“La dignità e la qualità del lavoro – spiega proprio Mazzarano - rappresentano il grande tema al centro della nostra proposta politica. Taranto rappresenta un contesto socio–economico particolare ed è per questo che riteniamo utile parlarne proprio qui, alla presenza del mondo del lavoro, degli operai, delle organizzazioni sindacali”.
- E’ un modo per rispondere alle critiche secondo le quali il Pd si sarebbe allontanato dalla fabbrica?
“Non credo che il Pd sia lontano dalla fabbrica. Pensare ad un riformismo nuovo e moderno significa partire dalle ragioni del lavoro senza tuttavia metterle in contrapposizione alle ragioni dell’impresa. Noi proponiamo un patto di unità tra le forze produttive, operai e imprenditori, per disegnare la crescita e lo sviluppo, evitando conflitti che sono il segno di una fase storica superata. La presenza di D’Alema all’Ilva è la dimostrazione più chiara della vicinanza del Pd alle ragioni e alle battaglie dei lavoratori, soprattutto quelle per una politica dei salari più adeguata al nostro tempo. Ma siamo vicini ai lavoratori anche sull’atro grande tema, quello della sicurezza sui luoghi di lavoro, e lo facciamo in un momento in cui in Puglia e non sono si contano purtroppo innumerevoli morti. Ecco, il Pd intende ricostruire la civiltà del lavoro e porlo come tema centrale intorno al quale costruire un nuovo modello di società”.
- Questo tipo di evoluzione impone anche al sindacato di cambiare approccio ai problemi del lavoro?
“Le organizzazioni sindacali esercitano bene la loro azione, anche se ritengo che tutti gli istituti della rappresentanza politica e sociale debbano perseguire un sentiero di innovazione alla luce delle trasformazioni della società. Una politica di sviluppo non può non partire dalla concertazione e dal contributo del mondo del lavoro alla crescita del Paese”.
- Oggi c’è stata la marcia dei bambini contro l’inquinamento. E’ ancora possibile a Taranto pensare di far coesistere gli interessi della produzione e la tutela della salute?
“Noi abbiamo un’idea dello sviluppo fondata sulla compatibilità con la dignità del lavoro e della qualità della vita. Una politica forte non sarà mai subalterna alle ragioni dell’economia e sarà in grado di dettare linee di sviluppo non in contraddizione con dignità delle persone e qualità della vita. Il messaggio lanciato dall’associazione fondata dal dottor Merico è un segnale importante di consapevolezza e fiducia. E’ anche un importante segnale di mobilitazione della società civile per conseguire obiettivi condivisi”.
- C’è un altro grande tema molto avvertito dai giovani: il precariato.