSUGLIA , componente della commissione regionale Agricoltura

26 marzo 2009

Scontro Fini-Berlusconi: «Il Parlamento non può essere irriso»


I deputati? Sono lì a “fare numero” e votano emendamenti di cui “non sanno nulla”: “Non si irrida il Parlamento, un’istituzione essenziale in ogni democrazia”: è uno scontro a muso duro quello tra Berlusconi, sempre più insofferente verso la dialettica democratica, e Gianfranco Fini, nella veste di presidente della Camera. Il tema è lo snellimento delle procedure legislative, ma sul piatto c’è ben altro: c’è l’attacco di Berlusconi ad un Parlamento vissuto come un peso e un impaccio, c’è il suo desiderio di avere mani libere su ogni tema, ma c’è anche la questione dell’egemonia all’interno del neonato Pdl, o meglio la volontà finiana di non apparire totalmente subalterno davanti allo strapotere berlusconiano.

La cronaca dello scontro parte dalla tarda mattinata, quando il premier, dopo l’inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra, si intrattiene coi giornalisti, parlando di tutti gli argomenti all’ordine del giorno, con qualche escursione su territori scivolosi. Così, tra una battuta e l’altra, tra una gaffe e l’altra , parte all’assalto del Parlamento. Si parla di abbreviare l’iter legislativo e il premier commenta: «Ci sono troppe procedure, bisogna ammodernare lo Stato, per questo siamo indietro su tutto, anche in Parlamento. Adesso sei lì con due dita ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non si conosce nulla. Quando ho fatto il paradosso del capogruppo che vota per tutti era per dire che gli altri sono veramente lì non per partecipare ma per fare numero».

Fini replica dopo pochi minuti. Glaciale: “La democrazia parlamentare ha procedure e regole precise che devono essere rispettate da tutti, in primis dal capo del governo. Si possono certo cambiare, ma non irridere”. “Non è vero che i deputati sono qui a fare numero”, continua il presidente della Camera, e bisogna stare attenti a non “alimentare un qualunquismo e senso di sfiducia nelle istituzioni di cui credo che nessuno oggi in Italia ravvisi la necessità”. “Lo dirò con chiarezza al presidente del Consiglio - conclude Fini - prendendo spunto anche da questo pre-dibattito che c'è stato adesso in aula”. Ad aprire il dibattito in aula sulle frasi del presidente del Consiglio era stato il capogruppo del Pd, Antonello Soro, secondo il quale ci troviamo davanti a “pulsioni autoritarie del premier mai del tutto mascherate, contro le quali è necessario che il Parlamento tutto reagisca

- VERSO LE ELEZIONI PROVINCIALI ED EUROPEE




Giovedi 26 Marzo alle ore 19:00 presso la sede del Pd di Massafra, in Piazza Vittorio Emanuele, si terrà una pubblica assemblea sul tema:
"Noi il PD verso le elezioni provinciali ed europee".
All'assemblea, coordinata da Vito Miccolis, candidato per il Pd al Consiglio Provinciale, interverranno il Sindaco di Palagiano Rocco Ressa, i Vicesegretario Regionale Michele Mazzarano, il Presidente della Provincia Gianni Florido e l'Europarlamentare Pd Enzo Lavarra.
Questa prima assemblea accende i riflettori sulle due consultazioni che si terranno a giugno, la rielezione del Parlamento Europeo e del Consiglio Provinciale.
L'intenzione del Pd è quella di candidare figure autorevoli, competenti e di grande qualità morale in grado di poter al meglio rappresentare gli elettori nel proprio mandato elettorale.
Al centro della discussione vi sarà l'importanza dei fondi europei e della continuità amministrativa dell'ente Provincia per poter al meglio dare risposte al grave momento di crisi che attanaglia il nostro Mezzogiorno.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

25 marzo 2009

- Attentati agli amministratori da An partono critiche


I fenomeni incresciosi degli ultimi tempi, che hanno occupato spazi
rilevanti nella cronaca locale, continuano turbare l’ambiente politico massafrese. Il consigliere comunale di maggioranza Vittorio Piccolo, eletto nelle fila di An, alla luce degli episodi che hanno colpito l’apparato politico e burocratico del Comune di Massafra (l'aggressione subita dal consigliere della Puglia prima di tutto Cosimo Semeraro, gli incendi perpetrati ai danni delle automobili del consigliere Antonio Laghezza e del dirigente comunale Angelo Giannotta), giudica insoddisfacente l’atteggiamento fin qui assunto dal primo cittadino Martino Tamburrano.
Attraverso un comunicato stampa, Vittorio Piccolo giudica il percorso adottato dal sindaco, insufficiente e contraddittorio: «Il giorno che precedeva la conferenza stampa - aggiunge Piccolo - ha dichiarato ai microfoni di una emittente di voler rassegnare le dimissioni, rimettendo il mandato nelle mani del Ministro Maroni. Il giorno seguente, durante la conferenza stampa, ha messo in cattiva luce l’operato dei carabinieri, dichiarando che in città non c'è più sicurezza. Ha inoltre elogiato l’operato dei vigili urbani, un comando che conta 20 unità, dove in alcuni momenti si sono vissuti momenti di tensione».
Secondo Vittorio Piccolo ci sarebbe qual
cosa da rivedere all’interno dell’esecutivo cittadino: «Si continua ad assistere alla politica degli annunci, che ormai non sortisce alcun effetto. Non credo - dichiara il consigliere di An - che Tamburrano abbia la forza di dimettersi; non avrebbe più la forza per essere rieletto, nemmeno come semplice consigliere, poiché ha disatteso le promesse elettorali. Sul piano politico Tamburrano sta tentando in tutti i modi di avere la candidatura alla presidenza della Provincia di Taranto: per andare a far cosa, dal momento che in Provincia ci è già stato da vice presidente? Non abbiamo mai capito quali opere ha realizzato durante il suo mandato, soprattutto per Massafra».

Antonello Piccolo , Gazzetta del Mezzogiorno

22 marzo 2009

- Franceschin sulle Europee: «Berlusconi non si può candidare»


«La legge vieta che Silvio Berlusconi possa fare anche il parlamentare europeo. Il suo è un imbroglio. Le preferenze date a lui sono come buttate via». Con queste parole Dario Franceschini è tornato a criticare l'idea di Silvio Berlusconi di candidarsi in tutti i collegi elettorali alle europee.

Il leader del Pd ha detto, parlando a un seminario promosso da Enzo Bianco dei liberal del Pd, che oggi i quotidiani non hanno interpretato con adeguata forza la sua presa di posizione di ieri: «Non ho posto un problema di opportunità politica per il premier. Ho detto che non può prendere in giro gli italiani perché sta facendo una cosa vietata dalle norme. Non ci rassegneremo e tutti i giorni in campagna elettorale denunceremo questa anomalia».

Poi torna a considerare il Piano casa del governo: «Silvio Berlusconi non può occuparsi solo degli incentivi per chi possiede già una casa rischiando anche lo scempio dei centri storici. È necessario varare misure anche per chi vive in affitto». E ha rilanciato un piano per sostenere il mercato degli affitti e «dare comunque un tetto a chi non può permettersi di acquistare un'abitazione».

Il leader dei Democratici ha sintetizzato in quattro punti la sua proposta:
  1. costruire cinquemila nuovi alloggi di edilizia popolare, nel più breve tempo possibile;
  2. portare l'aliquota Irpef al 20% fisso per chi affitta un appartamento;
  3. consentire la detrazione almeno parziale per chi paga l'affitto;
  4. studiare incentivi o altre misure per evitare che molti appartamenti restino inutilizzati.
Tra le altre misure anticrisi Dario Franceschini ha chiesto che il governo consenta alle aziende che dovranno pagare gli acconti sulle tasse a giugno di anticipare non il 40% ma il 20% per poi recuperare la differenza nei versamenti successivi. Per il leader del Pd il governo Berlusconi «si ostina a usare diversivi mediatici per distogliere l'attenzione degli italiani dalla crisi. Purtroppo la realtà è diversa da quella che Berlusconi immagina. Dalle associazioni del volontariato veniamo informati che molti vanno alle mense della Caritas di nascosto. Nei supermercati avvengono furti di pasta e di alimenti a basso prezzo. Questa è la testimonianza che ci sono larghe fasce di italiani caduti nell'indigenza»

Infine, un giudizio sul ruolo della Chiesa e sul rapporto con le forze politiche: «La voce della Chiesa va ascoltata e rispettata anche quando dice cose scomode», afferma il segretario. Il leader dei democratici ha colto l'occasione delle dichiarazioni fatte ieri da Silvio Berlusconi: «Il premier ha detto che vuole tutelare la libertà della Chiesa, come se ci fosse qualcuno che vuole una cosa diversa». «Non si può dire - ha proseguito Franceschini, che c'è un'interferenza da parte della Chiesa quando esprime giudizi sui quali non siamo d'accordo. La Chiesa non fa mai interferenza. Tutti dobbiamo difendere la libertà della Chiesa e la laicità dello Stato». E sulle linee di partito dice: «No ad una disciplina di partito per avvicinare sui temi eticamente sensibili laici e cattolici. Bisogna rispettare le diversità». Secondo Franceschini «il partito deve costruire una posizione prevalente che rappresenti la maggior parte dei militanti ma non deve mai sacrificare chi esprime un'altra posizione».

l'Unità

21 marzo 2009

Legambiente presenta : Escursioni di Primavera


Per promuovere e valorizzare le ricchezze naturalistiche e storiche del Parco regionale “terre delle gravine” e delle pinete costiere, il circolo “Il Gheppio” della Legambiente di Massafra ha allestito il cartellone escursionistico di primavera, a partire dal 22 marzo fino al 7 giugno 2009. Risvegliare nel visitatore il benessere psicologico ed emotivo per difendersi dallo stress e dall’ansia; effettuare un monitoraggio ambientale e video-fotografico degli habitat; godere il relax ed il piacere della musica, dei colori e dei profumi che ci offrirà la natura sono le finalità dell’iniziativa.
Programma delle escursioni:
domenica 22 marzo, Pineta di Chiatona - fiume Lenne;
domenica 29 marzo, Gravina grande di Castellaneta;
domenica 5 aprile, Mar Piccolo grotte del canale d’Ayedda e la Gualcherìa dei Padri osservanti;
domenica 19 aprile, Gravina di Petruscio e di Capo di Gavito.
Dal 30 aprile al 3 maggio, si svolgerà, inoltre, la terza edizione del “Grand tour delle gravine”. Le escursioni proseguiranno, inoltre, fino al 7 giugno.
Domenica 10 maggio
, tour nella Gravina di Colombato; domenica 24 maggio visita al Parco delle Pianelle;
domenica 7 giugno gita in barca lungo il fiume Lenne (intera giornata). Le partenze sono fissate alle 8,45 dal parcheggio di Viale Magna Grecia, presso l’ospedale; i rientri avverranno entro le 14.
Ogni giovedì che precede l’escursione, inoltre, ci sarà una riunione preliminare a cui poter partecipare nella sede cittadina della Legambiente, in Via Gorizia 1/c.

de.picc.

Memoria e impegno per le vittime di tutte le mafie



Il 21 marzo è il primo giorno di Primavera, in cui la natura si risveglia dal torpore invernale. Ma da 14 anni non è più solo questo. Il 21 Marzo 1995 nasceva Libera - associazioni, nomi e numeri contro le mafie. Diverse realtà della società civile italiana si incontrarono per ritrovarsi in un impegno comune. Un impegno assunto quel giorno e mai abbandonato. Un impegno di denuncia e di attivismo civile e sociale. Da quel giorno il 21 Marzo ha assunto nuovi importanti significati. E' diventato il giorno dell'arrivo della Primavera della legalità, del risveglio dei diritti e della solidarietà, la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime di tutte le mafie. Il 21 marzo è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova, in nome di quelle vittime, l'impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Libera per la XIV edizione ha scelto la Campania, ha scelto Napoli, citta' dalle mille contraddizioni, dai mille colori. L'etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie, e' lo slogan che accompagnera' questa giornata.

Saremo a Napoli - ha dichiarato Don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera - per valorizzare il positivo. Dimostrare che c'e' un'Italia che non si arrende, che non cede allo scetticismo e alla rassegnazione, che non pensa solo a sopravvivere ma che vuole vivere, che lotta e s'impegna per affermare la liberta' e la dignita' di tutti. Persone che prima di chiedersi cosa la societa' faccia per loro, si chiedono cosa possono fare loro per la societa'. In un impegno reso credibile dalla presenza di tre ingredienti: coerenza, continuita', concretezza. Noi tutti dobbiamo imparare da loro.

Anche noi Giovani Democratici di Lecco oggi vogliamo ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie. Quelli di cui conosciamo il nome e quelli delle tantissime vittime impossibili da conoscere e da contare. Ma oggi non è solo il giorno di una rituale e retorica memoria. E' soprattutto il giorno dell'impegno. E' nostra responsabilità quella di proseguire sulla strada tracciata da chi è stato ucciso dalle mafie, dal loro impegno e dalla loro passione civile. A tutte le vittime della violenza mafiosa va il nostro omaggio e la nostra promessa di impegno.

20 marzo 2009

500mila euro sequestrati a Fitto



La sesta sezione penale della Cassazione ha confermato il sequestro di 500mila euro disposto nel luglio scorso dal tribunale del riesame di Bari nei
confronti del ministro per gli affari Regionali Raffaele Fitto. Questa somma, nel 2004, venne depositata da Fitto, all'epoca coordinatore regionale di Forza Italia, sui conti de 'La Puglia prima di tutto'. Questo denaro, secondo l'accusa, sarebbe stato versato al movimento politico di Fitto dall'imprenditore romano
Giampaolo Angelucci.

La Procura generale della Cassazione, rappresentata da Oscar Cedrangolo, aveva chiesto la conferma del sequestro di 500 mila euro depositati sul conto di 'La Puglia prima di tutto' nel 2004, dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, all'epoca coordinatore regionale di Forza Italia in Puglia.

Il sostituto procuratore generale Cedrangolo aveva inoltre chiesto che sia "ampliato il titolo del sequestro", in parziale accoglimento di quanto sostenuto dalla Procura di Bari, titolare dell'inchiesta nella quale Fitto, insieme all'imprenditore romano Giampaolo Angelucci, è indagato per corruzione con l'accusa di aver preso una tangente di 500 mila euro a favore del suo movimento politico, in cambio di appalti nella sanità. In pratica, il Pg ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dal legale di Fitto, avvocato Francesco Paolo Sisto (eletto parlamentare con Forza Italia) e il parziale accoglimento del ricorso della Procura barese.

"La somma di 500 mila euro va restituita al ministro Fitto, perchè all'imprenditore Angelucci è stato già sequestrato tutto l'importo fonte di illecito. E voglio ricordare che i conti di 'La Puglia prima di tutto' sono regolari e hanno superato positivamente il controllo della Corte dei Conti, quindi vuol dire che non ci è finito denaro di provenienza sospetta", ha detto l'avvocato Francesco Paolo Sisto, difensore del ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, al termine dell'udienza.

E' stato lo stesso legale di Fitto, avvocato Sisto, a rendere note le richieste avanzate dal Pg Cedrangolo al termine dell'udienza a porte chiuse da poco conclusasi innanzi alla Sesta sezione penale della Cassazione. La decisione dei supremi giudici si dovrebbe conoscere entro venerdì.



La Repubblica

- La parola al Prefetto

Il prefetto Taranto Alfonso Pironti, al termine della riunione Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ha smorzato i toni, dissipando le polemiche sugli ultimi avvenimenti di Massafra.
«Non possiamo parlare di una vera e propria emergenza - ha detto Pironti -, quanto piuttosto di un fenomeno che merita attenzione da due punti di vista, quello investigativo e quello giudiziario. Il sindaco ha manifestato nel corso della riunione del Comitato le sue preoccupazioni per la situazione della sicurezza a Massafra. Durante il vertice abbiamo convenuto quindi alzare il livello di guardia in città».
Sul fronte della prevenzione,«ci sarà una maggiore attenzione nelle ore notturne a Massafra con la vigilanza in maniera dinamica nei pressi delle abitazioni dei consiglieri comunali ».
Sul fronte delle indagini, secondo quanto riferito dal prefetto Pironti, gli attentati potrebbero essere legati da una stessa matrice. Prende sempre più corpo la pista politica.

Il sindaco di Massafra Martrino Tamburrano , presente all' incontro, non ha rilasciato dichiarazioni.

19 marzo 2009

Un esercito di randagi




Sterilizzati sì, ma immediatamente dopo reimmessi nel territorio. La lotta al randagismo, in Puglia, è orientata alla progressiva limitazione della capacità degli animali di riprodursi. Ma gli esemplari catturati, una volta sterilizzati, non vengono custoditi nei canili. No, tornano in strada. E intanto che si procede con le azioni di limitazione, il fenomeno randagismo conta comunque su cifre che, a leggere le statistiche più aggiornate (risalenti comunque al 2006), appaiono enormi.

Di più: secondo le tabelle pubblicate sul sito Internet del ministero della Salute, la Puglia sarebbe (con uno scostamento di approssimazione comunque apprezzabile) la prima in Italia per popolazione di cani randagi. Si tratta di stime, perché un censimento vero dei cani randagi non si può fare e probabilmente gli esperti del settore neanche ci si avventurano. Ma le stime parlano comunque di una situazione nettamente differente tra il vero e proprio esercito (ricordiamo che il dato statistico è aggiornato al 2006 e da allora non sappiamo se i cani randagi sono diminuiti a seguito del rafforzamento della campagna di sterilizzazione) della Puglia e lo 0 della Lombardia. Come dire che al Nord, secondo queste stime, non ci sono cani per strada. E anche nei canili (37, poco più della metà di quelli pugliesi), la popolazione ospitata è intorno alle 4000 unità. Uno squilibrio evidente.

In questo quadro di fredde cifre, la lettura del fenomeno randagismo rischia ovviamente di essere traviata dagli ultimi episodi di cronaca accaduti in Sicilia. L’onda della «cinofobia» potrebbe tornare ad essere cavalcata. E se ieri le soluzioni proposte consistevano nella schedatura dei cani «pericolosi », oggi arrivano nuove linee guida dal ministero.

E intanto c’è chi sull’onda emotiva ci specula. parliamo di tutti quelli (e sono tanti) si stanno inventando di essere stati assalti dai cani o di aver avuto un incidente a causa dei cani per ottenere risarcimenti dal Aziende sanitarie locali e Comuni. Una recente decisione della Corte di Cassazione ha stabilito infatti che spetta a questi due enti occuparsi del fenomeno al punto che sono ritenuti responsabili davanti al giudice civile (e quindi tenuti al risarcimento) ogni volta che capitano incidenti alle persone causati da cani randagi. Anche questo succede nella nuova stagione del randagismo che fa notizia. Il randagismo che non fa notizia, invece, e con il quale gli operatori (medici veterinari, operatori della nettezza urbana, esperti dei tavoli tecnici, servizi regionali e comunali) si misurano quotidianamente dice che in Puglia va messa a regime la rete dei canili sanitari pubblici e che la rete di associazioni di volontari per la protezione degli animali ha operato per anni in regime di supplenza rispetto alle inadempienze degli organismi pubblici. E a proposito di azione degli enti pubblici, proprio la Regione questa mattina riunisce la commissione speciale sul randagismo.

«La Puglia - spiega il presidente della commissione e vicepresidente del gruppo dell’Udc, Carlo Laurora - è una delle poche Regioni che avverte la preoccupante questione del randagismo. Nella seduta di domani (oggi, ndr) continueremo a far fronte alla situazione con provvedimenti concreti e risolutivi concertati con le Asl territoriali, con i comuni e con professionisti in campo veterinario». [g. arm.]

19/3/2009

17 marzo 2009

-Lieve scossa sismica in provincia di Taranto


Un evento sismico è stato avvertito dalla popolazione in provincia di Taranto. L'epicentro è stato localizzato tra i Comuni di Mottola, Palagiano, Palagianello e Massafra.
Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile al momento non risultano danni a persone o cose. Secondo i rilievi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l'evento sismico è stato registrato alle ore 9,45 con magnitudo 2.5.

si definiscono le lista del Pd per le provinciali


Tra rinunce eccellenti, addii clamorosi, un paio di sindaci in campo e novità interessanti la lista del Pd per le prossime provinciali è praticamente pronta. O quasi.
Queste le regole: «disco verde» per i consiglieri e gli assessori uscenti e nei collegi in cui non ci sono uscenti la scelta spetta alla base (al circolo) che dovrà indicare il proprio candidato con almeno il 70 per cento. Altrimenti, si va alle primarie di collegio il 29 marzo.

Alle provinciali, mancheranno all’appello diversi «big» del Pd. Non si candideranno gli assessori Stefano Fabbiano (scelta annunciata da tempo per consentire il rinnovamento) e Giuseppe Vinci (che, invece, ha lasciato il Pd). Tra i consiglieri provinciali uscenti, inoltre, non saranno in lizza: Donato Pentassuglia (che non vuole assorbire ancora la triplice carica di segretario provinciale, consigliere regionale e provinciale); Angelo Miccoli (lascia spazio a Statte al suo «vice», Luciano De Gregorio) e Gigi Conte che non si ricandida dopo tre
mandati consecutivi.
Nei collegi di Taranto, l’assesore Domenico Mosca sarà al collegio 5 e poi a seguire: Franco De Ponzio collegio 4 (Solito Corvisea); Mimmo Cotugno (consigliere us
cente, collegio 8); ballottaggio alla Salinella tra il presidente della circoscrizione, Gianni Azzaro e Ernesto D’Eri; a Tamburi-Porta Napoli in vantaggio il consigliere circoscrizionale Manzo; a Paolo VI conferma per l’uscente Gaetano Blè; al Borgo, candidatura per Gennaro De Pasquale; a Italia Montegranaro conferma per l’uscente Giuseppe Stasolla; a San Vito-Lama agguerrita corsa a tre tra Lombardo (componente Ds), Caracciolo (area Margherita) e Wanda Germano (area Italia di mezzo); a Talsano, invece, «disco verde» per Fornaro.
In provincia, intanto, nonostante le divisioni interne piuttosto
forti, dovrebbe comunque essere ricandidata nel collegio di Castellaneta la consigliera provinciale uscente, Carmela Rubino; a Laterza, in campo l’ex sindaco, Vito Cassano; a Ginosa, candidatura per Teresa Galeota; nei due collegi grottagliesi candidature per Luciano Santoro, vicesegretario del partito e per l’uscente Giampiero Mancarelli (Grottaglie-San Marzano).
A Massafra già annunciata la candidatura di Vito Miccolis così come è stata già ufficializzata nel collegio Torricella-Lizzano la ricandidatura dell’uscente, Giusep
pe Turco, sindaco di Torricella.
A proposito di sindaci, nel collegio di Fragagnano ci sarà Maria Teresa Alfonso mentre a Manduria il primo cittadino, Francesco Massaro, non sembra orientato ad accettare la candidatura. Possibili le «primarie» nel collegio Manduria II, che comprende Avetrana, in lizza ci sono tre ipotesi: Bartolo Punzi; Lucia Vacca ed Emanuele Miceli. Rimanendo nel versante orientale nel collegio n. 1 che comprende anche Carosino possibile la candidatura dell’assessore provinciale uscente Costanzo Carrieri, a

San Giorgio Jonico, invece, ci sarà l’assessore provinciale uscente Pozzessere mentre l’altro assessore uscente, Raffaella Quaranta, si schiererà sotto il simbolo della lista «Per Florido presidente». A Martina, in lizza Vito Pasculli e Donato Bufano.

- “Miscellanea di studi in onore di Paolo Catucci”


Sarà presentato martedì 17 marzo 2009, presso la sala convegni dell’Appia Palace Hotel, alle 19, il libro dal titolo “Miscellanea di studi in onore di Paolo Catucci”.


L’iniziativa è dell’Archeogruppo “E. Iacovelli”.

La presentazione del volume - che intende rendere omaggio a Paolo Catucci, decano dei giornalisti massafresi e storico che per circa 70 anni ha illustrato con i suoi scritti la città di Massafra - è affidata al prof. Roberto Caprara.

16 marzo 2009

Intervento del Pd sull’emergenza randagismo


E’ massima emergenza per il randagismo. Dopo l’allarme lanciato dal Partito Democratico i primi di giugno del 2008 la situazione è peggiorata. In città ormai vi sono branchi di cani che sono padroni di interi quartieri ed i cittadini hanno paura. I bambini quando escono dalle proprie abitazioni sono scortati dagli adulti. Presso il nostro circolo cittadino sono numerosi i massafresi che ci segnalano la situazione di pericolo. Nelle campagne il fenomeno è fuori da ogni controllo, non vi sono dati precisi, ma si notano branchi di numerosi cani.
Il centro destra pressato dall’azione politica del nostro partito, ha stipulato una convenzione per il recupero di solo 25 cani randagi. Con delibera della giunta municipale del 5.11.2008 l’amministrazione comunale ha approvato la convenzione con il canile di Palagiano, gestito dalla società San Felice Canile di Montenegro Giovanni e C. snc.
Con tale atto amministrativo il Comune ha acquisto, per un anno, la disponibilità del servizio di custodia e mantenimento nel canile rifugio di Palagiano per n. 25 cani randagi.
Il dirigente della ripartizione Ecologia-Urbanistica, nella relazione d’ufficio, facente parte della delibera di giunta, approvata nel novembre del 2008, con lealtà ha messo in evidenza l’urgenza di stipulare la convenzione con struttura palagianese “stante le dimensioni del fenomeno e le relative implicazioni dal punto di vista igienico-sanitario ed in termini di sicurezza ed incolumità della popolazione”. L’amministrazione comunale, dopo l’allarme lanciato dal PD,con toni trionfalistici, aveva annunciato la risoluzione del randagismo in città. La realtà è ben diversa. La disponibilità del canile di Palagiano è stata ben presto utilizzata. Dall’inizio del 2009 ad oggi solo tra sabato e domenica sono stati catturati tre cani che aveva superato ogni limite dal punto di vista igienico-sanitario. Attualmente il Comune di Massafra ne ha in custodia circa 190, di cui 130 presso il canile di Statte, 40 in quello di Ginosa e una ventina a Palagiano.
Il paradosso è che non vi sono soluzioni per fronteggiare l’emergenza. Infatti il Comune è nell’impossibilità di affidare ai canili convenzionati la custodia ed il mantenimento di altri cani randagi. L’Asl, a cui spetta per legge la cattura, è impossibilitata a svolgere il servizio di sua competenza mancando i luoghi dove trasferire gli animali accalappiati. Le responsabilità di tale situazione di stallo è tutta del centro destra. Durante la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale l’attuale maggioranza aveva sottolineato che avrebbe trovato una soluzione al randagismo. Purtroppo ottenuto il consenso elettorale l’argomento è sparito dalla agenda dei lavori. Il Partito Democratico invita il centro destra ad iniziare una seria lotta ai cani randagi individuando le strutture idonee per la custodia ed il mantenimento degli animali, che hanno abbassato ulteriormente la qualità della vita nella nostra città.

Questi amministratori sono stati bravi a fare esplodere i costi della politica, ora si impegnino anche nella soluzione di problemi, almeno quelli più urgenti, dove vi è pericolo dal punto di vista igienico-sanitario ed in termini di sicurezza ed incolumità della popolazione, come evidenziato nella delibera di giunta del 5.11.2008 dal dirigente della ripartizione ecologia-urbanistica. Questa volta speriamo di essere ascoltati, invece di subire le solite sterili polemiche con cui si cerca di nascondere l’immobilismo della classe politica del centro destra”.


Vito Miccolis

Sequestrata discarica abusiva in agro di Massafra

Ieri, personale del Comando della Compagnia Carabinieri di Massafra, unitamente a quello della Polizia Provinciale di Taranto, ha sequestrato un’area di circa 4 ettari nell’agro di Massafra, località Amendolecchia, all’interno della quale venivano illecitamente sversati terre e rocce rivenienti da scavi in cantiere dell’opera pubblica di realizzazione dei canali di scolo delle acque pluviali del Comune di Palagiano. A conclusione delle operazioni sono stati deferiti in stato di libertà il conduttore dell’area B.V. 82enne palagianese, indagato in ordine al reato di gestione illecita di rifiuti, M.P. 50enne palagianese imprenditore individuale movimento terra per trasporto illecito di rifiuti e D.D.L. 61enne parmense, amministratore unico ditta appaltatrice, per traffico illecito di rifiuti. L’area e quanto in essa contenuto è stata sottoposta a sequestro in relazione alla violazione delle norme in materia ambientale ed affidata in custodia giudiziale alla stesso B.V..

(massafraoggi.wordpress.com - foto splinder.com)

15 marzo 2009

- MASSAFRA: MATERIALI SCARTO CANTIERE SMALTITI ILLECITAMENTE

MASSAFRA: MATERIALI SCARTO CANTIERE SMALTITI ILLECITAMENTE, UNA DENUNCIA

Taranto, 4 mar. - (Adnkronos) - Smaltivano terre e rocce di scavo provenienti da un cantiere sulla strada statale 7 'Appia', all'incrocio con viale Magna Grecia a Massafra, in provincia di Taranto in un'area del Parco 'Madre Teresa di Calcutta' in una zona denominata 'Belvedere', sempre a Massafra. Il terreno e' stato sequestrato dai carabinieri, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato di Mottola, per gestione illecita di rifiuti. Una parte del cantiere e' stata sottoposta a sequestro preventivo. Il rappresentante legale dell'impresa appaltatrice dei lavori e' stato deferito in stato di liberta'. L'area, estesa per circa 5.000 metri quadrati, e' stata affidata in custodia giudiziale in parte a R.M,, 64enne di Massafra, amministratore della ditta utilizzatrice dell'area ed in parte all'Amministrazione Comunale di Massafra e in particolare al dirigente della Ripartizione Urbanistica.

(Pas/Pn/Adnkronos)

- A MASSAFRA, LA VERA EMERGENZA E' LA LEGALITÀ

In città non è in pericolo l’ordine pubblico,ma la vera emergenza è la legalità.
E’ vero vi sono stati alcuni gravi episodi che hanno visto coinvolti amministratori comunali,ma siamo fiduciosi nell’operato delle forze dell’ordine che certamente faranno chiarezza su tali vicende. L’incendio alle auto di politici e l’aggressione al consigliere comunale sono atti che devono essere condannati con forza, ma non hanno alcun legame tra di loro. In città la battaglia politica, anche se alcune volte raggiunge toni accesi, non supera i limiti del dibattito democratico. A Massafra il territorio è sotto controllo. Ormai non vi è malavita organizzata e vi sono solo rari episodi delinquenziali che sono per la maggior parte risolti con celerità. Il sindaco di Massafra Tamburrano ha ragione solo quando richiede maggiore presenza dello Stato per la tutela dei cittadini, ma le responsabilità deve cercarle nelle forze politiche di centro destra, dove lui milita, che a livello nazionale hanno ridotto le risorse economiche per le forze dell’ordine. Anche se nella nostra città non è in pericolo la sicurezza dei cittadini, maggiori risorse darebbero la possibilità di indagare sui reati ambientali,sulle frodi del commercio e sui reati nella pubblica amministrazione.
I Carabinieri di Massafra, a cui va la nostra gratitudine per il loro lavoro quotidiano, nei giorni scorsi hanno posto sotto sequestro ben tre cantieri in cui vi erano delle irregolarità amministrative. E’ un segnale anche per tutte le illegalità presenti sul territorio. Noi del Partito Democratico invitiamo i cittadini e le altre forze politiche ad avere fiducia nelle istituzioni. In questi momenti non serve alimentare allarmismi, ma occorre difendere tutti coloro che combattono il crimine e rassicurare i massafresi che le autorità sapranno assicurare alla giustizia gli autori di questi episodi che hanno visto coinvolti alcuni consiglieri. La politica da parte sua dovrebbe spingere gli enti pubblici alla trasparenza degli atti, anche in questo modo si sconfigge chi usa atti criminali per lanciare messaggi agli amministratori. Al sindaco Tamburano invece chiediamo di fare meno proclami e conferenze stampe ma ricordarsi che con la nuova legislazione vi sono anche alcuni poteri che gli competono per difendere i cittadini.
Un sindaco che lancia un messaggio di insicurezza non aiuta la città e le forze dell’ordine a scoprire gli autori degli odiosi episodi che hanno visto coinvolti gli amministratori.
In questi momenti serve unità di intenti tra tutti gli organi dello Stato per promuovere la collaborazione dei concittadini con le istituzioni. Anche noi del PD abbiamo subito atti vandalici, ma non abbiamo fatto ricorso alla pubblicità sulla stampa e ci siamo rivolti con fiducia agli organi preposti. Scatenare una bufera mediatica non serve per l’ordine pubblico ma distoglie il lavoro delle forze dell’ordine che devono continuare la loro attività investigativa sia sui reati che colpiscono gli amministratori che quelli che potrebbero essere compiuti dai politici.

-Carabinieri sequestrano discarica abusiva a Massafra


In un'area pubblica di 30 mila metri quadrati trovato anche eternit

Carabinieri sequestrano discarica abusiva a Massafra

Taranto, 14 feb. (Adnkronos) - I carabinieri di Massafra, in provincia di Taranto, hanno sequestrato un'area pubblica estesa 30 mila metri quadrati, nella quale in piu' parti erano stati abbandonati rifiuti speciali costituiti da inerti, materiali rivenienti da scavi e demolizioni, rifiuti solidi urbani ed eternit.

Il fondo si trova a ridosso dell' ex convento dei cappuccini: da tempo la zona risultava fortemente degradata e destinata a discarica abusiva. Il terreno e' stato affidato in custodia giudiziale all'amministrazione comunale, in attesa delle decisioni dell'Autorita' Giudiziaria.

- Presentazione della mozione sull'assegno di disoccupazione

Signor Presidente, in questi giorni abbiamo ascoltato nel dibattito fuori da quest'Aula e in parte anche dentro - e immagino lo sentiremo dopo - che noi neghiamo che la crisi sia un problema globale e cerchiamo di strumentalizzarla per scaricare le responsabilità sul Governo di centrodestra guidato da Berlusconi. Naturalmente nessuno di noi ha mai immaginato di farlo, perché sappiamo che la crisi è globale, che attraversa tutti i Paesi e che va affrontata con risposte che vanno ben oltre i confini nazionali.


Sappiamo anche che la crisi impatta in modo diverso sulle singole economie nazionali e sulla vita delle famiglie e dell
e persone, in base alla forza o alla fragilità della singola economia nazionale (la nostra purtroppo è tra le più fragili), ma soprattutto in base agli interventi che i singoli Governi mettono in campo per fronteggiare l'emergenza della crisi.
Abbiamo l'assoluta consapevolezza
che le misure che abbiamo proposto, a cominciare dall'assegno mensile di disoccupazione, non sono una risposta strutturale alla crisi. Non lo abbiamo mai pensato, ma sappiamo che, proprio in un momento di difficoltà, chi guida un Paese, al di là del colore politico che rappresenta, ha il dovere di cercare risposte strutturali e di cominciare a lavorarci, ma contemporaneamente di immaginare come affrontare l'emergenza, le situazioni drammatiche in cui rischiano di precipitare o sono già precipitate migliaia di persone. Non si può dire a quelle persone, in attesa che la crisi venga superata con interventi strutturali, di arrangiarsi.
Ricordo che nella mia terra, la pianura padana (ci sono molti parlamentari, in particolare della Lega, ma non solo, che vengono da quella terra), quando il nostro grande fiume, il Po, stava per str
aripare a causa di un'ondata di piena, la gente del Po, che viveva sotto gli argini, non discuteva su quali fossero gli interventi per ristrutturare gli argini stessi, ma correva, in un meccanismo di solidarietà, a mettere pile di sacchi di sabbia che nell'emergenza impedissero al fiume di straripare. In seguito, dopo aver affrontato l'emergenza, si mettevano a discutere su come rafforzare gli argini. È esattamente quello che noi stiamo cercando di fare e che vi proponiamo, soltanto con il buonsenso dell'azione di Governo, sapendo che nel Paese ci sono tante gerarchie di povertà e di paura, una più grave dell'altra.
Ci sono le persone che hanno gli stipendi e i salari bassi, che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, quelli che noi avevamo immaginato di aiutare da subito, se avessimo vinto le elezioni. Poi è scoppiata la crisi e sono emerse gerarchie di gravità sempre maggiori. Ci sono i disoccupati da tanto tempo, in particolare quelle fasce di disoccupati sopra i cinquant'anni, che vivono nella disperazione di aver perso posto di lavoro e di non sapere più come rientrare a quell'età nel circuito attivo. Ci sono quelli che hanno perso il posto di lavoro e hanno meccanismi di protezione sociale, a cominciare dalla cassa integrazione. Il Ministro Brunetta ha detto che va tutto bene ed è una meraviglia. Lo ha ripetuto anche poco fa, con toni diversi, il Ministro Sacconi. Contemporaneamente, pochi minuti fa, la CISL della Lombardia ha indicato che non ci sono più risorse per gli strumenti di cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Ci sono alcune categorie di lavoratori che hanno un meccanismo che li aiuta nel momento della crisi della propria azienda o della perdita del posto di lavoro, ma ce ne sono centinaia di migliaia che, dopo aver vissuto già una situazione di precarietà e di inferiorità strutturale sul posto di lavoro, rischiano, una volta che l'hanno perso, di precipitare a reddito zero.
Poi ci sono quelli che noi abbiamo incontrato ieri, che rappresentano la povertà estrema, di cui non si parla. Nella politica italiana c'è la paura di usare la parola «poveri», invece i poveri ci sono e purtroppo stanno crescendo. Sono persone, come ci hanno raccontato ieri le associazioni, che non hanno nulla da mangiare e molto spesso non hanno un posto dove dormire.
Allora, come si affrontano queste diverse emergenze? Per quelli che perdono il posto di lavoro e non hanno ammortizzatori sociali, noi anche in questo caso proponiamo di fare le due operazioni: interventi strutturali e interventi per l'emergenza 2009. Di interventi strutturali siamo pronti a discutere con il Governo e con le parti sociali, se avranno un qualche interesse. Pensiamo che entro il 2009 si debba lavorare per un ridisegno e una semplificazione di tutti gli ammortizzatori sociali che sono in campo, con l'obiettivo di rivolgerci a tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto che avevano quando lavoravano.
Poi c'è l'emergenza, che impone di non lasciare centinaia di migliaia di persone di colpo a reddito zero (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Per questo motivo, abbiamo proposto - la mozione che sarà votata tra poco prevede una cosa precisa - un assegno mensile di disoccupazione del 60 per cento dell'ultima retribuzione mensile per tutti quelli che hanno perso o perderanno il posto di lavoro durante la crisi, cioè dal 1o settembre 2008 al 31 dicembre 2009, Pag. 65immaginando che questo periodo servirà per la riforma degli ammortizzatori sociali, evitando però intanto di lasciarli nella disperazione e nella paura del futuro.
Anche perché non c'è cosa più sbagliata che immaginare che nella crisi anche le situazioni di povertà e di difficoltà personali possano essere messe le une contro le altre, fare scontrare i diversi gradi di povertà tra di loro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Questo fa esplodere il tessuto sociale del Paese! Questo rende una parte del territorio terreno fertile per la criminalità organizzata, perché quando ci sono migliaia di persone che non hanno i soldi per fare la spesa o per comprare i vestiti per i figli, forse cedono anche rispetto al loro livello di moralità o a quello che vorrebbero fare nella vita rispettando la legge!
Noi vi abbiamo proposto una misura, illustrando le coperture. Anche il discorso che si tratta di demagogia, questa parola ripetitiva: qualsiasi cosa diciamo in dieci, dodici, ci si preoccupa di andare in televisione dicendo: demagogia, demagogia! Se uno dice che domani è venerdì: è demagogia! Rispondete nel merito: dite di sì o di no!
La nostra proposta ha delle coperture precise, è stata preparata da esperti, è stata preparata, solo in questo ramo del Parlamento, da Bersani, Letta, Damiano, ossia persone che hanno avuto responsabilità di Governo (Commenti dei deputati del gruppo Popolo della Libertà) e abbiamo indicato la copertura principale di questa operazione. Non costa tanto, perché abbiamo calcolato - e siamo stati prudenti - 500 o 600 mila disoccupati; abbiamo detto che servono 5 miliardi di euro. Vorrei che voi diceste a quegli italiani che non siete in condizione di trovare 5 miliardi, dopo che li avete buttati dalla finestra con l'eliminazione dell'ICI sui redditi alti (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Italia dei Valori) e che li avete buttati dalla porta e dalla finestra con il suicidio dell'operazione Air France-Alitalia.
Ma quei 5 miliardi, in gran parte, ci sono già nei 9 miliardi degli ammortizzatori sociali! È un'operazione giusta, ma che richiede mesi per entrare in vigore, perché le procedure, l'estensione, la dichiarazione di crisi sulle piccole e medie imprese comunque comporta dei mesi; noi diciamo: intanto, se ci sono, utilizziamo subito quelle risorse per chi ha perso il posto di lavoro e non ha meccanismi di protezione. Sappiamo poi che tutto questo ha un impatto sulla vita delle persone, ed Pag. 66è il nostro primo problema; ma ne abbiamo un altro, che è quello di aumentare i consumi, perché una persona che ha zero euro e se ne trova 600, 700 o 800 non li mette nel risparmio, li mette tutti nel circuito dei consumi e questo è un modo per far ripartire l'economia. A meno che voi non pensiate che una persona che non ce la fa a vivere con il suo stipendio abbia la preoccupazione di costruire il 20 per cento di cubatura in più nella sua casa (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico e di deputati del gruppo Italia dei Valori)! Se ha un po' di soldi in più li usa per i figli, li usa per la spesa, li usa per le urgenze della vita: questo è il modo di far ripartire i consumi!
Anche per la povertà estrema noi abbiamo proposto questo, con un meccanismo molto esplicito e molto chiaro: per i comuni e per le associazioni di volontariato, 2 punti di IRPEF sui redditi dai parlamentari compresi in su, sopra i 120 mila euro, un contributo di solidarietà straordinario per il 2009 (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), in attesa che anche in questo campo, il campo della povertà estrema, si effettuino misure strutturali, come il reddito minimo garantito e il reddito di solidarietà attiva, che è un'idea di altri Paesi a cui dobbiamo guardare. Abbiamo detto che per la seconda copertura (ne hanno parlato poco i giornali) bisogna andare sui soggetti che non raggiungono i 120 mila euro nella dichiarazione dei redditi, ma che magari li raggiungono nel reddito effettivo. Lì bisogna riprendere la lotta all'evasione, non in modo generico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico): bisogna tornare alla tracciabilità dei pagamenti, tornare subito al limite massimo dei trasferimenti in contanti!
C'è una differenza tra noi e voi, c'è una differenza di fondo, al di là delle singole scelte: noi pensiamo che nella crisi debbano scattare i meccanismi di solidarietà nelle comunità, voi pensate che nella crisi sia inevitabile che qualcuno soccomba e qualcuno si salvi. Noi sappiamo che il Paese si salva tutto assieme o non si salva nessuno

Dario Franceschini.

14 marzo 2009

- Dopo gli ultimi incendi , fiducia nel lavoro delle forze dell'ordine

Il mondo politico massafrese si interroga sui fatti di mercoledì notte , quando due autovetture del consigliere di maggioranza Antonio Laghezza sono state oggetto di un atto intimidatorio , che ha prodotto un tentativo d'incendio e ingenti danni per lo stesso proprietario.
Ciò che colpisce maggiormente l'opinione pubblica locale è la sequenza di tali episodi , che va avanti da diversi mesi.
Infatti dopo gli incendi alle auto del sindaco e di alcuni consiglieri proprio alcune settimane fa l'esponente della maggioranza Cosimo Semeraro(Puglia prima di tutto) fu bersaglio di un aggressione , conclusasi con il ricovero in ospedale per lo stesso Semeraro.
Poi avant'ieri quest'altro atto registrato dalle forze dell'ordine.

Preoccupazione e tanta solidarietà filtra dagli ambienti politici locali. Il Segretario del Partito Democratico Vito Miccolis , ha dichiarato : "Do piena solidarietà personale all'amico e la esprimo anche a nome del mio partito , è stato un attacco vile ma abbiamo piena fiducia nelle forze dell'ordine , che sicuramente faranno piena luce sull'accaduto."
Miccolis ha sottolineato come il nostro territorio sia sotto controllo capillare ed ha evidenziato l'operato delle forze di polizia e dei Carabinieri "le quali - dice - hanno effettuato pochi giorni fa un operazione meritoria , inseguendo fino a Taranto e braccando due extracomunitari senza permesso di soggiorno. Dunque -insiste - non si può assolutamente parlare di allarme sicurezza a Massafra e chi lo fa strumentalizza questi episodi per propri fini politici e propagandistici.
La nostra sede stessa ha subito atti intimidatori ma nessuno ne ha mai fatto un dramma o una strumentalizzazione, abbiamo solo denunciato a chi di dovere. Per cui attenzione si , ma nessun allarme - ha concluso - il territorio e i cittadini sono tutelati. "

Angelo Nasuto- il Quotidiano

foto Antonello Piccolo http://massafraoggi.wordpress.com

- Il Governo dei NO!!!

ABBIAMO PROPOSTO:

Assegno mensile per chi perde il lavoro.

Sono fino ad un milione i lavoratori precari che rischiano di perdere
il posto di lavoro senza avere nessun sostegno per sopravvivere

Il Governo ha detto NO!

ABBIAMO PROPOSTO:

Un contributo straordinario “una tantum” solo per il 2009, pari a due punti Irpef sui redditi superiori ai 120.000 euro (circa 200 mila contribuenti) per venire in aiuto delle persone maggiormente in difficoltà con la crisi economica. Questo contributo toccherà i redditi dei parlamentari
e finanzierà circa 500 milioni per far fronte alla crisi.

A beneficiarne, in prima persona, sarebbero i comuni
(il Fondo sociale per i comuni è stato tagliato dal governo di 300 milioni)
e le associazioni di volontariato che utilizzerebbero i 500 milioni
a loro disposizione per contrastare la povertà estrema.

Il Governo ha detto NO!

ABBIAMO PROPOSTO:

Riduzione degli sprechi delle spese pubbliche

Abbiamo proposto di accorpare il voto per il referendum con le elezioni europee.
Questo accorpamento farebbe risparmiare 460 milioni di Euro che
potrebbero andare alle forze di Polizia (senza soldi per la benzina delle auto)

Il Governo ha detto NO!

Noi pensiamo che nella crisi debbano scattare i meccanismi di solidarietà nelle comunità, loro pensano che nella crisi
sia inevitabile che qualcuno soccomba e qualcuno si salvi.

Noi sappiamo che il Paese si salva tutto assieme o non si salva nessuno

La Crisi c’è. E il Governo?