Il Consiglio Regionale della Puglia,
- costruzione di nuove centrali nucleari;
- tale scelta è fortemente discutibile perché, nonostante le grandi questioni aperte relative alla sicurezza degli impianti e allo smaltimento delle scorie, si punta ancora sul nucleare di terza generazione;
- in linea generale sarebbe più lungimirante programmare l’eventuale ricorso all’energia nucleare solo con riferimento a quella di quarta generazione, che appare in grado di dare più sicurezza sia in materia di impianti che di produzione e smaltimento delle scorie che vengono riutilizzate attraverso un processo di fertilizzazione,
considerato che
- la Puglia contribuisce in maniera rilevante al fabbisogno energetico dell’Italia ed esporta l’88% dell’energia prodotta;
- gli insediamenti energetici hanno già provocato un grave danno ambientale e sono fonte di pericolo per la salute delle persone;
- il Piano Energetico e Ambientale Regionale (PEAR) ha definito un modello alternativo fondato sulla riduzione dell’uso delle fonti fossili, sullo sviluppo dell’energia da fonti rinnovabili e sul risparmio energetico,
IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA,
interpretando i sentimenti più veri degli uomini e delle donne della Puglia,
esprime il proprio NO
- fermo e determinato, a qualunque ipotesi di installare in Puglia una centrale nucleare o un sito per le smaltimento delle scorie radioattive;
impegna il Presidente della Regione
- ad riportare in tutte le sedi istituzionali l’orientamento della Puglia;
sollecita i parlamentari pugliesi
- ad adoperarsi in Parlamento affinché il territorio della Puglia, per le motivazioni sopra riportate, sia escluso da qualsiasi ipotesi di localizzazione di impianti nucleari.
Antonio Maniglio -Il presidente gruppo PD