Il 30 aprile in tutta Italia si svolgeranno le primarie del Partito Democratico, anche a Massafra nel comitato in Corso Italia n. 34.
Le Primarie siano una grande festa di popolo, un grande festival della democrazia capace di stimolare la partecipazione e l’entusiasmo. Il nostro è un grande partito, l’unico grande partito in grado di mobilitare iscritti, volontari e cittadini che tengono viva la nostra comunità. Il nostro è l’unico partito che invita, in modo democratico attraverso le primarie, a scegliere INSIEME, la sua guida e la sua linea politica.
Siamo un partito che non decide su di un blog con un click, o ad Arcore, per mezzo di un capo o un “garante “ che effettua scelte da solo per tutto e tutti.
Per questo il mio appello di andare a votare alle primarie, domenica mattina dalle 8 alle 20. Possono votare tutti i cittadini che hanno compiuto 16 anni e i cittadini europei e non che si riconoscono nella proposta politica del PD. Al seggio su Corso Italia 34 basterà presentare la carta d’identità, la tessera elettorale o l’attestazione d'iscrizione on-line; I non iscritti al PD o Gd dovranno versare due euro, come contributo per coprire le spese elettorali.
Il 1° maggio il PD ed il Paese saranno più forti, INSIEME.
Buon voto a tutti!
Angelo Notaristefano
Segretario GD Massafra
29 aprile 2017
25 aprile 2017
MICCOLIS: "STRAVOLTA LA CONSEGNA DELLE CHIAVI "
E’ ufficiale il Santuario della Madonna della Scala sarà ancora inagibile per la Festa Patronale.
Non ci saranno le messe solenni e la processione della domenica del 7 maggio non partirà dalla monumentale chiesa. A distanza di oltre tre mesi, dal crollo del soffitto della cripta della Buona Nova, non sono ancora partiti i lavori per mettere in sicurezza la scalinata di accesso al luogo di culto più amato dai noi massafresi.
E’ l’ennesima figuraccia dell’amministrazione Quarto.
Da Palazzo di Città ci si trincea sulla circostanza che il Santuario non è di proprietà comunale. Ma in realtà è una scusa per coprire l’immobilismo che regna nell'amministrazione. Qualcuno dimentica che nel bilancio ogni anno vengono stanziati fondi consistenti per le Festa Patronale della Madonna della Scala e per la Festa dei Santi Medici e di San Michele. Sarebbe bastato incrementare tale contributo per intervenire con urgenza. Ma non è tutto. In passato il Comune ha finanziato con grossi contributi opere ecclesiali che sono i simboli della città. L’ultimo stanziamento economico è stato per il restauro della chiesa di San Lorenzo. Inoltre proprio sulla cripta della Buona Nova, dove si è verificato il crollo, qualche anno fa erano stati realizzati dei lavori finanziati dal Comune di Massafra. La Madonna della Scala è Patrona di Massafra dal 1776 ed ogni anno si organizza, nella prima domenica di maggio, la Consegna delle chiavi.
La mattina della festa, dopo una solenne messa, dal Santuario parte la statua della Madonna per raggiungere l’incrocio tra viale Marconi e via Vittorio Veneto. Contestualmente dal Municipio di piazza Garibaldi parte il corte civico con il Sindaco le autorità ed il gonfalone che, passando per la collegiata di San Lorenzo, prelevano il Vescovo ed insieme raggiungono il luogo di incontro con la processione. Qui il Sindaco fa il suo discorso civile, mentre il Vescovo parla dei valori cristiani della protezione divina della Madonna. Si consegnano le chiavi della Città alla statua della Madonna e si ricompone un unico corteo che percorre le vie cittadine.
Per noi massafresi la consegna delle chiavi è il più importante appuntamento nell’anno ed il Santuario della Madonna della Scala è un monumento che rappresenta l’intera comunità per la sua bellezza ed il suo fascino. In tre mesi amministratori attenti potevano benissimo intervenire e ridare alla città la fruibilità del Santuario.
I lavori di messa in sicurezza hanno un costo irrilevante nel bilancio della città di Massafra, bastava un piccolo impegno da parte di una giunta comunale attenta alle tradizioni. Ora questa amministrazione è nella storia della città.
Tutti ricorderanno che nel 2017 non è partita la processione dal Santuario della Madonna della Scala perché il Comune non è riuscito, in oltre tre mesi, a mettere i sicurezza la scalinata di accesso alla chiesa dopo il crollo del soffitto della cripta della Buona Nova avvenuto la notte tra il 18 e 19 gennaio.
Vito Miccolis
Componente della direzione regionale del PD
Non ci saranno le messe solenni e la processione della domenica del 7 maggio non partirà dalla monumentale chiesa. A distanza di oltre tre mesi, dal crollo del soffitto della cripta della Buona Nova, non sono ancora partiti i lavori per mettere in sicurezza la scalinata di accesso al luogo di culto più amato dai noi massafresi.
E’ l’ennesima figuraccia dell’amministrazione Quarto.
Da Palazzo di Città ci si trincea sulla circostanza che il Santuario non è di proprietà comunale. Ma in realtà è una scusa per coprire l’immobilismo che regna nell'amministrazione. Qualcuno dimentica che nel bilancio ogni anno vengono stanziati fondi consistenti per le Festa Patronale della Madonna della Scala e per la Festa dei Santi Medici e di San Michele. Sarebbe bastato incrementare tale contributo per intervenire con urgenza. Ma non è tutto. In passato il Comune ha finanziato con grossi contributi opere ecclesiali che sono i simboli della città. L’ultimo stanziamento economico è stato per il restauro della chiesa di San Lorenzo. Inoltre proprio sulla cripta della Buona Nova, dove si è verificato il crollo, qualche anno fa erano stati realizzati dei lavori finanziati dal Comune di Massafra. La Madonna della Scala è Patrona di Massafra dal 1776 ed ogni anno si organizza, nella prima domenica di maggio, la Consegna delle chiavi.
La mattina della festa, dopo una solenne messa, dal Santuario parte la statua della Madonna per raggiungere l’incrocio tra viale Marconi e via Vittorio Veneto. Contestualmente dal Municipio di piazza Garibaldi parte il corte civico con il Sindaco le autorità ed il gonfalone che, passando per la collegiata di San Lorenzo, prelevano il Vescovo ed insieme raggiungono il luogo di incontro con la processione. Qui il Sindaco fa il suo discorso civile, mentre il Vescovo parla dei valori cristiani della protezione divina della Madonna. Si consegnano le chiavi della Città alla statua della Madonna e si ricompone un unico corteo che percorre le vie cittadine.
Per noi massafresi la consegna delle chiavi è il più importante appuntamento nell’anno ed il Santuario della Madonna della Scala è un monumento che rappresenta l’intera comunità per la sua bellezza ed il suo fascino. In tre mesi amministratori attenti potevano benissimo intervenire e ridare alla città la fruibilità del Santuario.
I lavori di messa in sicurezza hanno un costo irrilevante nel bilancio della città di Massafra, bastava un piccolo impegno da parte di una giunta comunale attenta alle tradizioni. Ora questa amministrazione è nella storia della città.
Tutti ricorderanno che nel 2017 non è partita la processione dal Santuario della Madonna della Scala perché il Comune non è riuscito, in oltre tre mesi, a mettere i sicurezza la scalinata di accesso alla chiesa dopo il crollo del soffitto della cripta della Buona Nova avvenuto la notte tra il 18 e 19 gennaio.
Vito Miccolis
Componente della direzione regionale del PD
IDA CARDILLO: "GRAZIE A MAZZARANO, CI SONO I 30MILA EURO PER IL CARNEVALE"
Come annunciato, la Regione ha deliberato la concessione di un contributo straordinario per la 63^ edizione del Carnevale di Massafra, pari a 30 mila euro.
Mantenuto anche per quest'anno l'impegno del consigliere Michele Mazzarano che ha presentato l'emendamento al bilancio regionale per lo stanziamento "non scontato" di una risorsa fondamentale per poter programmare la prossima edizione con maggiore serenità.
Si manterrà la stessa linea per il prossimo futuro, nonostante il mancato riconoscimento da parte del Sindaco nelle comunicazioni ufficiali, perché non ci interessa la politica immatura dell'esibizionismo social ma abbiamo a cuore la più importante manifestazione culturale della nostra comunità, i talenti e le aspettative dei maestri cartapestai e il bene disinteressato per tutti i cittadini.
Al Sindaco Quarto, che non ha fatto tanti sforzi per avere questo contributo e non ha neanche ringraziato l’unica persona che andava ringraziata, ricordo che la vera sorpresa è che un Carnevale scadente, come quello organizzato da Massafra quest’anno e gli anni passati, avrà lo stesso contributo di un Carnevale di seria A come quello di Putignano, anche sulla trasparenza delle spese.
Dopo quasi un anno stiamo ancora aspettando il tanto annunciato (in campagna elettorale) cambio di passo, ma come insegna il buon Arbore in una canzone carnascialesca: “Aspetta e spera, che poi si avvera”
Ida Cardillo
Consigliere Comunale PD
Ida Cardillo
Consigliere Comunale PD
MAZZARANO: "IL PUNTO DI PRIMO INTERVENTO NON CHIUDERA' "
"Il Punto di Primo Intervento non chiuderà e la Regione è impegnata al potenziamento del presidio territoriale di Massafra".
Lo dichiara il Presidente del Gruppo Pd della Regione Puglia intervenuto l'altra sera al Consiglio comunale monotematico di Massafra sul futuro del "Matteo Pagliari".
"Nel consiglio comunale di Massafra, - prosegue Mazzarano - il Sindaco e i consiglieri hanno potuto prendere atto dell'impegno scritto del Dott. Giancarlo Ruscitti, Direttore del Dipartimento Politiche della salute della Regione Puglia, sollecitato dopo un mio confronto sul tema con il Presidente Michele Emiliano.
L'occasione del dibattito consiliare, di cui ringrazio il sindaco e i consiglieri, - prosegue Mazzarano - è stata utile per ribadire che il presidio territoriale di Massafra è un esempio virtuoso di riconversione da presidio ospedaliero a presidio territoriale.
Bisogna comunque continuare ad implementare i servizi, confermare le ore delle prestazioni ambulatoriali degli specialisti afferenti il PO di Castellaneta ed incrementare la gamma delle discipline.
Va completata la riconversione avviata nel 2011. La Direzione generale dell'Asl ha il dovere di applicare al millimetro la delibera della riconversione.
Il nostro impegno è costante per realizzare gli obiettivi previsti: tra qualche settimana sarà attiva l'Unità di degenza territoriale (detto più semplicemente 'ospedale di comunità') a carico dei medici di base che operano già nella struttura; a breve vedrà la luce il 'day service chirurgico' di oculistica che consentirà gli interventi alla cataratta.
Sono infatti in ultimazione i lavori di ristrutturazione al piano terra per € 1.200.000 stanziati dalla Regione che consentirà una migliore disposizione dell'offerta dell'intera struttura.
Come ribadito più volte ieri, il presidio territoriale di Massafra - prosegue il Capogruppo Pd - ha un valore strategico per l'intera area jonica perché eroga servizi che non sono necessariamente legati alla ospedalizzazione.
Il percorso è tracciato e tutte le voci che sostengono queste scelte sono utili.
Quanto più il presidio territoriale di Massafra conquisterà credibilità tanto più continuerà a mantenere un PPI che accoglie un numero significativo di accessi (circa 13 mila all'anno). Un numero così elevato di prestazioni annue sta a rappresentare un fondamentale ruolo di filtro rispetto ai Pronto Soccorso della zona e questo giustifica l'attuale dotazione organica in servizio al PPI.
Lo sviluppo del presidio e l'implementazione dei servizi - sottolinea Mazzarano - sono direttamente proporzionali alla conferma del PPI.
Su questi obiettivi é importante che tutta la comunità si spenda con le istituzioni locali e con le realtà associative, civiche e del volontariato.
Come è altrettanto importante che la Regione venga messa alla prova dei fatti.
Del resto - conclude Mazzarano - l'agire politico fonda la sua capacità di consenso se è in grado di far seguire alle parole i fatti".
Michele Mazzarano
Capogruppo Consiliare PD - Regione Puglia
Michele Mazzarano
Capogruppo Consiliare PD - Regione Puglia
13 aprile 2017
05 aprile 2017
Salviamo la Scuola del Rione Gesù Bambino
Di seguito la lettere appello per salvare la Scuola del Rione Gesù Bambino che vi invitiamo a sottoscrivere
Caro Sindaco, se chiude la scuola Gesù Bambino muore una comunità!
Come si identificherebbe una collettività quando viene privata di uno dei suoi principali elementi aggreganti?
La Scuola insieme alla Chiesa costituiscono da sempre i luoghi eletti di aggregazione, confronto e crescita sociale.
Ultimo avamposto di riscatto e di emancipazione in un contesto dove la compresenza di vari elementi, miscelati insieme, diventerebbero detonatori di mine sociali pronte ad esplodere.
Il rione Gesù Bambino, infatti, è da tutti considerato un pò un paesello dentro al paese ma si caratterizza sempre più (senza intento polemico e con molta franchezza), come il "ghetto"nella città.
Ecco perché la notizia della soppressione della scuola arriva, per noi cittadini di questo rione (quella costruttiva e senza interessi personalistici di sorta), come un fulmine a ciel sereno, poichè improvvisa e giunta appena nella tarda mattina di sabato 1 aprile, quando la Segreteria dell’Istituto ha chiesto con urgenza di scegliere un'altra scuola per i nostri figli.
Alcuni obietteranno che gli iscritti sono pochi e che non si condivide la creazione delle pluriclassi (sebbene l’adozione delle classi aperte, ben al di fuori dello “stato di necessità”, in paesi come la civilissima e occidentalissima Svizzera, abbia promosso studenti con eccellenti profitti), altri potrebbero osservare che il plesso scolastico non è di facile raggiungimento, per gli evidenti disagi che comporta la sua unica via di accesso a senso unico.
Noi genitori e abitanti di questo rione sosteniamo invece che in effetti i numeri per la sopravvivenza della scuola ci sono. Molte persone, purtroppo, hanno già scelto di iscrivere i loro figli in un’altra scuola pur sacrificandoli in classi superaffollate ed esponendoli alla "disattenzione didattica". Una decisione legittima, ovviamente, espletata nel sacrosanto esercizio della potestà parentale.
Ma i presupposti non cambiano.
Da qui il nostro accorato appello affinché questa Amministrazione, coerentemente con il proposito elettorale, realizzi con urgenza quelle condizioni materiali e "culturali" che conducano a un rinnovamento del Rione investendo proprio sulla scuola. Invitiamo il Sindaco, in prima persona, a suggerire l'iscrizione in questo plesso scolastico a tutti i genitori Massafresi, per incentivare i rapporti umani e creare un ponte tra le persone e le culture.
Noi abitanti di questo rione non meritiamo di essere umiliati e trattati come cittadini di serie B, perché essere presenti e interessarsi ad un territorio necessita di conoscenza e impegno costante. Non solo in "determinati periodi"!
Sarebbe l'ennesima sconfitta di questa città, e del Centro Storico in particolare, che subisce l'ennesima spoliazione.
E alla prossima consultazione elettorale potreste chiamare la vostra più autorevole lista non "Strada Maggiore" ma direttamente "via Livatino 1, 3piano".
Con osservanza.
I Genitori
Il Comitato Gesù Bambino
Ida Cardillo, Consigliere Comunale PD
Michele Mazzarano, Consigliere Regionale PD
Angelo Notaristefano,Giovani Democratici
Caro Sindaco, se chiude la scuola Gesù Bambino muore una comunità!
Come si identificherebbe una collettività quando viene privata di uno dei suoi principali elementi aggreganti?
La Scuola insieme alla Chiesa costituiscono da sempre i luoghi eletti di aggregazione, confronto e crescita sociale.
Ultimo avamposto di riscatto e di emancipazione in un contesto dove la compresenza di vari elementi, miscelati insieme, diventerebbero detonatori di mine sociali pronte ad esplodere.
Il rione Gesù Bambino, infatti, è da tutti considerato un pò un paesello dentro al paese ma si caratterizza sempre più (senza intento polemico e con molta franchezza), come il "ghetto"nella città.
Ecco perché la notizia della soppressione della scuola arriva, per noi cittadini di questo rione (quella costruttiva e senza interessi personalistici di sorta), come un fulmine a ciel sereno, poichè improvvisa e giunta appena nella tarda mattina di sabato 1 aprile, quando la Segreteria dell’Istituto ha chiesto con urgenza di scegliere un'altra scuola per i nostri figli.
Alcuni obietteranno che gli iscritti sono pochi e che non si condivide la creazione delle pluriclassi (sebbene l’adozione delle classi aperte, ben al di fuori dello “stato di necessità”, in paesi come la civilissima e occidentalissima Svizzera, abbia promosso studenti con eccellenti profitti), altri potrebbero osservare che il plesso scolastico non è di facile raggiungimento, per gli evidenti disagi che comporta la sua unica via di accesso a senso unico.
Noi genitori e abitanti di questo rione sosteniamo invece che in effetti i numeri per la sopravvivenza della scuola ci sono. Molte persone, purtroppo, hanno già scelto di iscrivere i loro figli in un’altra scuola pur sacrificandoli in classi superaffollate ed esponendoli alla "disattenzione didattica". Una decisione legittima, ovviamente, espletata nel sacrosanto esercizio della potestà parentale.
Ma i presupposti non cambiano.
Da qui il nostro accorato appello affinché questa Amministrazione, coerentemente con il proposito elettorale, realizzi con urgenza quelle condizioni materiali e "culturali" che conducano a un rinnovamento del Rione investendo proprio sulla scuola. Invitiamo il Sindaco, in prima persona, a suggerire l'iscrizione in questo plesso scolastico a tutti i genitori Massafresi, per incentivare i rapporti umani e creare un ponte tra le persone e le culture.
Noi abitanti di questo rione non meritiamo di essere umiliati e trattati come cittadini di serie B, perché essere presenti e interessarsi ad un territorio necessita di conoscenza e impegno costante. Non solo in "determinati periodi"!
Sarebbe l'ennesima sconfitta di questa città, e del Centro Storico in particolare, che subisce l'ennesima spoliazione.
E alla prossima consultazione elettorale potreste chiamare la vostra più autorevole lista non "Strada Maggiore" ma direttamente "via Livatino 1, 3piano".
Con osservanza.
I Genitori
Il Comitato Gesù Bambino
Ida Cardillo, Consigliere Comunale PD
Michele Mazzarano, Consigliere Regionale PD
Angelo Notaristefano,Giovani Democratici
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