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20 novembre 2018

DONNE E IMMIGRAZIONE

Sabato 24 novembre il nuovo evento delle Donne Democratiche di Massafra.
«Ormai è consuetudine» dice Debora Notaristefano, coordinatrice delle Donne Democratiche di Massafra «Organizzare un evento per sensibilizzare la popolazione al femminicidio, vera piaga sociale della nostra società. Come ogni anno, noi siamo qui, proponendo un evento interessante e ricco di ospiti».
L’evento in questione, intitolato Donne e Immigrazione si terrà sabato 24 novembre alle ore 18, presso il Palazzo della Cultura di Massafra.
«Quest’anno» continua la coordinatrice «Abbiamo deciso di portare alla luce un aspetto preciso della violenza perpetuata sulle donne, spesso passato sotto silenzio. È questo il fil rouge che raccorda insieme il reading teatrale Lampedusa Beach, interpretato dalla bravissima attrice francese Nadia Kibout e la presentazione del libro Vite ai bordi, nato dalla collaborazione tra la scrittrice Annamaria Zito e l’Associazione Ong Salam, della dottoressa Simona Fernandez.
Il cinema e il teatro saranno l’incipit adatto per proiettarci in un dibattito sul tema, con ospiti importanti».
Avverrà infatti un incontro a cui parteciperanno il dottor Mario Balzanelli, Presidente nazionale del 118, la dottoressa Simona Fernandez, presidentessa dell’Associazione Salam, il dottor Vincenzo Madaro, direttore artistico di Vicoli Corti e la consigliera comunale dottoressa Ida Cardillo, che introdurrà gli ospiti all’argomento.

«Invitiamo tutta la popolazione a partecipare, attendendola sabato 24 novembre al Palazzo della Cultura» conclude la coordinatrice Debora Notaristefano «Con la speranza che la cronaca sia sempre meno piena di casi improntati sulla violenza di genere».

09 agosto 2018

Vandali imbrattano il Castello: l’ira dei GD

Uno sfregio alla storia e alla bellezza. E’ quello perpetrato ai danni del Castello di Massafra, le cui pareti sono state deturpate dall’intervento di vandali che con bombolette spray hanno imbrattato la base della torre ottagonale. Scritte come Kebab, Fabri Fibra, Legalized, ecc, fanno da qualche giorno bella mostra sotto la torre e sono pienamente visibili dal lungo valle Nicolò Andria, deturpando la bellezza del castello e il tipico panorama massafrese. Le pareti, per fortuna non irrimediabilmente compromesse sono state comunque sfregiate. Queste scritte sono la conseguenza di un totale abbandono del centro storico da parte dell’amministrazione. L’incompiuta scalinata di via Lo pizzo, che costeggia il castello, è sostanzialmente terra di nessuno. Sono diverse le lamentele e le segnalazioni dei cittadini che vivono sulla medesima via e chiedono maggiori controllo della zona. Per non parlare del castello, che potrebbe essere un punto di interesse turistico e invece ora è chiuso. Non ci sono piani per la sua salvaguardia e valorizzazione, se non interventi per portarci nuovamente un bar. Chiediamo al Primo Cittadino nonché assessore alla cultura di far ripulire gli sfregi sotto il castello, inoltre lo invitiamo a cogliere questo momento di negatività e trasformarlo in motivo di incontro tra le parti sociali interessate alla salvaguardia del patrimonio culturale del centro storico, così da intraprendere finalmente una strategia comune ed efficace allo scopo. Questa richiesta è stata formalizzata in collaborazione con Ida Cardillo, capogruppo consiliare PD, ed inviata anche alla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle Province di Brindisi Lecce e Taranto. I GD chiedono meno slogan e conferenze stampa e più atti reali.

GD Massafra

02 maggio 2018

Il PPI di Massafra verrà riconvertito, non chiuso

I Punti di Primo Intervento con più di seimila prestazioni annue, tra cui quello di Massafra, non chiuderanno. Con deliberazione n. 583 del 10 Aprile, la Giunta Regionale ha proposto il piano di riordino e riconversione dei Punti di Primo Intervento (PPI), così come dettato dal DM 70. Nei giorni scorsi abbiamo assistito a prese di posizione motivate da legittima preoccupazione ma abbiamo purtroppo anche registrato interventi strumentali di forze politiche e di consiglieri comunali che hanno alimentato allarmismo e disinformazione. Alla luce del consiglio monotematico convocato nei prossimi giorni, ci sembra giusto chiarire che con la riconversione dei Ppi in postazioni medicalizzate del 118 non cambierà nulla per i cittadini di Massafra in termini di assistenza sanitaria. L’obiettivo è quello di garantire un’assistenza in emergenza adeguata agli standard nazionali. Con questa riconversione, laddove ci sono più di 6mila prestazioni all’anno (Massafra ne ha più di 12mila), resterà una postazione fissa con personale del 118 e che, a differenza di oggi, potrà garantire interventi anche al di fuori della postazione. In altre parole noi oggi abbiamo dei Ppi che si dedicano soprattutto ai codici bianchi e ai codici verdi, mentre con l’aggiunta di ambulanze medicalizzate, farà si che le persone potranno trovare in quel luogo già il medico operativo e che si potranno gestire anche i codici gialli e i codici rossi. Questo dal punto di vista funzionale potrebbe essere un vantaggio. Quindi nessuno smantellamento e nessun danno per i cittadini: si tratta di attuare una riconversione chiesta dal Ministero, sempre nell’ottica della messa in sicurezza dei cittadini e di condivisione degli interventi con i territori, utilizzando meglio i presidi sul territorio e ricorrendo alla emergenza-urgenza solo per affrontare casi più gravi. Mentre va avanti il lavoro per offrire continuità assistenziale ai cittadini come sta accadendo al presidio territoriale di Massafra. Proprio in questa direzione la Regione Puglia continua ad implementare servizi, confermare le ore di prestazioni ambulatoriali degli specialisti, incrementare la gamma delle discipline al fine di completare definitivamente la riconversione del presidio territoriale di Massafra. Non dimentichiamo che sono in corso i lavori di ristrutturazione grazie ad un investimento di 1,5 milioni di euro, è attivo il ‘day service’ chirurgico di oculistica per gli interventi alla cataratta ed è pronto per partire il cosiddetto ‘ospedale di comunità’ gestito dai medici di medicina generale. Il nostro impegno di controllo e di stimolo è costante non solo per realizzare gli obiettivi previsti ma anche per garantire sempre più servizi assistenziali all’altezza dell’emergenza sanitaria di questo territorio. Così come annunciato dal Presidente Emiliano, la proposta di riconversione dei Ppi sarà verificata con i territori, prima di tutto con i sindaci, in un percorso di confronto e condivisione. Confidiamo nella capacità propositiva del Sindaco Quarto che saprà essere garante della sicurezza sanitaria dei cittadini. È giusto che tutta la comunità si spenda per questi obiettivi e che la Regione venga messa alla prova dei fatti.
 Coordinamento PD Massafra

30 aprile 2018

GD: CHIEDIAMO IL WI FI IN BIBLIOTECA #wifi4EU

L’Unione Europea mette a disposizione dei Comuni 15mila euro per installare il Wi-Fi in spazi pubblici. Grazie al programma WiFi4EU, le comunità locali avranno la possibilità di offrire la connettività ai loro cittadini che potranno così trarre pienamente vantaggio dalle infinite opportunità offerte dalla digitalizzazione. Chiediamo al Comune di Massafra l’inserimento della biblioteca comunale “Paolo Catucci”, ospitata nel Castello Medievale, tra i luoghi pubblici da dotare di rete Wi-Fi gratuita, in modo da migliorare e modernizzare il servizio per i tanti studenti e lettori che frequentano quotidianamente il castello. Attualmente questa è una mancanza non di poco conto se si considera la larga utenza. Gli studenti hanno l’esigenza di collegare i propri dispositivi elettronici alla rete lavorando serenamente, pertanto avere una connessione Wi-Fi gratuita è fondamentale in un mondo dove l’informazione, la cultura, la conoscenza, il lavoro viaggiano alla velocità di un clic. Il Comune di Massafra sta partecipando al bando europeo, come si evince dal portale WIFI4EU, ma da verifiche effettuate dal nostro capogruppo PD, Ida Cardillo, non risulta che ci siano progetti realizzati o in fase di studio per il Wi-Fi a Massafra. Forti delle richieste degli studenti che frequentano la biblioteca, chiediamo all'Amministrazione di redigere al più presto un progetto per non perdere nuovamente dei fondi comunitari, e che si faccia in modo che ci sia un hot spot da inserire in biblioteca. I 15 mila euro messi a disposizione dall’UE per ogni Comune garantiscono la creazione di più punti d’accesso gratuiti per i cittadini. Perciò proponiamo che oltre alla biblioteca i punti da rendere più smart nella città siano i quartieri più popolari come Gesù Bambino e San Lorenzo, ed i quartieri più periferici come San Francesco, San Leopoldo e il quartiere Belvedere. Bisogna pianificare opportunamente la collocazione degli hot-spot, scegliendo luoghi in cui i cittadini coltivano cultura ed associazionismo. Ricordiamo che ben 4 piazze del centro dovrebbero essere già dotate di hot spot che aspettano da anni solo di essere messi in funzione. Farebbe bene l’Amministrazione ad interessarsi ad attivarli ed a integrarli con il nuovo progetto. Invitiamo infine l’Amministrazione ed in particolare l’Assessore alla Cultura, l’Assessore alle politiche giovanili ed il consigliere delegato alla biblioteca, a prendere in considerazione questa grande opportunità che ci sta dando l’Unione Europea. 
 Giovani Democratici di Massafra

01 febbraio 2018

Dibattito su: ILVA. Salute-Ambiente-Lavoro. La proposta di Accordo di Programma


Lunedì 5 febbraio, alle ore 18.00 presso il Palazzo della Cultura in Piazza Garibaldi a Massafra, il Partito Democratico terrà una pubblica assemblea sul tema: “ILVA, Salute-Ambiente-Lavoro. La proposta di Accordo di Programma”. Interverranno: Lanfranco Rossi, PD Massafra, Gianfranco Lopane, Sindaco di Laterza, Rocco De Franchi, Vicesindaco di Taranto, Maria Grazia Cascarano, candidata al collegio uninominale del Senato, Donato PENTASSUGLIA, candidato al collegio uninominale della Camera e Michele Mazzarano, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
Sarà l’occasione per informare i cittadini sul contenuto dell’accordo di programma, presentato e proposto congiuntamente dalla Regione Puglia e dal Comune di Taranto al Governo, per la realizzazione delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria sull’Ilva di Taranto.
Si articola in 21 punti che non impegnano solo il Governo o gli amministratori straordinari dell’Ilva, bensì anche i nuovi investitori di Am Invest Co creando un quadro di regole molto più stringente rispetto a quello determinato dall’ormai famoso Dpcm (decreto del presidente del Consiglio) datato settembre 2017.

27 gennaio 2018

GD: SUDEST, DISAGIO BIGLIETTI "PRESTO PROBLEMA RISOLTO"


I Giovani Democratici di Massafra il 18 gennaio hanno incontrato Ferrovie Sud Est in merito ai disagi introdotti dalla nuova bigliettazione per gli autobus . Nei primi giorni di gennaio avevamo scritto all’azienda di trasporto pubblico facendoci portavoce delle critiche e del disagio di studenti e lavoratori pendolari che quotidianamente utilizzano il servizio bus di FSE. La nostra denuncia ci ha portato ad un confronto diretto con FSE, che ha voluto incontrarci nella sua sede tarantina per approfondire la problematica . Il confronto con l’azienda che ora fa parte del gruppo Ferrovie dello Stato , è stato molto serrato e ricco di spunti. Con noi c’era anche Francesca Bommino dell’associazione consumatori ADOC. La nuova dirigenza ha sottolineato il proprio impegno nel migliorare le condizioni dell’azienda, in una situazione complicata come può essere quella che segue ad un concordato preventivo con continuazione dell’attività aziendale . FS vuole scommettere sul trasporto pubblico in Puglia ma soprattutto – a loro dire – si stanno impegnando con forti investimenti in bus, treni , personale e tecnologia. Proprio la Tecnologia sarà la chiave per risolvere i problemi dei passeggeri, un progresso che cambierà il volto di FSE. Infatti Ferrovie dello Stato dispone di un Know how tecnologico che trasferirà ad FSE per rendere sempre più integrate le due aziende e i servizi. Tutto ciò è possibile solo se c’è l’omologazione dei servizi e dei biglietti FSE con quelli di Trenitalia. Per questo il cambio di scadenza che è stata portata alle 23.59 del giorno di emissione con poi la possibilità di una sola modifica come avviene sui treni . A quanto dice FSE, ora siamo in un periodo di transizione dovuto anche ad alcune scadenze improrogabili che avrebbero fatto nascere delle complicazioni dovute ad una doppia bigliettazione. L’azienda ha promesso che nel breve periodo si porrà rimedio ai disagi. Hanno già adottato per i prossimi mesi delle soluzioni per migliorare la capillarità dei punti vendita e con dei supporti tecnologici risolveranno i problemi da noi evidenziati nella nota stampa del 11 gennaio. Il nostro intervento non si è limitato al solo “caso biglietti” . Abbiamo posto alcune perplessità sul servizio offerto da FSE. Abbiamo chiesto di risolvere alcune criticità relative ai ritardi, alla sicurezza , alla pulizia, alla manutenzione dei mezzi, all’evasione ecc.. Anche in questo caso l’azienda ha detto che sta lavorando per migliorare il servizio che vuole portare allo standard di “Eccellente” . In quest’ottica vanno le gara d’acquisto, con bando pubblico, per 70 nuovi autobus che porteranno la flotta bus ad un età media di 7 anni rispetto all’attuale di 15, ecc . Anche sul tema dell’evasione , delle buone notizie, con l’attivazione di una squadra di controllori dedicata alla sola provincia di Taranto per contraste il fenomeno. Una prima sperimentazione nella provincia di Lecce ha portato a 120 multe in 3 mesi. 
Noi come GD apprezziamo la visione e l’ottimismo della nuova gestione , ma soprattutto apprezziamo una visione a breve termine per risolvere i disagi dei tanti viaggiatori. Noi aspettiamo l’FSE al varco monitoreremo i progressi promessi e saremo attenti che le tante promesse diventino realtà.

 Angelo Notaristefano 
segretario Giovani Democratici di Massafra

15 gennaio 2018

GD & PD : NON CI SONO PIÙ PATTUMELLE PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA!

Incredibile ma vero, a Massafra non ci sono più pattumelle per la raccolta differenziata! 
 Un’altra brutta figura dell’amministrazione Quarto . Se un cittadino massafrese smarrisce o gli viene rubato uno dei secchielli colorati per la raccolta differenza , oppure si rompe e/o è inutilizzabile, ha una sola certezza che ad oggi non gli verrà sostituto. Infatti non esistono pattumelle di riserva per queste situazioni eccezionali! Identica cosa avviene per chi attiva una nuova residenza, per esempio chi si sposa o si trasferisce a vivere a Massafra, per loro non ci sono i secchielli per la raccolta differenziata. L’Universal Service nel proprio magazzino di via Ciura non ha di altri contenitori (pattumelle), in quanto l'Amministrazione Comunale, non aveva provveduto all'acquisto degli stessi. L'Amministrazione attiva, non ha provveduto all'acquisto dei pattumelle per la mancanza di risorse economiche. Quella della mancanza di risorse economiche è una scusa che ormai va avanti da troppo tempo . Infatti mentre non ci sono i soldi per l’acquisto dei secchielli , nel solo mese di dicembre 2017 sono state facilmente trovate risorse , oltre 50 mila euro, per incarichi diretti a dei tecnici, dati senza gara, senza criterio di merito la cui utilità è dubbia. Non può succedere che i cittadini , che pagano la salata tassa sui rifiuti , non possano avere una nuova pattumella perché l’amministrazione ha dimenticato di acquistare le scorte . Chi sui palchi si presentava come il nuovo è riuscito in breve tempo ad aumentare le tasse e a dare un servizio inadeguato. Ancora una volta un fiasco dell’amministrazione che racchiude l’estrema sinistra e l’estrema destra ; se prima si sono fatti ‘’apprezzare’’ per la mancanza di progettazione, basta vedere i tanti bandi persi, oggi si dimostrano ampiamente incapaci a garantire l’ordinario. 

 Giovani Democratici di Massafra 
Partito Democratico di Massafra

11 gennaio 2018

NOTARISTEFANO: LE NOVITÀ INTRODOTTE DALLE FSE CREANO SOLO DEI DISAGI AI PASSEGGERI

"Le novità introdotte dalle Ferrovie del Sud Est creano solo dei disagi ai passeggeri, in maggioranza lavoratori pendolari e studenti, ed anche ai titolari dei punti vendita “. 
 Il 2018 per i tanti studenti e lavoratori che utilizzano il trasporto pubblico targato FSE ha riservato delle novità che complicano notevolmente la vita di chi viaggia tutti i giorni con i mezzi pubblici. Ci facciamo portavoce dei malumori e dei disagi di tanti concittadini che giornalmente utilizzano l’FSE, in particolar modo nella tratta che collega Massafra con Bari. 
Questo problema è generalizzato e riguarda qualsiasi città e qualsiasi tratta. In particolare noi Giovani Democratici contestiamo che i biglietti di corsa semplice FSE abbiano una validità di 4 ore dalla convalida e possano essere utilizzati entro le ore 23.59 del giorno riportato sul biglietto. Il viaggiatore può cambiare una sola volta la data del viaggio andando in un punto vendita, entro le ore 23.59 del giorno precedente l’utilizzo, presentando il biglietto originario. Altrimenti il biglietto perde di validità. 
 Le Ferrovie Sud Est spiegano, sul sito on line e sui volantini informativi, che le novità introdotte, in vigore dal 1° gennaio, rispondono “alle esigenze dei viaggiatori” e che servono a “contrastare il fenomeno dell’evasione”. Riteniamo che non sia così, ma che in questo modo si introduce solo un’inutile burocrazia che complica la vita dei passeggeri. Al di là delle motivazioni fornite dall’azienda, l’impatto sull’utenza e soprattutto su coloro che non fanno l’abbonamento non è positivo, perché complica parecchio le modalità di utilizzo. Con il vecchio sistema c’era più flessibilità rispetto ad esigenze che variano di giorno in giorno e che non sempre sono prevedibili. Con questa imposizione aziendale non è più possibile acquistare più biglietti da adoperare all’occorrenza in un lungo arco di tempo. Che cosa succederebbe se il viaggiatore, per qualsiasi ragione, non lo adopera? Quanti viaggiatori avranno il tempo, la possibilità, ma anche semplicemente la voglia di recarsi di nuovo al punto vendita per fare questa operazione di cambio data? Cosa succede se non c’è la possibilità di tornare dove si è acquistato il biglietto? Cosa succede se c’è un ritardo o un guasto dell’autobus? In ogni caso si perde il biglietto. 
Il nuovo ticket rende complicata anche la vita dei commercianti, costretti ad impiegare più tempo ad indicare sul terminale le date e le correzioni. Inoltre non capiamo come queste nuove direttive possano contrastare l’evasione . Non si colpisce chi non paga il biglietto ma i viaggiatori onesti. L’FSE dovrebbe lavorare per far pagare a tutti i biglietti: aumentando i controlli a bordo, rimettendo in funzione le obliteratrici, o predisponendo dei tornelli e attuando la dematerializzazione dei ticket (così come introdotto recentemente a Bari dall’AMTAB).
 Noi GD abbiamo inviato questa nostra denuncia all’azienda, all’assessore regionale ai Trasporti, dott. Antonio Nunziante, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Del Rio, e all’Autorità di Regolazione dei Trasporti. 
 Ci auguriamo che l’azienda ponga rimedio a questi inutili disagi e complicazioni per i passeggeri, e anzi che possa investire su confort e puntualità dei suoi servizi, per poter avere un servizio trasporti di maggiore qualità.
Angelo Notaristefano
SEGRETARIO GD MASSAFRA