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30 ottobre 2010

• Mazzarano :Le competenze dei geometri non possono essere riviste con una circolare interpretativa

A seguito di una circolare definita “interpretativa” del Servizio Lavori Pubblici pubblicata lo scorso 15 Luglio sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, si sta perpetrando un grave danno all’operato e alla professionalità dei tanti geometri operanti nella nostra Regione.
Detta circolare interpretativa esplicativa ha avuto e sta avendo degli effetti catastrofici per la categoria dei geometri a tutto vantaggio di altre categorie, in quanto prevede che la progettazione in zona sismica con metodi di verifica è ascritta alle competenze dei soli ingegneri, architetti e, per quanto di loro competenza, ai geologi, di fatto precludendo ai geometri ogni possibile competenze in merito, ritenendo le loro conoscenze non adeguate.
Di fatto questa interpretazione della norma riscrive completamente le competenze dei geometri e, sulla base di in condivisibili e soggettive interpretazioni, cancella illegittimamente quanto disposto dall’articolo 16 della legge sulla tariffa professionale e viola persino l’articolo 97 della nostra Costituzione.
Appare poco chiaro come si possa di fatto riscrivere o rivedere una così importante normativa come quella delle competenze dei geometri con una mera e semplice circolare interpretativa, senza che, su tale problematica, si sia ampiamente discusso nelle sede più opportune e con un grado di concertazione tale da ascoltare anche gli ordini dei professionisti interessati e le relative associazioni di categoria.
In numerosi altri comuni italiani, i dirigenti degli uffici tecnici comunali hanno ritenuto opportuno emanare proprie disposizioni recependo suddetta circolare, negando così ai geometri di presentare pratiche edilizie a propria firma e pertanto, si sono visti respingere i progetti da loro presentati.
Provvedimenti di suddetta specie vanno discussi nelle sede opportune, ecco perché ho già provveduto a presentare un’interrogazione urgente al Presidente del Consiglio Regionale Introna, al Presidente della Regione Vendola ed all’Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Amati per affrontare il merito del problema e cercare di dirimere una questione troppo delicata per essere derubricata ad una problema puramente burocratico.
Bisogna intraprendere un percorso concertativo, nel quale l’ordine dei geometri deve essere un interlocutore di primo piano e nel quale il vero nodo da sciogliere deve essere la salvaguardia delle tante professionalità che tale ordine esprime.
Già questa mattina, in qualità di Consigliere Regionale, ho partecipato ad un primo incontro con l’ordine dei geometri ed ho preso l’impegno di rendermi portavoce delle loro istanze.
Ci si oppone alla logica per cui argomenti così delicati siano valutati con una semplice circolare interpretativa, il legislatore si deve esprime in merito, per questo la discussione va portata in Consiglio Regionale e lì verranno presentate le istanze dei tanti professionisti interessati.
Comprendo che le considerazioni esposte nella circolare interpretativa del Servizio dei Lavori Pubblici dalla Regione Puglia scaturiscono dalla volontà di tutelare l’interesse pubblico e l’incolumità dei nostri concittadini, ma, al pari, bisogna anche tutelare la professionalità dei tanti geometri che operano nella nostra Regione con scrupolo e senso di responsabilità.
Per questo faccio altresì un appello a tutte le forze politiche ed a tutte le Istituzioni della Regione Puglia, affinché, anche loro, con azioni opportune, si adoperino.
Il Consigliere Regionale
Michele Mazzarano

29 ottobre 2010

• L’habitat rupestre nell’area mediterranea

L’habitat rupestre nell’area mediterranea: dall’archeologia alle buone pratiche per il suo recupero e la tutela” è il titolo del convegno internazionale di studio dedicato agli habitat rupestri del bacino del Mediterraneo che si terrà a Massafra e Palagianello nei giorni 29-30-31 ottobre, organizzato dall’Archeogruppo “Espedito Iacovelli” che si terrà a Massafra e a Palagianello (Ta) dal 29 al 31 ottobre, nel corso del quale i sei partner del progetto “Cultural Rupestrian Heritage in the Circummediterranean Area: Common Identity – new perspective“, cofinanziato dalla Direzione Generale Educazione e Cultura della Commissione Europea nell’ambito del “Programma Cultura 2010-13“, (le Università di Firenze, Ensap La Villette – Francia, Kadir Has University di Istanbul – Turchia, National And Kapodistrian University of Athens – Grecia e il Politecnico di Valencia – Spagna, forniranno informazioni sull’applicazione delle nuove tecnologie di indagine al patrimonio rupestre mediterraneo.
L’evento sarà l’occasione per ospitare e mettere a confronto esperti, ricercatori, rappresentanti politici e istituzioni culturali, valutando altresì la possibilità di una promozione dei siti in chiave di sviluppo locale, regionale, nazionale ed internazionale.
Il convegno è patrocinato da: Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comune di Massafra, Comune di Palagianello, Dipartimento Jonico dei Sistemi Giuridici del Mediterraneo dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, l’Istituto tecnico agrario “Mondelli” di Massafra, la Diocesi di Castellaneta, il Museo del Territorio di Palagianello.
L’apertura dei lavori di venerdì 29, presieduti dal prof. Cosimo D’Angela, presidente della Società di Storia Patria per la Puglia, sarà preceduta da una riunione tecnica di tutti i partner e i relatori. Seguirà una visita guidata al complesso rupestre di Massafra. In serata, alle 18.00 il formale inizio dei lavori nella Sala Consiliare del Comune di Massafra.
Sabato 30, nell’auditorium dell’Istituto “Mondelli”, si svolgerà la fase centrale del convegno con l’alternarsi di circa trenta relatori italiani e molti provenienti dai Paesi Europei. Nei pressi dell’auditorium funzionerà un servizio di degustazione di prodotti tipici locali. Domenica 31, il convegno proseguirà a Palagianello con la fase conclusiva dei lavori nell’antica chiesa della Madonna delle Grazie.

Massafra: siamo accerchiati da randagi

Il fenomeno del randagismo a Massafra è sottovalutato e continua ad essere ignorato dalle istituzioni. Sembra questo il segnale che arriva dall’opinione pubblica massafrese, dopo l’ennesima denuncia di un comitato di cittadini, che con un esposto si è rivolto alle autorità competenti per porre un argine al fenomeno.
Una denuncia però ancora caduta nel vuoto, visto che il portavoce del comitato, Giovanni Abbracciavento, continua a lamentare una diffusa insensibilità al problema.

«A distanza di quaranta giorni dalla nostra iniziativa – ha dichiarato lo stesso Abbracciavento – non è stata intrapresa alcuna azione per risolvere i problemi lamentati nell’esposto. Nessuno dei destinatari dello stesso si è fatto vivo né tramite contatti diretti, né tramite stampa. Chiedo allora proprio alla stampa, a nome di tutti i cittadini firmatari dell’iniziativa, di riprendere l’argomento per sensibilizzare e magari ottenere una risposta degna dalle autorità competenti». Un appello che mostra ancora la distanza della politica e delle istituzioni dai cittadini e dai loro problemi concreti che andrebbero risolti con più solerzia.

Sull’argomento è intervenuto con una nota anche il Partito Democratico locale, che commenta così: “sul randagismo l'attuale amministrazione comunale di Massafra, sta mostrando tutti i suoi limiti politici e le sue incapacità amministrativa a trovare una soluzione a questa piaga urbana”. Il partito chiede la convocazione urgente di una conferenza di servizi, alla presenza del prefetto, delle autorità sanitarie dell'Asl e delle associazioni per la protezione animale, per individuare le soluzioni necessarie. Tante famiglie e cittadini infatti sono da tempo costantemente minacciati da un fenomeno che sta assumendo una dimensione sempre più grave oltre che una angosciosa convivenza con il rischio.

Tra questi cittadini, il Pd cita moltissimi lavoratori e lavoratrici che si recano in campagna alle prime luci dell'alba e che sono costantemente minacciati e, in molti casi aggrediti, da centinaia di cani randagi, alla ricerca di cibo.
«La vita, le esigenze e la sicurezza di queste persone – prosegue la nota – sono ogni mattina sottoposti a grave rischio. Un rischio ancor più inquietante se pensiamo alla tragedia di Siracusa, ove madre e figlio furono sbranati da numerosi randagi». La dimensione del problema assume grande rilevanza in alcuni quartieri, dove puntualmente si aggirano branchi di 10 o 15 randagi affamati: ad esempio gli interi quartieri Belvedere e Santa Caterina (zona 167) stanno vivendo nel costante incubo di convivere con la paura. Ed in effetti il comitato sopracitato è composto da abitanti di queste zone, dove, in certe ore della sera, sembra essere calato il coprifuoco e le famiglie hanno paura di uscire di casa.

Ma sul tema vengono richiamate anche le non meno gravi responsabilità dell'Asl, che, per le competenze previste dalla legge 281/91, non assume nessuna determinazione che limiti il proliferare della popolazione canina e della profilassi sanitaria.
«Le giustificazioni del sindaco – conclude il Pd locale – nel gioco dello scarica barile con la Asl, sono ipocrite e non servono ad evitare gli sprezzanti giudizi dei cittadini nei confronti della sua giunta. Le numerose sentenze della cassazione, stanno imponendo ai comuni di assumere provvedimenti atti a risarcire i danni procurati ai cittadini. Questi provvedimenti devono essere stimolo per realizzare politiche di contrasto al randagismo”.

Angelo Nasuto - Quotidiano

27 ottobre 2010

•PD chiede la convocazione di una conferenza di servizi sul RANDAGISMO CANINO

Sul randagismo canino, l'attuale amministrazione comunale di Massafra, sta mostrando tutti i suoi limiti politici e le sue incapacità amministrativa a trovare una soluzione a questa piaga urbana, per questo il Partito Democratico di Massafra chiede la convocazione di una conferenza di servizi che affornti la questione.
Tante famiglie e cittadini sono da tempo costantemente minacciati da un fenomeno che sta assumendo una dimensione sempre più grave oltre che una angosciosa convivenza con il rischio.
Moltissimi lavoratori e lavoratrici che si recano in campagna alle prime luci dell'alba, sono costantemente minacciati e, in molti casi aggrediti, da centinaia di cani randagi che, alla ricerca di cibo, scendono nel paese dai loro rifugi alla periferia urbana!
La vita, le esigenze e la sicurezza di queste persone sono ogni mattina sopposti a grave rischio!
La dimensione in branchi di 10 o 15 randagi affamati, assume un rilievo di “ rischio” ancor più inquietante se pensiamo alla tragedia di Siracusa, ove madre e figlio furono sbranati da numerosi randagi.
A Massafra, l'intero quartiere di S. Caterina (zona 167), sta vivendo nel costante incubo di convivere con la paura!
In certe ore della sera, in quella zona, come in altre, sembra essere “ calato” il coprifuoco.
Le famiglie hanno paura di uscire di casa!
Le “ ipocrite” giustificazioni del Sindaco nel gioco dello scarica barile con la ASL, non servono ad evitare gli sprezzanti giudizi dei cittadini nei confronti della sua giunta.
Le numerose sentenze della cassazione, stanno imponendo ai comuni di assumere
provvedimenti atti a risarcire i danni procurati ai cittadini.
Questi provvedimenti giuridico-repressivi, devono essere stimolo per realizzare politiche di contrasto al randagismo!
Non meno gravi sono le responsabilità dell'ASL che, per le competenze previste dalla legge 281/91, non assume nessuna determinazione che limiti il proliferare della popolazione canina e della profilassi sanitaria.
Il Pd di Massafra ribadisce al Consiglio Comunale ed al Sindaco la necessità di convocare con urgenza una “ Conferenza dei Servizi” alla presenza del Prefetto, delle Autorità Sanitarie dell'ASL e delle Associazioni per la protezione animale per individuare le soluzioni necessarie.
Partito Democratico Circolo di Massafra

26 ottobre 2010

•Più donne e più giovani per un Pd sempre più forte

Non c'è alternativa senza il Pd. Pier Luigi Bersani è tornato a ripeterlo aun anno dal 25 ottobre che lo vide vincere le primarie incontrando a Roma oltre 150 giovani democratici a Piazza di Pietra, a Roma. Un incontro inusuale, con la sala del tempio di Adriano trasformata in un piccolo anfiteatro. E nella cavea è rimasto il doppio del tempo stabilito rispondendo a domande a 360°: sul lavoro e il precariato, la casa, la ricerca e la scuola, il ricambio del PD e le motivazioni che portano a impegnarsi in politica, il caso FIAT e le affermazioni di Marchionne, la difesa della Costituzione adesso che il berlusconismo è al secondo tempo ed è sempre più chiaro come la politica del governo sia vuota e senza obiettivi concreti. Si è parlato di.

"Partiamo dal presupposto che senza il progetto e la forza delle donne e degli uomini del Pd ci teniamo Berlusconi - ha ribadito Bersani - per noi non vale il modello populistico e plebiscitario del 'ghe pensi mi. Le leadership sono pro tempore e nascono attraverso processi politici, per questo noi abbiamo scelto di fare sia il congresso sia le primarie, in altri Paesi ci sono i congressi o le primarie, ma sono tutti modi di selezione per via politica, nessuna leadership si forma senza questo, nessuna leadership è fuori dalla logica di essere pro tempore".

I giovani democratici, molti dei quali amministratori locali del Pd, sono stati determinati e lucidi nelle loro domande , toccando tutte le problematiche che interessano la fetta più giovane della nostra società e il futuro dell'Italia .

Ricambio nel PD.Il giovane sindaco democratico di Imola, Daniele Manca, h a chiesto ‘come si costruisce il rinnovamento che il Pd vuole realizzare, che nasce dai contenuti e non dagli slogan’.

Bersani ha risposto che "non serve rottamare senza uno scopo, ma piuttosto si deve dare una idea di società, per sradicare il berlusconismo e ridare slancio alla politica. Oggi nel nostro partito 105 segretari provinciali e 2.500 di circolo hanno meno di 40 anni, 980 consiglieri di comuni con più di 15mila abitanti ne hanno meno di 35. Ma in politica nessuno nasce sotto il cavolo, si inserisce sempre nel solco di una vicenda che è nata prima. Il rispetto per chi ci ha portato fin qui non è solo una questione di buona educazione, ma adesso la ruota deve girare per lasciare spazio ai nativi del Pd. Anche se alla gente interessa poco l’età, ne abbiamo uno che gira da parecchi anni- ha detto ironicamente riferendosi al premier - il Pd desidera proporre una nuova società, che non sia basata su valori individualisti. E dobbiamo combattere perché questo sia chiaro, così riprendere il tema dei redditi è fondamentale perché è radicalmente ingiusto che il 10% della popolazione abbia il 40% della ricchezza. Ed oltre ad essere ingiusto, non funziona”.

Come si cambia la società? Conoscendola a fondo, così, " formarsi attraverso l’esperienza amministrativa è fondamentale perché oltre ad avere delle idee in testa bisogna avere la capacità di farla camminare”.
Ai giovani militanti riuniti al Tempio di Adriano, Bersani ha spiegato quindi, qual è il concetto di governo di transizione che il Partito democratico vorrebbe attuare, sollecitato dall’intervento di un giovane democratico del Pd romano. "Quando dico che un governo di transizione deve cambiare la legge elettorale, non lo dico perché sono un appassionato di leggi elettorali o un politologo, quanto perché quella attuale consente di eleggere il Presidente della Repubblica con il 34% dei voti". “Questa- ha sottolineato Bersani - è una cosa che può mettersi contro i pilastri della Costituzione”.

E per il Pd, la Costituzione italiana è ‘il più bel testo che si possa leggere: i primi articoli cantano. E' modernissima, sempre un passo avanti e noi in ritardo. Pensate all'articolo 3, quanto abbiamo ancora da correre..’, ha detto il Segretario del Pd.

Parlando ai ragazzi del Partito, Bersani ha ribadito l’impegno di ‘dare spazio a nuove leve’, cosa che già è in essere considerando la composizione della Segreteria Nazionale, fatta per la maggior parte da giovani tra i 35 e i 40 anni e dei nuovi Segretari regionali e provinciali eletti dal Pd, oltre a tanti sindaci e dirigenti locali.

• Bersani incontra i giovani - Giuseppe Fontana



All'incontro dei giovani con Pierlugi Bersani , si è parlato di precariato dei giovani ricercatori universitari con Giuseppe Fontana segretario GD della federazione di Taranto, il quale avendo vissuto il malessere e la precarietà del mondo della ricerca, ha posto il problema della formazione. E Bersani ha risposto: “Come Pd, dobbiamo avere il coraggio di incentivare l’autonomia universitaria attorno alla qualità. E far partire una riforma con un taglio, come fa il governo, non è una riforma. Noi abbiamo l’invecchiamento dei ricercatori, perché le imprese non assorbono le potenzialità. Quando aumenta l’innovazione cambierà la mission professionale come in altri Paesi e l’occupazione dei ricercatori aumenterà.

23 ottobre 2010

• “Fitto e Tremonti vogliono penalizzarci”

Modello sanitario e crisi economico-finanziaria. La Puglia dei prossimi anni dovrà dirimere queste due questioni.Controversie che fungono da spartiacque tra la ricerca del buon governo e la rassegnazione all’ineluttabile avanzata del declino. Tertium non datur: vincere la sfida della modernità o fallire miseramente.
Michele Mazzarano, consigliere regionale alla sua prima legislatura, delinea le coordinate ideali e programmatiche in grado di segnare il profilo riformista della giunta Vendola: “I pugliesi si aspettano da noi risposte chiare e concrete, di stampo europeo, sui temi della crisi finanziaria e, nondimeno, su quale modello di welfare state consegnare alle future generazioni”.
Il Piano di rientro sanitario, a proposito di welfare state, sacrifica sull’altare della regolarità
contabile e della pura ragioneria il diritto dei cittadini a ricevere prestazioni sanitarie in linea con gli standard raggiunti in altri Paesi europei.
“La responsabilità della situazione attuale è del governo, e non certamente della Regione. Si penalizza la Puglia perché è una regione amministrata dal centrosinistra, una delle poche a non avere la sanità commissariata e in grado di ripianare con proprie risorse il debito accumulato”.
Chi vuole penalizzare la Regione Puglia?
“Il ministro Fitto attraverso la longa manus di Tremonti. Che senso avrebbe chiudere gli ospedali, annullare le assunzioni e il turnover, bandire le internalizzazioni, anche quelle effettuate prima del varo del Piano di rientro, se non si legasse tutto ciò a becere strumentalità politiche. Non sono più d’accordo con il profilo adottato, su questa vicenda, da Vendola e Fiore: di fronte al’irresponsabilità del Governo nazionale è da stupidi continuare a mostrarsi educati e responsabili”.
Lasciamo per un attimo le questioni sanitarie. Qual è la sua opinione sulla possibile istituzione delle regione Salento nel più ampio contesto pugliese?
“Ritengo questa idea assurda, inadeguata sia dal punto di vista temporale che per quel che concerne gli aspetti meramente logici.
Un conto è che le provincie di Taranto, Brindisi e Lecce ricerchino forme di collaborazione sui temi del governo territoriale, penso per esempio al nodo infrastrutturale, altra cosa e ricercare soluzioni istituzionali bizzarre.
La baricentricità non la si combatte con l’istituzione di una nuova regione…”.
Tornando ai temi sanitari, Massafra, la comunità che le ha dato i natali, rischia di perdere la propria struttura sanitaria qualora il nuovo Piano regionale dovesse essere approvato. L’epilogo di questa vicenda, tra l’altro, peserà sul risultato delle amministrative che si celebreranno nella prossima Primavera.
L’ospedale di Massafra deve conservare la sua vocazione di struttura filtro del SS Annunziata, di centro per il trattamento delle patologie cosiddette acute. Le specificità locali si preservano, non si sviliscono con scelte del tutto illogiche e arbitrarie.
In qualità di Consigliere regionale, qualora l’ospedale della mia città non dovesse essere salvaguardato, non avrei problemi a votare contro il varo del nuovo Piano. Gli interessi del territorio di riferimento vengono prima di tutto, prim’ancora delle logiche di schieramento”.
E le amministrative della prossima Primavera? La sinistra è pronta a raccogliere la sfida del governo cittadino?
“Massafra è una delle realtà più dinamiche della provincia.
Attività imprenditoriali ed iniziative culturali la rendono un laboratorio assai interessante. Peccato che, in questi anni, sia mancato un progetto politico-amministrativo in grado di accompagnare processi virtuosi di questo tipo. La sinistra può invertire questa tendenza, siamo consci del lavoro fatto in questi anni e delle tante aspettative riposte nei nostri confronti.
Attraverso lo strumento delle Primarie sceglieremo tutti quanti assieme il candidato sindaco dello schieramento progressista”.

TARANTO OGGI --Vincenzo Carriero

•Tuteliamo la professionalità dei nostri geometri

Il 15 Luglio scorso sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia è stato pubblicata una circolare interpretativa del Servizio Lavori Pubblici della Regione Puglia avente come oggetto dei chiarimenti relativi alle competenze professionali della categoria dei geometri.
Tale circolare segue il D.M. 14.01.2008 (Norme Tecniche sulle Costruzioni) e la
Deliberazione di Giunta Regionale n. 1626/09, per le quali su tutto il territorio regionale vi è l'obbligo di eseguire progettazioni e veriche sulle costruzioni seguendo le recenti normative sismiche.Ebbene in tale circolare esplicativa, si afferma che la progettazione in zona sismica con
metodi di verifica è ascritta alle competenze dei soli ingegneri, architetti e, per quanto di competenza, ai geologi, di fatto precludendo ai geometri ogni possibile competenza in merito, ritenendo le loro conoscenze non adeguate.
Di fatto la circolare, definita interpretativa, riscrive completamente le competenze dei geometri e sulla base di incondivisibili argomentazioni e soggettive cancella illegittimamente quanto disposto dall'articolo 16 della legge sulla tariffa professionale e viola l'articolo 97 della Costituzione,il quale stabilisce che i pubblici uffici debbano essere organizzati secondo disposizioni di legge in
modo che siano assicurati il buon andamento e l'imparzialità dell'amministrazione.
Oltretutto si omette, nella circolare interpretativa, che i geometri, per quanto di loro competenza, durante i medesimi anni hanno aggiornato le loro conoscenze organizzando corsi in materia sismica, avvalendosi dei docenti delle migliori università italiane.
La circolare “ interpretativa” ha avuto di fatto degli effetti catastrofici per la categoria dei geometri a tutto vantaggio di altre categorie.
In altri Comuni italiani, infatti, i dirigenti degli uffici tecnici comunali hanno ritenuto di emanare proprie disposizioni per il funzionamento dei propri uffici recependo la suddetta circolare, negando così ai geometri di presentare pratiche edilizie a propria firma, identica cosa è avvenuta in tutte le sedi provinciali del servizio sismico regionale (ex genio civile).
Sul territorio nazionale, sono già numerosi i geometri che, a seguito della suddetta circolare interpretativa, si sono visti respingere dagli Uffici competenti i progetti da loro presentati.
Nella Regione Marche, ad esempio, due iscritti al Collegio dei Geometri e dei Geometri Laureati hanno già presentato ricorso al TAR competente per chiedere l'annullamento previa sospensiva dei provvedimenti con cui gli Enti competenti avevano respinto i progetti presentati dai due professionisti, esprimendo opinioni sulla competenza professionale dei Geometri, dichiarando che i tecnici diplomati non hanno la competenza per depositare progetti al Genio Civile.
Il TAR Marche con Ordinanze nn. 135 e 136 del 25 Febbraio 2010 ha accolto la richiesta sospensiva del Provvedimento, dando di fatto ragione ai due geometri ricorrenti. Al fine di tutelare l'esercizio della libera professione dei tanti geometri operanti sul nostro territorio, al di là di qualsivoglia considerazione di tipo corporativo, ho già provveduto a presentare al Presidente del Consiglio Regionale Introna, al Presidente Vendola ed all'Assessore Regionale ai Lavori Pubblici Amati una interrogazione urgente affinchè intervengano per dirimere la questione e intraprendere azioni a tutela della categoria dei geometri pugliesi.
Comprendo che le considerazioni esposte nella circolare interpretativa dal Servizio dei Lavori Pubblici della Regione Puglia scaturiscono dalla volontà di tutelare l'interesse pubblico e la incolumità dei nostri concittadini, ma, al pari, bisogna anche tutelare la professionalità dei tanti geometri che operano nella nostra regione con scrupolo e senso di responsabilità e per questo faccio altresì un appello a tutte le forze politiche e a tutte le Istituzioni della Regione Puglia, affinchè anche loro, con azioni opportune, si adoperino.

Il Consigliere Regionale
Michele Mazzarano

21 ottobre 2010

• i Giovani Democratici incontrano Bersani


Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, incontrerà i Giovani Democratici alle ore 16,30, al Tempio di Adriano (piazza di Pietra, a Roma).
L’appuntamento, che si svolge ad un anno esatto dalle primarie, sarà l’occasione per fare il punto sul partito e per confrontarsi sui principali temi dell’attualità politica.
Il segretario del Pd incontrerà oltre 150 giovani (partirà un pullman intero dalla Puglia) del partito e risponderà alle loro domande.
L’iniziativa sarà trasmessa in diretta tv su Youdem, canale 813 di Sky, e in streaming sul sito www. Youdem.tv

20 ottobre 2010

• Assegnamo all'Ospedale di Massafra un ruolo funzionale e integrato

La manifestazione di cittadini ed autorità, che si è svolta giovedì 14 Ottobre scorso in difesa della struttura ospedaliera di Massafra, ha sancito definitivamente che le popolazioni del nostro territorio e tutte le istituzioni locali sono compatte ed unite per chiedere alla Direzione Generale dell'ASL/TA ed alla Giunta Regionale pugliese una diversa riorganizzazione funzionale del presidio ospedaliero di Massafra.
Crediamo sia opportuno e saggio che la Direzione Generale non assuma atti in contrasto con
gli intendimenti e gli obbiettivi proposti e manifestati dalle popolazioni locali.
I contenuti del Piano di razionalizzazione predisposto dalla Direzione Generale dell'ASL/TA
si sta dimostrando “ estraneo” alle volontà degli utenti e delle istituzioni che governano il territorio e i Comuni limitrofi.
Sarebbe auspicabile che anche la Direzione Generale tenga conto delle proposte amministrative che sono in campo, per assegnare all'Ospedale di Massafra un ruolo funzionale e integrato con il Polo Ospedaliero Centrale (POC) dell'ASL/TA.
Il primo obbiettivo di chi ha responsabilità di “ governo della Sanità” nel nostro territorio è quello di favorire la concertazione con i partiti e le istituzioni.
Il Partito Democratico di Massafra auspica che la Direzione Generale faciliti l'ascolto e la riflessione della Giunta Regionale sulle proposte ed osservazioni tecniche che il Pd jonico ed il gruppo regionale ha formalizzato e notificato all'Assessorato alla Salute della Regione Puglia.

I l Circolo del Partito Democratico di Massafra

19 ottobre 2010

• LA CGIL PARLA DI GIOVANI E LAVORO

Nel Convegno annunciato la scorsa settimana dalla CGIL di Taranto, aziende, istituzioni e sindacato parleranno e si confronteranno su un tema importante per il futuro della città:
Giovani e Lavoro’.
Dopo l’analisi scientifica dobbiamo passare all’azione”. E’ quanto ha affermato il segretario generale del sindacato ionico, Luigi D’Isabella, presentando l’incontro che stamattina, a partire dalle 9 presso l’Hotel Delfino, animerà assieme ai rappresentanti istituzionali, aziendali e sindacali il dibattito su ‘Giovani e Lavoro’. La ricerca, promossa dalla CGIL di Taranto e realizzata da Meters-Studi e Ricerche per il Sociale, sarà, infatti, presentata ufficialmente domani all’analisi di alcuni degli attori principali del mercato del lavoro territoriale. Al dibattito organizzato presso l’Hotel Delfino parteciperanno Marina Pietroforte per la Meters,
Luigi D’Isabella, Luca Bianchi Direttore di SVIMEZ, Elena Gentile Assessore al lavoro della Regione Puglia, Gabriele Piva responsabile risorse umane di Telperformance, Nicola Montanaro responsabile Risorse Umane e Organizzazione Alenia, Vito Miccolis Assessore al Lavoro della Provincia di Taranto. Concluderà i lavori il vice segretario nazionale della CGIL, Susanna Camusso.

• Piano di rientro sanitario, Pd pronto all'ostruzionismo in parlamento


Il Partito Democratico difenderà la Puglia in parlamento , contro le strumentalizzazioni del governo .La mancata firma al Piano di rientro della sanità in Puglia diventa un caso nazionale. Il Partito democratico coinvolge i suoi vertici. Pronto l'ostruzionismo in parlamento sul Federalismo .

18 ottobre 2010

•«Sanità, il Governo vuole commissariare la Puglia»

Il Governo non ha ancora sottoscritto il Piano di rientro della Regione Puglia.
Quando lo farà?
É quanto viene chiesto al ministro dell’Economia Giulio Tremonti in un’interrogazione urgente presentata dall’on. Ludovico Vico e da altri parlamentari.
Dietro questa iniziativa emerge il sospetto che Tremonti non voglia firmare il Piano per raggiungere un obiettivo ben preciso: il commissariamento della sanità pugliese.
Ipotesi avanzata dallo stesso Vico nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri mattina nella sede del Pd insieme agli amici e compagni di partito Luciano Santoro, Vito Miccolis e Francesca Battista.
«Il disegno di Tremonti ci appare come una guerra esclusivamente politica contro il governo regionale di centrosinistra - ha sottolineato il deputato - forse il ministro dell’Economi a vuole spostare a fine anno la discussione sulla sanità pugliese, in sede di riparto del Fondo Sanitario Nazionale, proprio con l’intenzione di procedere al commissariamento ».
Una prospettiva considerata devastante perché comporterebbe un raddoppio dei tagli previsti per la sanità pugliese, che attualmente ammontano a 550 milioni di euro.
«Questi ulteriori tagli verrebbero calati dall’alto - ha fatto notare Vico - in condizioni che escludono la partecipazione del territorio e forme di dialogo».
In attesa di ricevere una risposta rassicurante da Tremonti, il Pd propone comunque delle modifiche al Piano di rientro, ritenuto troppo drastico nei confronti del territorio ionico.
Già dallo scorso mese di luglio, il partito aveva criticato i contenuti del Piano contestando in particolare la decisione di chiudere l’ospedale di Massafra.
«Noi pensiamo che si debba decongestionare il Santissima Annunziata trasformando gli ospedali della provincia in strutture satellite - ha spiegato Francesca Battista - quello di Massafra, ad esempio, potrebbe essere utilizzato per la prestazione di cure».
Una posizione fortemente condivisa da Vito Miccolis che ha aggiunto: «La nostra proposta punta a migliorare la sanità ionica, non è una battaglia di campanile tesa a difendere gli interessi di una singola comunità».
Ma è ancora possibile intervenire sul Piano di rientro per accogliere suggerimenti di questo genere?
I rappresentanti del Pd ritengono di sì: «Le nostre richieste non cambiano la portata economica del Piano di rientro, quindi escludiamo che ci possano essere problemi».
Infine, un cenno alle polemiche che stanno precedendo la realizzazione del San Raffaele del Mediterraneo.
Vico si è lasciato sfuggire soltanto un laconico commento: «E’ un progetto della Regione che non contrasta con il Piano di rientro e con il riparto del Fondo Sanitario Nazionale».

di ALESSANDRA CONGEDO Corriere del Giorno

15 ottobre 2010

• «Giù le mani dall'ospedale»

Circa 3mila presenze alla manifestazione organizzata, ieri sera, dal locale Circolo del Partito Democratico in difesa dell’ospedale “Matteo Pagliari”.
Il corteo, partito dalla centralissima piazza Vittorio Emanuele, si è snodato lungo viale Regina Margherita, via La Rotonda, è arrivato sulla Statale Appia ed è poi risalito in via Delle Concerie, via La Terra, piazza Garibaldi, corso Italia, facendo così ritorno in piazza Vittorio Emanuele.
Un ’ottima partecipazione, dunque, tra i cittadini, che si aggregavano man mano che il corteo sfilava per le strade, e una nutrita presenza di autorità di diversi schieramenti politici ed istituzioni. Unità di intenti e di colori. Striscioni, bandiere, fischietti, gonfaloni dei Comuni ed un solo grido: “L’ospedale non si tocca”.
Tra i presenti, i consiglieri regionali Pietro Lospinuso, Arnaldo Sala e Michele Mazzarano, il presidente della Provincia di Taranto Gianni Florido ed il vicepresidente Emanuele Fisicaro, il consigliere provinciale Carmine Montemurro, il sindaco di Massafra Martino Tamburrano, con Giunta e Consiglio comunale, i sindaci di Palagiano, Mottola e Palagianello Rocco Ressa, Giovanni Quero e Michele Labalestra.

«Il corteo del Pd è diventato il corteo di tutta la città – ha dichiarato Mazzaranoe di tutto il territorio. È la dimostrazione del fatto che non facciamo una rivendicazione campanilistica ma che, nella rete provinciale dell’offerta di salute, quello che ha rappresentato e che può rappresentare l’ospedale di Massafra è una convinzione di tanti cittadini ».
«Sono assolutamente giusti e comprensibili i motivi della rivendicazione della città di Massafra – ha detto Florido - e devono essere coniugati con questa tragedia delle finanze. Questo corteo deve servire a portare a casa il risultato migliore possibile. Non è facile ma bisogna provarci » .
«Concordo con Vendola con la necessità di razionalizzare la rete ospedaliera - ha affermato Fisicaro – ma ciò non significa chiudere Massafra, semmai razionalizzare Castellaneta per incrementare l’offerta di servizi del “Pagliari”».
Tamburrano ha sottolineato la positività dell’adesione di esponenti politici di tutti i partiti.
«Il tavolo con la Regione –ha aggiunto - l’abbiamo riaperto e ci sono già i primi risultati. Speriamo che questa manifestazione rafforzi ancora di più i nostri sforzi. È arrivata la proposta della Regione, l’abbiamo già discussa con gli operatori sanitari che stanno facendo degli emendamenti. Oltre ai punti già annunciati, ci sono nuove opportunità per l’ospedale che dobbiamo cercare di cogliere per qualificarlo ».
«Stiamo aderendo a questa manifestazione – ha messo in luce Lospinuso – proprio perché sulla sanità non devono esserci colori politici. Intendiamo fare una battaglia a difesa del nosocomio massafrese, chiedendo di mantenere gli impegni che sono stati assunti che non prevedevano certamente la chiusura».
Soddisfatto, infine, il coordinatore cittadino del Pd Vito Miccolis che ha così commentato: «È un grande risultato. Grazie a tutti i cittadini».

• Video L'OSPEDALE NON SI TOCCA

13 ottobre 2010

• Caso ospedale, il Pd sconfessa il sindaco

“L’esistenza del pronto soccorso non è sinonimo di garanzia per un ospedale”.
Il Pd sconfessa il sindaco Martiono Tamburrano che nei giorni scorsi, dopo un incontro con l’assessore regionale Fiore in pompa magna ha annunciato di aver scongiurato la chiusura dell’ospedale Matteo Pagliari.
“Avevamo anche noi avuto questa garanzia dall’assessore Fiore quando a luglio gli abbiamo sottoposto la nostra proposta alternativa al piano di rientro” commenta l’assessore provinciale Vito Miccolis.
Già allora ci fu detto che sarebbe rimasto il pronto soccorso, ma noi vogliamo garanzie ulteriore e vogliamo che anche le sale operatorie tornino in funzione perchè sono stati spesi fondi pubblici per ristrutturarle”.
Giovedì 14 la marcia sull’Appia.

Tarantosera

• L'ultimatum di Mazzarano: «Pagliari salvo, o voto contro»

«Mi batterò nella terza commissione e in Consiglio regionale perché la proposta avanzata dal Pd ionico, tutta o in parte, possa essere approvata. Qualora invece si continuerà ostinatamente a pensare che Massafra non debba più essere ospedale per acuti e quindi alla conseguente trasformazione o in Casa della Salute o solo in un Pronto Soccorso e in un 118, farò la battaglia in Commissione e in Consiglio regionale e mi appresterò a votare contro il Piano di rientro ».
Lo ha annunciato ieri sera il consigliere regionale Michele Mazzarano durante la conferenza stampa organizzata dal Pd di Massafra per ribadire la proposta di riordino della sanità della Provincia di Taranto avanzata dal Pd, al fine di scongiurare la definitiva chiusura del “Pagliari ”, e presentare la manifestazione cittadina in programma per giovedì 14 ottobre. La proposta prevede l’accorpamento della struttura massafrese al Poc dell’Asl di Taranto per costituire un raccordo funzionale organizzato per intensità delle cure e rendere il nosocomio massafrese una struttura che funga da filtro in particolare al “Santissima Annunziata”.
Il coordinatore cittadino del partito Vito Miccolis ha reso noto che sono state già raccolte 3000 adesioni, tra firme sottoscritte dai cittadini, adesioni on line e quelle raccolte da altri sostenitori, in meno di una settimana. «Significa che la proposta del Pd – ha sottolineato con soddisfazione - è fortemente condivisa dalla città». Ha poi illustrato il percorso del corteo che partirà alle ore 19 dalla piazza Vittorio Emanuele e percorrerà corso Regina Margherita, via La Rotonda, Statale Appia, per poi risalire per via delle Concerie, via La Terra, piazza Garibaldi, corso Italia e ritornare in piazza Vittorio Emanuele.
«Stiamo invitando tutte le forze politiche della città, i sindacati e anche i sindaci dei Comuni limitrofi – ha aggiunto -. In caso di pioggia, faremo lo stesso il corteo. Vogliamo che il nostro nosocomio abbia delle caratteristiche ben precise, non solamente il Pronto Soccorso e il 118, e che ritorni anche la chirurgia». «Se salviamo l’ospedale di Massafra – ha evidenziato – miglioriamo la sanità ionica. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare ».
«Nell’ultimo consiglio regionale– ha ricostruito Mazzarano - abbiamo votato le prescrizioni che il governo nazionale ha chiesto alla Puglia di votare come condizione basilare per poter accedere alla valutazione del piano di rientro. La parte che prevede chiusure di ospedali e azzeramento
di posti letto dovrà arrivare nella commissione sanità e poi in Consiglio regionale.
Faremo una discussione di merito sulla proposta iniziale che prevede chiusure di ospedali e sulle possibili integrazioni e modifiche che possono essere apportati al piano». «C’è un attacco politico del governo nazionale nei confronti della Puglia – ha rimarcato più volte -. Penso che la Giunta di centro-sinistra dovrebbe far pesare molto di più di quello che sta facendo le responsabilità che Tremonti ed il governo nazionale si stanno assumendo nei confronti dei pugliesi».

Francesca Piccolo - Corriere del giorno

• “Nessuno tocchi l’ospedale”


Abbiamo raccolto 2.700 firme di cittadini massafresi: a queste se ne aggiungono altre provenienti da nostri sostenitori e siamo già a 3.000”: questo l’annuncio entusiasta del segretario della sezione cittadina del PD nonché assessore provinciale Vito Miccolis che conferma la manifestazione popolare per le vie cittadine fissata per domani.
Miccolis, affiancato per l’occasione dal consigliere regionale del Gruppo Misto, Michele Mazzarano, evidenziano che “mai c’era stato un risultato di questo tipo”, in riferimento a quella che Miccolis definisce ”la più grande partecipazione di cittadini per una proposta di partito” ed esplicita che il Partito Democratico invierà la sottoscrizione ottenuta al governatore Nichi Vendola, all’assessore Tommaso Fiore e al direttore generale dell’Asl Domenico Colasanto. L’azione condotta dal PD cittadino verte contro il ridimensionamento della struttura ospedaliera locale.
Gli esponenti del PD massafrese affermano: “Noi non facciamo una battaglia di ‘campanile’, al fine di difendere ‘l’ospedale sotto casa’, al contrario salvare il nostro ‘Matteo Pagliari’ significa migliorare la qualità della sanità jonica”. La loro proposta, già presentata a Fiore, viene descritta come il risultato conseguito da tecnici del settore, nonostante Colasanto nei giorni scorsi l’abbia definita ‘insostenibile’ da parte della commissione regionale.
E’ giusto ricordare poi che, sabato scorso il sindaco di Massafra Martino Tamburrano e l’intera sua Giunta hanno raccontato alla stampa di un proficuo dialogo istituzionale intrapreso con l’assessore Fiore che non chiude il ‘Pagliari’ e vi conferma la presenza del Pronto Soccorso 24h/24h, postazione118, assistenza cardiorespiratoria e 72 ore di astanteria, secretando ulteriori novità in corso d’approfondimento. Ma la proposta presentata dal Partito Democratico massafrese verte su un preciso obbiettivo che Mazzarano delinea affermando: “Il PD pugliese ha fatto proprie alcune proposte elaborate in tutta la Puglia per integrare e modificare la parte organizzativa del Piano di Rientro, tra queste quella del PD di Taranto” e sottolinea ”senza cambiare i numeri dei tagli, ma costruendo una nuova vocazione per l’ospedale di Massafra che diventerebbe filtro degli ospedali del capoluogo jonico, in particolare del ‘SS.Annunziata’ e del ‘Moscati’, trasferendo al ‘Pagliari’ i reparti soggetti a congestionamento”, perché a suo dire “non v’è dubbio che il piano ultimo annunciato porterebbe al collasso di alcuni reparti che verrebbero presi d’assalto”.
Per questo motivo, pur raccontanto un dialogo aperto con l’assessore regionale alla sanità Fiore, affatto disposto per ragioni tecnico-amministrative ad accogliere le richieste del PD massafrese, Mazzarano insiste sull’idoneità della proposta della sezione cittadina che in sintesi suggerisce di ”spostare dei posti letto da Taranto a Massafra, oltre insediare la struttura day hospital di oncologia, attualmente presente a Castellaneta, con primario il dr Rinaldi”.
Intanto Michele Mazzarano, tacciato di strumentalizzare la questione ospedale ‘Pagliari’, avendo espresso il suo voto in Consiglio, desidera chiarire quanto affermato dal consigliere comunale Fedele e ricorda che ”nell’ultimo Consiglio Regionale abbiamo votato le prescrizioni che i primi d’agosto il Governo Nazionale, attraverso i Ministeri della Sanità, del Rapporto Stato-Regioni, dell’Economia, cioè Fazio, Fitto e Tremonti, hanno chiesto alla Puglia come condizione basilare per poter accedere alla nostra azione del piano di rientro, quindi abbiamo votato 3 cose: sospensione delle internalizzazioni nei servizi sanitari, blocco del turn over (cioè nessuna possibilità di assumere nuovo personale medico e paramedico nella sanità in caso di casi di pensionamento) e fissazione rigida di spesa per il privato accreditato”.
Chiarito ciò, in virtù delle richieste governative nazionali che Mazzarano definisce ”un cappio al collo” a suo dire ”dimostrano un accanimento contro la Puglia, compresa l’ulteriore proroga per l’approvazione del Piano” (l’ultimatum è fissato al 15 dicembre 2010), tanto che il consigliere parla di ”cosa abbastanza curiosa che forse nasconde l’ennesima diavoleria da parte di Tremonti, dopo l’approvazione in Parlamento della proroga dei termini, seguita alla proposta del sen. Azzolini, ex sindaco di Molfetta, presidente della Commissione Bilancio del Senato”.
Ora si attende il voto del Consiglio Regionale pugliese, prima al varo dalla III Commissione, dove Mazzarano annuncia che “mi batterò perché il nosocomio massafrese resti per acuti e se il ‘Pagliari’ contemplerà solo un Pronto Soccorso e 118, mi appresterò a votare contro il piano di rientro, perché io non mi voglio assumere nessuna responsabilità e non ho problemi di appartenenza politica, perché quando sono in campo i diritti dei cittadini, prescindono i colori politici”.
Del resto, Mazzarano ha esplicitamente affermato che ”il centrosinistra sta facendo poco contro ‘le imposizioni’ del Governo Nazionale, io avrei messo in campo molta più battaglia politica, senza cedere a condizioni che sono fuori dalla nostra volontà”; infine annuncia che in Consiglio Regionale, pur rischiando il commissariamento della sanità pugliese, non sarà l’unico a votare contro il previsto odierno Piano di rientro e dichiara: ”Sono in condizione di portarmi dietro molti altri consiglieri, certo che quel consiglio sarà un Vietnam”.
Marilina Mastrangelo TARANTO OGGI

• Il Pd a Massafra per difendere la sanità

Parteciperà anche una delegazione del PD provinciale - costituita da Luciano Santoro, segretario provinciale, Donato Pentassuglia, consigliere regionale e Francesca Battista, responsabile welfare del partito - alla manifestazione indetta per giovedì 14 ottobre dal circolo del PD di Massafra per chiedere modifiche al Piano di Rientro sanitario regionale.
Come è noto, il PD jonico ha presentato una propria proposta che - pur tenendo conto della necessità di attuare il Piano di Rientro pena il taglio di 500 milioni di euro per la Puglia da parte del governo nazionale - consente di ridurre l'impatto della riorganizzazione prevista e di avviare un percorso coerente ad una logica di sistema sanitario della provincia di Taranto. In particolare, il PD jonico propone l’accorpamento della struttura di Massafra all'Ospedale SS. Annunziata per costituire un raccordo funzionale, organizzato per intensità delle cure. La proposta tiene conto del Decreto Ministeriale 13.09.88 relativo agli standard di posti letto per Unità Operative, su cui si basa la proposta regionale di rientro.
L'organizzazione per intensità delle cure può permettere di creare una razionalizzazione funzionale destinando finalmente il SS. Annunziata all’assistenza per degenze ad alta e media intensità e raccordandosi con Massafra per una sempre più necessaria grossa area medico-chirurgica. L'organizzazione potrà avvenire in forma dipartimentale con la creazione di Strutture Semplici e Strutture Dipartimentali che faranno comunque riferimento alle Unità Operative del SS. Annunziata.
Il PD jonico con la sua presenza alla manifestazione di domani a Massafra intende ribadire la propria vicinanza ai cittadini di quel territorio e alla loro legittima domanda di salute.
A breve, assumerà una iniziativa anche di carattere provinciale per illustrare la propria proposta più complessiva di modifica del Piano di Rientro sanitario regionale.

12 ottobre 2010

• Video Conferenza Stampa 11/10/10

Di seguito i videoeggistrazione della conferenza stampa di Vito Miccolis e Michele Mazzarano, per presentare la manifestazioe di Giovedi 14 Ottobre 2010 in Piazza Vittorio Emanuele.
Il consigliere regionale Michele Mazzarano ha sottolineato l'importanza dell'Ospedale "Matteo Pagliari" e il suo voto contrario al Piano di Rientro della Regione Puglia qualora questo prevedesse la chiusura di fatto dell'Ospedale di Massafra.

  • Prima Parte

  • Seconda Parte


  • Terza Parte

  • Quarta Parta

• MANIFESTIAMO PER L'OSPEDALE

Partirà alle ore 19 da piazza V. Emanuele e raggiungerà la statale Appia
il corteo che il circolo cittadino del Pd ha organizzato per giovedì 14 contro l’ipotesi di chiusura dell’ospedale Matteo Pagliari.
Ierisera la presentazione dell’iniziativa che ha trovato l’adesione di tanti cittadini anche del sindaco Tamburrano.
Il Pd a luglio avanzò una proposta alternativa che trasformerebbe il Pagliari in ospedale filtro per il SS. Annunziata. Proposta, fanno sapere dal partito, che leggiamo viene condivisa anche dal primo cittadino.
“Per le polemiche ci sarà tempo in campagna elettorale” commenta Vito Miccolis, assessore provinciale Pd che si dichiara soddisfatissimo anche per l’esito della petizione popolare. “In un solo giorno siamo riusciti a raccogliere ben mille firme”.
In calce in un documento che accompagna la proposta del Pd per l’ospedale già tremila sottoscrizioni. Anche on line attraverso il sito http://pdmassafra.blogspot.com/p/salviamo-lospedale-di-massafra.html. La raccolta andrà avanti fino al giorno del corteo.
Un’intera città è
pronta a scendere in campo per dire stop alla chiusura e per sfruttare le nuove sale operatorie costate milioni di euro.

11 ottobre 2010

• Sit -in & Raccolta firme al Mercato


Martedì 12 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, al Mercato Settimanale;

• Dichiarazione

Leggiamo con piacere le recenti notizie di stampa, nelle quali il Sindaco Martino Tamburrano annuncia la pertecipazione, con la sua squadra assessorile , al corteo organizzato dal Partito Democratico di Massafra, infatti questo dimostra di come anche il primo cittadino condivida la proposta presentata già lo scorso Luglio all'Assessore Fiore dal Pd jonico per scongiurare la chiusura dell'Ospedale, che, tra l'altro, rimane l'unica fattiva proposta presentata.

09 ottobre 2010

• Sit -in & Raccolta firme su corso Roma


Domenica 10 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 23.00, del marciapiede di Corso Roma angolo Via Carlo Poerio;

08 ottobre 2010

• Sit -in & Raccolta firme davanti l'Ospedale "M.Pagliari"


Sabato 9 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, davanti l'Ospedale "M.Pagliari" in Viale Magna Grecia;

• Sit -in & Raccolta firme davanti l’Ufficio Postale di Corso Roma


Sabato 9 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, davanti l’Ufficio Postale di Corso Roma;

• Tac ferma da giorni Il Pd: «È scandaloso»


Da molti giorni, la nuova Tac installata nel reparto di radiologia dell’ospedale di Massafra è inspiegabilmente ferma».
A denunciarlo è il Circolo cittadino del Partito Democratico.
«È scandaloso – affermano gli esponenti del partito di centrosinistra – che uno strumento radiologico così importante, costato alla collettività centinaia di migliaia di euro, stia fermo da settimane senza una ragione plausibile.
Nello stesso tempo, è inconcepibile che una direzione medica di presidio consenta “tacitamente” di far rimanere inutilizzata una Tac che è stata installata per accelerare le diagnosi e accorciare le lunghissime liste d’attesa».
«Non è serio – rimarcano – che, mentre la città intera è mobilitata per difendere l’ospedale, si consente a qualche “disinvolto ” dirigente di tenere bloccato uno strumento diagnostico di grande importanza per la collettività. La Tac che è stata montata deve funzionare al massimo delle sue possibilità tecniche. Le stesse modifiche strutturali apportate nel reparto di radiologia sono state fatte per permettere il suo utilizzo ottimale anche con mezzo di contrasto e anestesista presente. Da molte settimane, molti cittadini e parenti ricoverati sono costretti a penosi viaggi verso altri ospedali e a tempi lunghissimi di attesa».
Di qui, la richiesta al commissario dell’Asl di Taranto Colasanto e al direttore sanitario Scattaglia di «accertare le responsabilità per questo pesante disservizio, atteso che non ci sono impedimenti tecnici al funzionamento della Tac, già collaudata e resa operativa».
«Non si può sottacere – dicono dal Pd – che, da molto tempo, è in atto un progressivo “svuotamento” e una riduzione sensibile dell’offerta sanitaria tesa a mortificare l’attività del “Matteo Pagliari” ».
Il Pd di Massafra chiede pertanto alla Direzione generale «quali atti intende adottare per rendere immediatamente operativa la Tac installata e già collaudata » e ai consiglieri regionali del versante ionico di «intervenire con somma urgenza e chiedere chiarimenti all’assessore alla Salute Fiore».

07 ottobre 2010

•Sit -in & Raccolta firme su Viale Magna Grecia



Venerdì 8 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, nel piazzale , antistante al Supermercati “Dok” in Viale Magna Grecia;

06 ottobre 2010

• Sit -in & Raccolta firme a Pratofiorito



Giovedì 7 ottobre 2010,
dalle ore 17.00 alle ore 22.00, nel piazzale all'interno di Prato Fiorito in Corso Roma;

•GIOVANI PD, RIFORMA GELMINI UN BLUFF. PRONTA MOBILITAZIONE

Ci troviamo dinanzi ad un vergognoso atto antidemocratico''. Cosi' i Giovani Democratici e la Rete Universitaria Nazionale commentano la notizia di un possibile anticipo della discussione alle Camera della riforma Gelmini il 12 ottobre e del probabile voto dopo soli due giorni.

''Il governo Berlusconi parla da mesi di riforma epocale e poi non solo riduce la discussione a soli due giorni ma, di fatto, prova a varare un provvedimento prima di capire quali siano le vere risorse destinate a esse. Non e' una riforma: e' un bluff sotto forma di blitz''. E' quanto dichiarano Michele Grimaldi, responsabile saperi Giovani Pd, e Federico Nastasi, coordinatore nazionale Run.

''Il ddl Gelmini e' frutto di un disegno reazionario, privo di copertura finanziaria nei pochissimi punti condivisibili e - continuano Grimaldi e Nastasi - non intacca il vero sistema di privilegi e di interessi che oggi connota il sistema universitario italiano. Anzi: punta a costruire e rafforzare caste e fenomeni di sperequazione''.

''Studenti e ricercatori non sono forze conservatrici, siamo noi a chiedere una riforma. Ma che sia vera e con risorse vere. Non una sommatoria di tagli. Anche per questo il 14 ottobre saremo in piazza Montecitorio, autoconvocando il CNSU che il ministro si ostina a non convocare'' concludono Grimaldi e Nastasi''.

05 ottobre 2010

• Sit -in & Raccolta firme in Piazza Don A.Laporta


















Mercoledì 6 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, in Piazza Don Antonio Laporta (piazzale antistante chiesa S.Francesco);

• SALVIAMO L' OSPEDALE - mobilitazione permanente

La mobilitazione per l'ospedale ''Matteo Pagliari'' di Massafra non si ferma , ecco l'elenco , delle prossime attività che avranno il loro apice nel grande Corteo Cittadino di giovedì 14 Ottobre .
Invitiamo tutti a partecipare e far partecipare più gente possibile in difesa dell'ospedale

  • Mercoledì 6 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, in Piazza Don A.Laporta (piazzale antistante chiesa S.Francesco);
  • Giovedì 7 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, nel piazzale all'interno di Prato Fiorito in Corso Roma;
  • Venerdì 8 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, nel piazzale antistante Supermercati “Dok” in Viale Magna Grecia;
  • Sabato 9 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, davanti l’Ufficio Postale di Corso Roma;
  • Sabato 9 ottobre 2010, dalle ore 17.00 alle ore 22.00, davanti l'Ospedale "M.Pagliari" in Viale Magna Grecia;
  • Domenica 10 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 23.00, su Corso Roma;
  • Martedì 12 ottobre 2010, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, al Mercato Settimanale;
  • Giovedi 14 ottobre 2010 ore 19,00 corteo cittadino per l'Ospedale con partenza da Piazza Vittorio Emanuele

per chi non riesce a venire o è fuori Massafra , si puo sottoscrivere la proposta del PD anche su internet, basta cliccare qui -->PROPOSTA SALVA OSPEDALE

04 ottobre 2010

•Sottoscrivi la proposta del Pd





Il Partito Democratico propone la modifica del Piano di Rientro Sanitario della Regione Puglia puntando sul rilancio dell’Ospedale di Massafra per decongestionare il Presidio Ospedaliero Centrale SS.Annunziata.

Pertanto si propone: l’accorpamento della struttura sita a Massafra al POC della ASL Ta, per costituire un raccordo funzionale organizzato per intensità delle cure. La proposta tiene conto del DM 13.09.88 relativo agli standard di posti letto per U.O., DM su cui si basa la proposta regionale di rientro.
Questo permetterà di creare una razionalizzazione funzionale destinando finalmente il POC all’assistenza per degenze ad alta e media intensità e raccordandosi su Massafra con una sempre più necessaria grossa area medico-chirurgica post acuzie. L'organizzazione potrà avvenire in forma dipartimentale con la creazione Strutture Semplici e Strutture Dipartimentali che faranno comunque riferimento alle UUOO del POC.
I posti letto che costituiranno l’area post acuzie medico-chirurgica del POC potranno ricavarsi trasferendo a Massafra:
20 posti letto provenienti dalla medicina generale del SS.Annunziata;
10 posti letto di lungodegenza da Grottaglie (previsti in aggiunta nel piano);
9 posti letto provenienti dalla pneumologia da istituire presso il plesso Moscati.
Per quanto attiene sempre il principio di decongestione del SS.Annunziata, si propone a titolo semplificativo subordinandolo al parere tecnico della ASL:
• Realizzazione presso Massafra di un centro specialistico di endocrinologia, metabolismo e fisiopatologia della riproduzione trasferendo 6 posti letto dell’Endocrinologia e 6 posti letto dell’Ostetricia.
• Si propone inoltre sempre a Massafra una chirurgia vascolare con dotazione di 5 posti letto provenienti dal SS.Annunziata.
• Trasferimento a Massafra di posti letto DH di Oncologia da Castellaneta, per un raccordo ottimale con il polo oncologico del POC.
Pronto soccorso: punto di primo intervento
almeno 4-6 posti tecnici di UAL (centro di dialisi)
Il tipo di degenza (ordinario o diurno), ed eventuali altre specialità non intensive, da localizzare a Massafra dovrà scaturire dal confronto tecnico con l’ASL.

Questa proposta punta a rilanciare il ruolo strategico del nostro presidio ospedaliero, garantendo a tutto il territorio distrettuale (circa 80.000 persone) una adeguata assistenza sanitaria medico-chirurgica.

02 ottobre 2010

• Sit -in per l'ospedale


Oggi Sabato 2 Ottobre , dalle ore 17,30 nei pressi dell' ospedale "Matteo Pagliari " di Massafra il Pd organizza un sit-in e una raccolta firme per Modificare il Piano di Rientro Sanitario della Regione Puglia puntando sul rilancio dell' Ospedale di Massafra per decongestionare il presidio ospedaliero centrale del SS.Annunziata .
Questa è un' iniziative dei democratici di Massafra per portare l'attenzione , rilanciare il ruolo strategico del nostro presidio ospedaliero e per garantire a tutto il territorio distrettuale (80.000 persone ) un adeguata assistenza sanitaria medico-chirurgica .
Le mobilitazioni avranno il loro apice nel grande Corteo Cittadino di giovedì 14 Ottobre .
Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare numerosa .