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13 ottobre 2010

• “Nessuno tocchi l’ospedale”


Abbiamo raccolto 2.700 firme di cittadini massafresi: a queste se ne aggiungono altre provenienti da nostri sostenitori e siamo già a 3.000”: questo l’annuncio entusiasta del segretario della sezione cittadina del PD nonché assessore provinciale Vito Miccolis che conferma la manifestazione popolare per le vie cittadine fissata per domani.
Miccolis, affiancato per l’occasione dal consigliere regionale del Gruppo Misto, Michele Mazzarano, evidenziano che “mai c’era stato un risultato di questo tipo”, in riferimento a quella che Miccolis definisce ”la più grande partecipazione di cittadini per una proposta di partito” ed esplicita che il Partito Democratico invierà la sottoscrizione ottenuta al governatore Nichi Vendola, all’assessore Tommaso Fiore e al direttore generale dell’Asl Domenico Colasanto. L’azione condotta dal PD cittadino verte contro il ridimensionamento della struttura ospedaliera locale.
Gli esponenti del PD massafrese affermano: “Noi non facciamo una battaglia di ‘campanile’, al fine di difendere ‘l’ospedale sotto casa’, al contrario salvare il nostro ‘Matteo Pagliari’ significa migliorare la qualità della sanità jonica”. La loro proposta, già presentata a Fiore, viene descritta come il risultato conseguito da tecnici del settore, nonostante Colasanto nei giorni scorsi l’abbia definita ‘insostenibile’ da parte della commissione regionale.
E’ giusto ricordare poi che, sabato scorso il sindaco di Massafra Martino Tamburrano e l’intera sua Giunta hanno raccontato alla stampa di un proficuo dialogo istituzionale intrapreso con l’assessore Fiore che non chiude il ‘Pagliari’ e vi conferma la presenza del Pronto Soccorso 24h/24h, postazione118, assistenza cardiorespiratoria e 72 ore di astanteria, secretando ulteriori novità in corso d’approfondimento. Ma la proposta presentata dal Partito Democratico massafrese verte su un preciso obbiettivo che Mazzarano delinea affermando: “Il PD pugliese ha fatto proprie alcune proposte elaborate in tutta la Puglia per integrare e modificare la parte organizzativa del Piano di Rientro, tra queste quella del PD di Taranto” e sottolinea ”senza cambiare i numeri dei tagli, ma costruendo una nuova vocazione per l’ospedale di Massafra che diventerebbe filtro degli ospedali del capoluogo jonico, in particolare del ‘SS.Annunziata’ e del ‘Moscati’, trasferendo al ‘Pagliari’ i reparti soggetti a congestionamento”, perché a suo dire “non v’è dubbio che il piano ultimo annunciato porterebbe al collasso di alcuni reparti che verrebbero presi d’assalto”.
Per questo motivo, pur raccontanto un dialogo aperto con l’assessore regionale alla sanità Fiore, affatto disposto per ragioni tecnico-amministrative ad accogliere le richieste del PD massafrese, Mazzarano insiste sull’idoneità della proposta della sezione cittadina che in sintesi suggerisce di ”spostare dei posti letto da Taranto a Massafra, oltre insediare la struttura day hospital di oncologia, attualmente presente a Castellaneta, con primario il dr Rinaldi”.
Intanto Michele Mazzarano, tacciato di strumentalizzare la questione ospedale ‘Pagliari’, avendo espresso il suo voto in Consiglio, desidera chiarire quanto affermato dal consigliere comunale Fedele e ricorda che ”nell’ultimo Consiglio Regionale abbiamo votato le prescrizioni che i primi d’agosto il Governo Nazionale, attraverso i Ministeri della Sanità, del Rapporto Stato-Regioni, dell’Economia, cioè Fazio, Fitto e Tremonti, hanno chiesto alla Puglia come condizione basilare per poter accedere alla nostra azione del piano di rientro, quindi abbiamo votato 3 cose: sospensione delle internalizzazioni nei servizi sanitari, blocco del turn over (cioè nessuna possibilità di assumere nuovo personale medico e paramedico nella sanità in caso di casi di pensionamento) e fissazione rigida di spesa per il privato accreditato”.
Chiarito ciò, in virtù delle richieste governative nazionali che Mazzarano definisce ”un cappio al collo” a suo dire ”dimostrano un accanimento contro la Puglia, compresa l’ulteriore proroga per l’approvazione del Piano” (l’ultimatum è fissato al 15 dicembre 2010), tanto che il consigliere parla di ”cosa abbastanza curiosa che forse nasconde l’ennesima diavoleria da parte di Tremonti, dopo l’approvazione in Parlamento della proroga dei termini, seguita alla proposta del sen. Azzolini, ex sindaco di Molfetta, presidente della Commissione Bilancio del Senato”.
Ora si attende il voto del Consiglio Regionale pugliese, prima al varo dalla III Commissione, dove Mazzarano annuncia che “mi batterò perché il nosocomio massafrese resti per acuti e se il ‘Pagliari’ contemplerà solo un Pronto Soccorso e 118, mi appresterò a votare contro il piano di rientro, perché io non mi voglio assumere nessuna responsabilità e non ho problemi di appartenenza politica, perché quando sono in campo i diritti dei cittadini, prescindono i colori politici”.
Del resto, Mazzarano ha esplicitamente affermato che ”il centrosinistra sta facendo poco contro ‘le imposizioni’ del Governo Nazionale, io avrei messo in campo molta più battaglia politica, senza cedere a condizioni che sono fuori dalla nostra volontà”; infine annuncia che in Consiglio Regionale, pur rischiando il commissariamento della sanità pugliese, non sarà l’unico a votare contro il previsto odierno Piano di rientro e dichiara: ”Sono in condizione di portarmi dietro molti altri consiglieri, certo che quel consiglio sarà un Vietnam”.
Marilina Mastrangelo TARANTO OGGI