«Abbiamo consumato un ulteriore momento della nostra battaglia per la sicurezza stradale –commenta il capogruppo consiliare del Pd Vito Miccolis –, volta alla sensibilizzazione. Vogliamo coinvolgere su questo argomento quanta più gente possibile. Vogliamo che la sicurezza stradale sia al centro del dibattito politico-amministrativo e che non si discuta su questo tema solo nel momento in cui si registrano incidenti e morti. Vogliamo dare la possibilità alla politica e alle istituzioni di intervenire sulle arterie stradali e renderle più sicure».
«La nostra battaglia – tiene a precisare – non è finalizzata ad ottenere consenso elettorale. Vogliamo farla con tutti gli altri, con tutte le forze politiche e le istituzioni che credono nella sua importanza. Da parte nostra non ci sono toni polemici né vogliamo scaricare le responsabilità ad altri. Diciamo solamente: “Mettiamoci insieme per risolvere questo problema”. Siamo convinti che la sicurezza stradale sia un valore che dobbiamo garantire. In questo modo tuteleremo soprattutto i lavoratori. Basti pensare che il 50% dei morti sul lavoro in Italia avviene sulla rete stradale».Sul volantino, dopo le proposte (prevenzione, formazione ed informazione prima di tutto), i dati allarmanti degli incidenti verificatisi nel 2010, solo nella provincia di Taranto: 1601 sinistri, con 36 decessi e 2742 feriti. «Il prossimo step – annuncia Miccolis – sarà proprio mirato ad indicare le “strade della morte”».Ma gli automobilisti come hanno reagito? «Qualcuno – risponde il capogruppo consiliare del Pd – ci ha chiesto in che modo poter contribuire alla causa. Molti avevano sentito parlare della nostra iniziativa e ci hanno incoraggiato ad andare avanti. Abbiamo riscontrato molta solidarietà, manifestataci anche da persone di appartenenza politica diversa dalla nostra».
«Il sapore dell’arancia – conclude – è forte e deciso come deve essere la nostra azione».
Corriere del Giorno -Francesca Piccolo