In realtà questi amministratori sono stati capaci solo di fare esplodere i costi della politica con la distribuzione di assegni d’oro a numerosi consiglieri.
L’indennità di presenza dei 29 consiglieri comunali, per il presidente del Consiglio è prevista una indennità di funzione, a gennaio del 2008 era di euro 10.894,44, mentre da maggio del 2008 è quasi triplicata.
Infatti da maggio a dicembre mediamente sono stati spesi euro 27.310,53 per ogni mese, con il massimo ad ottobre con 28.619,40 ed un minimo ad agosto con euro 24.933,92.
A queste somme bisogna aggiungere anche euro 21.525,04 mensili per le indennità di funzione per il sindaco, il presidente del consiglio e gli assessori.
Per ognuno dei 32.000 residenti massafresi, compresi i 500 comunitari ed extra comunitari presenti in città, la spesa per le indennità dei politici comunali da maggio a dicembre ha sfiorato i 13 euro.
A questa somma mancano i dati delle indennità pagate dal Comune ai datori di lavoro dei politici dipendenti.
Con queste cifre vi sono quasi i due terzi dei consiglieri comunali che mensilmente ottengono un’ indennità di euro 1.038,08, tetto massimo previsto dalle leggi nazionali.
I costi della politica in città sono esplosi perché l’amministrazione di centro destra con delibera di giunta dell’11 aprile 2008, assenti solo gli assessori Pilolli e Gravina,ha aumentato del 30 percento le indennità e successivamente sono stati anche aumentati i componenti delle commissioni.
In pratica in ognuno delle sette commissioni consiliari vi sono dieci consiglieri comunali oltre gli otto capigruppo, che fanno parte di diritto.
A tutti spetta 50,76 euro per ogni seduta.
Vi sono giorni che si tiene più di una commissione ed ai consiglieri spetta il gettone di presenza per ognuna di esse.
Più volte il Partito Democratico ha denunciato tale spreco di denaro pubblico. Ma non è tutto.
Vi sono altri disastri di questa maggioranza.
Il sindaco ha annunciato che entro il 15 marzo sarà aggiudicata la progettazione del ponte di Cernera, ma dimentica che i termini per il deposito delle offerte è scaduto a settembre e non giustifica tale ritardo.
Annuncia che è in fase di proposizione la soluzione alternativa alla progettazione Anas per la Statale Appia e sorvola che il cavalcavia di via Chiatona, annunciato come il ponte dello sviluppo, ha provocando disagi e danni alle aziende che hanno la loro sede nei pressi del cavalcavia.
Gli imprenditori sono esasperati ed alcuni hanno già iniziato la procedura di richiesta di risarcimento danni.
Gli amministratori preannunciato iniziative in ambito culturale, ma sorvolano sulla figuraccia del recupero delle 11 cripte, presentato come il rilancio del turismo.
Con determina del 5 gennaio 2009 il dirigente dell’Ufficio tecnico ha revocato il contratto con l’impresa aggiudicatrice, ammettendo che in due cripte ancora i lavori non risultavano iniziati.
Anche qui all’orizzonte un’ altra lite giudiziaria.
La ciclo-passeggiata sulla via per Accetta, iniziata a dicembre del 2007, ancora non viene realizzata.
E’ stata annunciata l’inizio di una scuola politica promossa dal Comune, ma alla prima lezione la senatrice Poli Bortoni e l’on.le Mastella non si sono presentati.
Il centro destra aveva organizzato una riunione di tutti i parlamentari jonici per risolvere la crisi del consorzio delle guardie campestre, ma ha risposto all’invito solo l’on.le Vico del P.D.
Per non parlare della discarica abusiva scoperta dai Carabinieri in aree comunali di fronte alla chiesa dei Cappuccini, monumento che l’Amministrazione ritiene utile per il rilancio del turismo.
L’ultima perla, ma nessuno ne parla, è la mancata assegnazione di euro 38.850,43 da destinarsi ai luoghi di culto . La legge regionale n.4/1994 prevede che i comuni devolvano alle autorità religiose una somma dei contributi loro spettanti per oneri di urbanizzazione secondarie.
La giunta comunale con delibera del 5 agosto 2008 ha approvato uno scomputo di oneri concessori e nel parere contabile della ripartizione servizi economici e finanziari è segnalato che l’Ente comune doveva vincolare la quota di euro 38.850,43 da destinarsi alle confessioni religiose per le opere di culto. Il dirigente comunale segnalava che il capitolo per tali opere non presentava la disponibili per le somme accertate da destinare alle chiese. Nonostante ciò la delibera è stata approvata e non credo che le autorità religiose cittadine abbiano ottenuto tali somme.
Sconosciute sono le motivazioni che hanno spinto due assessori a sbattere la porta ed uscire dalla giunta comunale, ma di certo i due amministratori con tale gesto hanno voluto prendere le distanze dall’operare di questa classe politica di centro destra che governa la città.
Vito Miccolis
Coordinatore del circolo cittadino del Partito Democratico