Il Governo non ha ancora sottoscritto il Piano di rientro della Regione Puglia.
Quando lo farà?
É quanto viene chiesto al ministro dell’Economia Giulio Tremonti in un’interrogazione urgente presentata dall’on. Ludovico Vico e da altri parlamentari.
Dietro questa iniziativa emerge il sospetto che Tremonti non voglia firmare il Piano per raggiungere un obiettivo ben preciso: il commissariamento della sanità pugliese.
Ipotesi avanzata dallo stesso Vico nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri mattina nella sede del Pd insieme agli amici e compagni di partito Luciano Santoro, Vito Miccolis e Francesca Battista.
«Il disegno di Tremonti ci appare come una guerra esclusivamente politica contro il governo regionale di centrosinistra - ha sottolineato il deputato - forse il ministro dell’Economi a vuole spostare a fine anno la discussione sulla sanità pugliese, in sede di riparto del Fondo Sanitario Nazionale, proprio con l’intenzione di procedere al commissariamento ».
Una prospettiva considerata devastante perché comporterebbe un raddoppio dei tagli previsti per la sanità pugliese, che attualmente ammontano a 550 milioni di euro.
«Questi ulteriori tagli verrebbero calati dall’alto - ha fatto notare Vico - in condizioni che escludono la partecipazione del territorio e forme di dialogo».
In attesa di ricevere una risposta rassicurante da Tremonti, il Pd propone comunque delle modifiche al Piano di rientro, ritenuto troppo drastico nei confronti del territorio ionico.
Già dallo scorso mese di luglio, il partito aveva criticato i contenuti del Piano contestando in particolare la decisione di chiudere l’ospedale di Massafra.
«Noi pensiamo che si debba decongestionare il Santissima Annunziata trasformando gli ospedali della provincia in strutture satellite - ha spiegato Francesca Battista - quello di Massafra, ad esempio, potrebbe essere utilizzato per la prestazione di cure».
Una posizione fortemente condivisa da Vito Miccolis che ha aggiunto: «La nostra proposta punta a migliorare la sanità ionica, non è una battaglia di campanile tesa a difendere gli interessi di una singola comunità».
Ma è ancora possibile intervenire sul Piano di rientro per accogliere suggerimenti di questo genere?
I rappresentanti del Pd ritengono di sì: «Le nostre richieste non cambiano la portata economica del Piano di rientro, quindi escludiamo che ci possano essere problemi».
Infine, un cenno alle polemiche che stanno precedendo la realizzazione del San Raffaele del Mediterraneo.
Vico si è lasciato sfuggire soltanto un laconico commento: «E’ un progetto della Regione che non contrasta con il Piano di rientro e con il riparto del Fondo Sanitario Nazionale».
di ALESSANDRA CONGEDO Corriere del Giorno