Ci troviamo dinanzi ad un vergognoso atto antidemocratico''. Cosi' i Giovani Democratici e la Rete Universitaria Nazionale commentano la notizia di un possibile anticipo della discussione alle Camera della riforma Gelmini il 12 ottobre e del probabile voto dopo soli due giorni.
''Il governo Berlusconi parla da mesi di riforma epocale e poi non solo riduce la discussione a soli due giorni ma, di fatto, prova a varare un provvedimento prima di capire quali siano le vere risorse destinate a esse. Non e' una riforma: e' un bluff sotto forma di blitz''. E' quanto dichiarano Michele Grimaldi, responsabile saperi Giovani Pd, e Federico Nastasi, coordinatore nazionale Run.
''Il ddl Gelmini e' frutto di un disegno reazionario, privo di copertura finanziaria nei pochissimi punti condivisibili e - continuano Grimaldi e Nastasi - non intacca il vero sistema di privilegi e di interessi che oggi connota il sistema universitario italiano. Anzi: punta a costruire e rafforzare caste e fenomeni di sperequazione''.
''Studenti e ricercatori non sono forze conservatrici, siamo noi a chiedere una riforma. Ma che sia vera e con risorse vere. Non una sommatoria di tagli. Anche per questo il 14 ottobre saremo in piazza Montecitorio, autoconvocando il CNSU che il ministro si ostina a non convocare'' concludono Grimaldi e Nastasi''.