Sala gremita per il primo consiglio comunale dell’era Tamburrano 2 e non poteva essere diversamente, la curiosità è tanta per questa assise dove certo non mancheranno i forti connotati politici.
È il sindaco Martino Tamburrano a fare gli onori di casa: «I cittadini hanno premiato la continuità ed è, questa, una condizione che potrà dare ancora più certezze a un paese che sente forte il bisogno di vicinanza delle istituzioni.
Farò in modo di meritare il consenso ottenuto e spero che, messi da parte i rancori, le appartenenze non ci impediscano di raggiungere gli obiettivi necessari alla città». Clima sereno che quasi non ci credi. Continua l’avvocato Giandomenico Pilolli, che ha presieduto la seduta invitando le forze politiche a una “contrapposizione serena che lasci fuori dall’aula becere manifestazioni che non portano la crescita auspicata”: «Ci sono tante problematiche sul tappeto e
credo che sull’Ospedale maggioranza e opposizione debbano fermarsi e fare quadrato attorno al Sindaco per far sentire la propria voce».
Neanche il tempo di godersi le temperature miti, che il termometro ha iniziato la risalita verso climi più caldi. Motivo del contendere l’elezione del presidente e del vicepresidente del Consiglio, con un dibattito acceso e frequenti sospensioni.
Michele Mazzarano, consigliere comunale del Partito Democratico risponde alla maggioranza che indica Pilolli a presidente: «Credo che si debba sancire la nascita di un nuovo corso politico e istituzionale» dice e, per fare questo, richiama l’esigenza «di affrontare l’elezione di importanti cariche con minore sbrigatività».Mazzarano si dice garantito dalla figura dell’avvocato Pilolli e la minoranza lo voterebbe senza problemi se la maggioranza votasse un vicepresidente indicato dalle opposizioni. È una questione di “normalità istituzionale”: «Non va bene che le istituzioni siano gestite in maniera padronale da parte di chi vince, non chiediamo un segnale per il consiglio comunale ma per la città. Ci sentiamo garantiti da Pilolli ma per la vicepresidenza chiediamo un segnale che segni la fine del clima da campagna elettorale».
Tamburrano rimprovera incompletezza a Mazzarano, reo secondo il sindaco di aver dimenticato la Provincia dove la maggioranza di centrosinistra ha mantenuto la vicepresidenza e dice di non voler dimenticare quanto detto sui palchi, e richiama l’esigenza di isolare le persone che non fanno bene al paese.
Il riferimento è probabilmente alla dottoressa Vita Massaro, che verrà di lì a poco candidata dalla minoranza a vicepresidente del Consiglio. Replica Mazzarano: «Si parla tanto della partecipazione delle donne alla vita politica, non dimentico la lista “Progetto Donna” a sostegno della candidatura di Tamburrano e noto con piacere che in questa assise siede una donna tra gli assessori. Non capisco perché questa sensibilità non possa essere estesa alla vicepresidenza.
Se non si può fare, diteci almeno il perché». A rispondere è Giannotta: «Nessun motivo di carattere personale rispetto alla candidatura della Massaro, gli ostacoli sono di natura politica, avendo seduto lei tra i banchi della nostra maggioranza fino a due anni fa». Per Mazzarano, che ribatte colpo su colpo «la dottoressa Massaro è passata dal giudizio elettorale, i cittadini l’hanno premiata e in democrazia questo conta».
Non basta per convincere Tamburrano che ammette: «E’ vero, esistono anche motivi di natura personale». Maurizio Baccaro, che segna l’esordio di Sinistra Ecologia e Libertà in consiglio comunale, replica al sindaco: «Intravedo solo motivi personali contro la candidatura della Massaro, è un’impostazione che non possiamo accettare» e non ci sta l’avvocato Vito Miccolis, capogruppo del Pd: «Faccio notare le contraddizioni del sindaco, che prima dice di voler mettere da parte i rancori, poi rientra in campagna elettorale».
Un battibecco che ha portato a un esito prevedibile: la maggioranza qualificata richiesta per l’elezione del presidente e del vicepresidente non è stata raggiunta e tutto è stato rinviato alla seduta successiva.
Il sindaco Tamburrano ha poi illustrato le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato, che si articoleranno essenzialmente in “crescita e sviluppo, difesa del territorio, cultura, giovani e formazione, servizi”. Tamburrano si è soffermato anche sulle priorità da affrontare, sugli interventi da adottare, sull’abbattimento delle spese discrezionali, sulle note dolenti quali la chiusura dell’Ospedale e l’ormai certo aumento della TARSU.
Il consigliere della Costituente di centro, il dottor Cofano, chiede attenzioneper la rete idrica a Parco di Guerra e il ripristino per la pavimentazione in via Muro e in via delle Concerie, mentre Baccaro plaude alla voglia della maggioranza di voler incentivare lo sviluppo del centro storico ma non crede che questo sia possibile fino a quando l’isola pedonale sarà su Corso Roma.
Sarà Baccaro, con Miccolis, a far notare che, in campagna elettorale, nulla era stato detto ai cittadini sull’aumento della Tarsu.
L’aumento piomba nella sala e nessuno, tra il pubblico, applaude.
Ivano Stelluto Extra Magazine