19 luglio 2017
MICHELE MAZZARANO E' IL NUOVO ASSESSORE REGIONALE ALLO SVILUPPO ECONOMICO
Il Partito Democratico e dei Giovani Democratici di Massafra salutano con gioia e orgoglio la nomina del consigliere regionale Michele Mazzarano ad Assessore Regionale allo Sviluppo Economico nella Giunta del Presidente Emiliano. Un incarico di prestigio e responsabilità di cui dovrebbero essere felici e orgogliosi tutti i massafresi aldilà dell’appartenenza politica. Ringraziamo il presidente Michele Emiliano che ancora una volta premia il merito, la competenza, l'onestà e la coerenza politica espressa da sempre dal neo assessore nel corso della sua militanza dalla prime esperienze nella Sinistra Giovanile al Partito Democratico. Oggi, non solo Massafra, ma tutto il territorio jonico, attraverso Michele Mazzarano, riesce dopo diversi anni ad esprimere quella rappresentanza e quella rappresentatività tante volte agognata e rivendicata. Una delega quella allo Sviluppo Economico, che coniuga insieme industria, artigianato e commercio , fondamentale per il nostro territorio e per tutta la Regione dove siamo sicuri che Michele sarà sinonimo di garanzia per tutti, perché unisce la grande conoscenza della macchina amministrativa a una profonda sintonia con le esigenze di grandi e piccole comunità. Da tutti noi i migliori auguri di buon lavoro al neo assessore e a tutta la nuova giunta Emiliano, assicurando come sempre, la massima collaborazione e la piena disponibilità per contribuire insieme alla crescita della Regione Puglia e del nostro territorio.
Partito Democratico di Massafra
Giovani Democratici di Massafra
14 luglio 2017
08 luglio 2017
TERMOVALORIZZATORE DI MASSAFRA. MAZZARANO: "SOCIETÀ OBBLIGATA A RIAPRIRE LA PROCEDURA AIA"
“L’audizione del direttore del dipartimento Ambiente, Barbara Valenzano, secondo la quale la società Appia Energy ha l'obbligo di riaprire la procedura di Aia anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato e delle nuove norme specifiche intervenute dal momento del rilascio dell’autorizzazione, cambia in maniera radicale lo scenario al quale Massafra e il territorio tarantino sembravano essersi rassegnati”.
Lo ha dichiarato Michele Mazzarano, presidente del gruppo regionale del Pd, dopo la chiusura dei lavori della commissione Ambiente, che lo stesso consigliere aveva richiesto, sulla questione del raddoppio del termovalorizzatore di Massafra.
“Sul raddoppio del termovalorizzatore di Massafra, a partire dal 2012 - ha aggiunto - gli enti preposti hanno commesso gravi errori di sottovalutazione in modo particolare da parte del Comune di Massafra che allora non ha ottemperato al principio di precauzione. Ma anche gli organi scientifici non si sono distinti per linearità e coerenza”.
“Ora, però, abbiamo il dovere di andare avanti – ha proseguito - a maggior ragione dopo la notizia riportata dall’ingegner Valenzano, e provare, sulla base di questa legislatura regionale, a fare un patto che vada oltre i colori politici, nel quale stabilire che da questo momento in poi non è consentito a nessuno derogare al principio di precauzione”.
“Approfittando della riapertura della procedura integrata Via-Aia - ha aggiunto Mazzarano - la Regione Puglia potrà far valere le ragioni del territorio, e dobbiamo vigilare sulla applicazione delle norme per la valutazione del danno sanitario (Vds) che, come ha riferito il direttore del dipartimento Ambiente, nel caso del termovalorizzatore di Massafra è rimasta inapplicata, perché non è stata eseguita la valutazione del danno di scenario per impianto”.
Infine il capogruppo del Pd ha chiarito che, come ha spiegato Gianfranco Grandaliano, commissario dell'Agenzia regionale del ciclo dei rifiuti, oggi in Puglia c’è “una nuova pianificazione sul ciclo rifiuti che non prevede termovalorizzatori. Questo è bene che lo capisca anche chi, commettendo un grave sgarbo istituzionale, ha preferito non partecipare alla audizione, confermando – ha concluso Mazzarano - con la propria assenza la propria totale inadeguatezza al suo ruolo”.
Ufficio Stampa
Gruppo Pd Consiglio Puglia
Ufficio Stampa
Gruppo Pd Consiglio Puglia
06 luglio 2017
ARRIVA LA QUATTORDICESIMA
Arriva la quattordicesima per tre milioni e mezzo di pensionati. Per chi ha il conto alle Poste la somma aggiuntiva sarà accreditata già sabato 1 luglio, con il rateo di pensione del mese, mentre per chi ha il conto in banca la somma arriverà lunedì, primo giorno lavorativo di apertura, insieme alla pensione. La somma - ricorda lo Spi-Cgil - sarà accreditata automaticamente dall'Inps senza che sia necessario fare domanda.
La quattordicesima, somma variabile tra 336 e 655 euro a seconda del reddito e degli anni di contributi versati sarà erogata ogni anno nel mese di luglio. Spetta a tutti quelli che sono in pensione da lavoro privato, pubblico e autonomo che abbiano compiuto 64 anni di età e il cui reddito personale annuo complessivo non superi i 13.049,14 euro. Chi ha un reddito personale fino a 752 euro lordi al mese (9.786,86 euro annui) avrà una somma maggiorata del 30% rispetto agli anni scorsi mentre chi ha tra 752 e 1.003 euro al mese (13.049,14 l'anno) la riceverà per la prima volta.
Ecco in sintesi a chi spetta e come funziona la norma sulla "somma aggiuntiva" modificata dalla legge di bilancio per il 2017:
· A CHI SPETTA
Ai pensionati con più di 64 anni (i nati prima del primo gennaio 1954) con un reddito complessivo individuale annuo fino a 13.049,14 euro (due volte il trattamento minimo, circa 1.000 euro al mese). Non conta quindi il reddito del coniuge né i beni che dovesse avere il pensionato se non danno reddito. La somma viene corrisposta una volta l'anno. La quattordicesima non spetta sui trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati.
· QUANTO SPETTA
I pensionati con redditi fino a 9.786,86 euro annui, ovvero circa 752 euro al mese per 13 mensilità, per i quali la somma aggiuntiva era già prevista dal 2007 vedranno aumentare l'importo che sarà pari a 437 euro se si hanno fino a 15 anni di contributi, a 546 euro se si hanno da 15 a 25 anni di contributi e a 655 euro se si hanno oltre 25 anni di contributi. I pensionati che hanno un reddito tra 9.786,87 euro e 13.049,14 euro riceveranno una somma variabile tra 336 euro (se hanno fino a 15 anni di contributi) e 504 euro (con più di 25 anni di contributi. Ai pensionati che hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi verranno corrisposti 420 euro. Per i pensionati da lavoro autonomo si considerano tre anni di contributi in più rispetto ai dipendenti.
· LA PLATEA
Sono 1,43 milioni in più rispetto ai beneficiari del 2016: circa 3,5 milioni gli interessati.
· QUANDO ARRIVA
La quattordicesima viene corrisposta insieme al rateo di luglio (1 luglio se si ha il conto alle Poste, 3 luglio se si ha il conto in Banca) se si perfeziona il requisito anagrafico nel primo semestre mentre sarà corrisposta a dicembre se si raggiungono i 64 anni nel secondo semestre del 2017. Il beneficio viene erogato in via provvisoria sulla base dei redditi presunti e sarà verificato appena si conosceranno le informazioni consuntivate dei redditi 2016, o nel caso di prima concessione, del 2017.
La quattordicesima, somma variabile tra 336 e 655 euro a seconda del reddito e degli anni di contributi versati sarà erogata ogni anno nel mese di luglio. Spetta a tutti quelli che sono in pensione da lavoro privato, pubblico e autonomo che abbiano compiuto 64 anni di età e il cui reddito personale annuo complessivo non superi i 13.049,14 euro. Chi ha un reddito personale fino a 752 euro lordi al mese (9.786,86 euro annui) avrà una somma maggiorata del 30% rispetto agli anni scorsi mentre chi ha tra 752 e 1.003 euro al mese (13.049,14 l'anno) la riceverà per la prima volta.
Ecco in sintesi a chi spetta e come funziona la norma sulla "somma aggiuntiva" modificata dalla legge di bilancio per il 2017:
· A CHI SPETTA
Ai pensionati con più di 64 anni (i nati prima del primo gennaio 1954) con un reddito complessivo individuale annuo fino a 13.049,14 euro (due volte il trattamento minimo, circa 1.000 euro al mese). Non conta quindi il reddito del coniuge né i beni che dovesse avere il pensionato se non danno reddito. La somma viene corrisposta una volta l'anno. La quattordicesima non spetta sui trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati.
· QUANTO SPETTA
I pensionati con redditi fino a 9.786,86 euro annui, ovvero circa 752 euro al mese per 13 mensilità, per i quali la somma aggiuntiva era già prevista dal 2007 vedranno aumentare l'importo che sarà pari a 437 euro se si hanno fino a 15 anni di contributi, a 546 euro se si hanno da 15 a 25 anni di contributi e a 655 euro se si hanno oltre 25 anni di contributi. I pensionati che hanno un reddito tra 9.786,87 euro e 13.049,14 euro riceveranno una somma variabile tra 336 euro (se hanno fino a 15 anni di contributi) e 504 euro (con più di 25 anni di contributi. Ai pensionati che hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi verranno corrisposti 420 euro. Per i pensionati da lavoro autonomo si considerano tre anni di contributi in più rispetto ai dipendenti.
· LA PLATEA
Sono 1,43 milioni in più rispetto ai beneficiari del 2016: circa 3,5 milioni gli interessati.
· QUANDO ARRIVA
La quattordicesima viene corrisposta insieme al rateo di luglio (1 luglio se si ha il conto alle Poste, 3 luglio se si ha il conto in Banca) se si perfeziona il requisito anagrafico nel primo semestre mentre sarà corrisposta a dicembre se si raggiungono i 64 anni nel secondo semestre del 2017. Il beneficio viene erogato in via provvisoria sulla base dei redditi presunti e sarà verificato appena si conosceranno le informazioni consuntivate dei redditi 2016, o nel caso di prima concessione, del 2017.
MAZZARANO: "UN NUOVO TERMOVALORIZZATORE SAREBBE UN INSOPPORTABILE SCHIAFFO ALLA CITTÀ"
"Un nuovo inceneritore, il terzo, sarebbe un insopportabile schiaffo alla città. Massafra non ha ancora compreso le ragioni per cui sarebbe stato autorizzato il secondo inceneritore, che politici servili e bugiardi sono già pronti ad autorizzare il terzo".
A dichiararlo è il Presidente del gruppo regionale del Pd, Michele Mazzarano, dopo la conferenza dei servizi per la procedura VIA-AIA per il progetto presentato dalla STF Srl per la realizzazione dell'impianto di essiccamento e risparmio energetico di fanghi nella zona PIP di Massafra.
"La conferenza dei servizi di ieri ha svelato le menzogne del Presidente della Provincia di Taranto - ha proseguito - perché, contrariamente a quanto aveva dichiarato in un recente convegno sul tema, il Comune di Massafra, sulla base del sacrosanto principio di precauzione, ha dato parere sfavorevole e la Regione Puglia, con una nota di chiarimento, ha reso il suo parere contrario alla compatibilità di tale impianto con il Piano di gestione dei rifiuti speciali. Ma soprattutto l'Arpa, offrendo il suo parere di contrarietà in presenza di emissioni che graverebbero su un territorio antropizzato e compromesso dal punto di vista ambientale, ha messo una pietra tombale sull'autorizzazione.
"Non esistono sotterfugi, giochi di parole, scaricabarili, evocazioni di procedure tecniche - ha sottolineato Mazzarano - per far passare la tesi che le autorizzazioni sono ineluttabili. Le autorizzazioni sono scelte politiche e la politica, in un'area ad alto rischio ambientale, deve far valere il sacrosanto principio di precauzione.
"Questo principio non fa parte del vocabolario del Presidente della Provincia - ha denunciato Mazzarano - il quale mente quando attribuisce le responsabilità sulla Regione perché tali procedimenti autorizzativi fanno capo esclusivamente alla Provincia.
"Mi auguro che il Presidente Tamburrano partecipi - ha aggiunto ancora Mazzarano - all'audizione convocata, su mia richiesta, dal Presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia. Sottrarsi al confronto per non vedere ammesse le proprie pesanti responsabilità non è dignitoso.
"Spero che abbia un sussulto di dignità - ha concluso Mazzarano - sapendo che amministrare la cosa pubblica significa fare la volontà dei cittadini e non favorire interessi privati".
Michele Mazzarano
Capogruppo Consiliare PD - Regione Puglia
Michele Mazzarano
Capogruppo Consiliare PD - Regione Puglia
03 luglio 2017
RADDOPPIO TERMOVALORIZZATORE , MAZZARANO CHIEDE AUDIZIONE IN COMMISSIONE AMBIENTE
Il consigliere regionale Michele Mazzarano, Presidente del gruppo Pd alla Regione Puglia, ha fatto richiesta di una seduta monotematica della Commissione regionale Ambiente per audire gli assessori regionali ad Urbanistica ed Ambiente, il Direttore del Dipartimento Barbara Valenzano, il Direttore generale dell'ARPA Vito Bruno, il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL di Taranto Michele Conversano, il commissario dell'Agenzia regionale sui rifiuti Gianfranco Grandaliano, il Presidente dell'ISDE di Massafra Delio Monaco, il Presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano ed il sindaco di Massafra Fabrizio Quarto.
"Nel rispetto del pronunciamento dei giudici del Consiglio di Stato - dichiara Mazzarano - la questione del raddoppio del termovalorizzatore di Massafra non può ritenersi esaurita nelle aule di Tribunale, viste le implicazioni di rilievo paesaggistico e i rischi di aggravamento dei carichi inquinanti per il territorio tarantino, già tanto pesantemente compromesso, stretto nella morsa letale tra l'emergenza ambientale e quella sanitaria. "Pure non avendo avuto la Regione Puglia responsabilità e competenze dirette sul procedimento amministrativo che ha portato alla scelta scellerata del raddoppio, riteniamo nostro obbligo morale intervenire a tutela del territorio. Per questo, d'intesa con il Presidente Emiliano, ho chiesto la convocazione urgente di una seduta monotematica della Commissione Ambiente della Regione Puglia e l'audizione di tutti i rappresentanti istituzionali e scientifici preposti".
Michele Mazzarano
"Nel rispetto del pronunciamento dei giudici del Consiglio di Stato - dichiara Mazzarano - la questione del raddoppio del termovalorizzatore di Massafra non può ritenersi esaurita nelle aule di Tribunale, viste le implicazioni di rilievo paesaggistico e i rischi di aggravamento dei carichi inquinanti per il territorio tarantino, già tanto pesantemente compromesso, stretto nella morsa letale tra l'emergenza ambientale e quella sanitaria. "Pure non avendo avuto la Regione Puglia responsabilità e competenze dirette sul procedimento amministrativo che ha portato alla scelta scellerata del raddoppio, riteniamo nostro obbligo morale intervenire a tutela del territorio. Per questo, d'intesa con il Presidente Emiliano, ho chiesto la convocazione urgente di una seduta monotematica della Commissione Ambiente della Regione Puglia e l'audizione di tutti i rappresentanti istituzionali e scientifici preposti".
Michele Mazzarano
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