Il quartiere Gesù Bambino non è una casbah.
Dopo la figuraccia dell’Hotel Bizantino, in cui, come si ricorderà, gli immigrati accolti nel territorio di Massafra furono trovati a vivere in condizioni da bestiame, senza i livelli minimi di rispetto della dignità umana, il sindaco prova a rifarsi una verginità proponendo di realizzare un siddetto oratorio comunale nei locali della parrocchia Gesù Bambino. Siamo di fronte al persistere di improvvisazione sia sul fronte delle politiche di accoglienza e di integrazione culturale che sul fronte della valorizzazione del centro storico e del suddetto quartiere.
Il quartiere Gesù Bambino è diventato, nel corso di questi anni, a causa dell'amministrazione comunale, terra di conquista patrimoniale. Nessuna iniziativa organica è stata pianificata per arrestare l’esodo e l’invecchiamento della sua popolazione, nessuna iniziativa di valorizzazione ed integrazione delle tante famiglie extracomunitarie che vi abitano. Gesù Bambino è diventato un quartiere dormitorio, sporco, abbandonato e in preda ai cani randagi.
E’ in atto un progressivo allontanamento del resto della città dal centro storico senza un progetto di riqualificazione urbana per attrarre giovani coppie e turisti che, come accade altrove, sono i fattori di sviluppo e di crescita del territorio. Si intende altresì utilizzare le risorse economiche della Regione per interventi una tantum che non cambieranno l’organizzazione della vita di chi ci abita e soprattutto non incrementeranno la fruibilità del quartiere, non favoriranno quella integrazione tra città e periferie che è la vera chiave di sviluppo del centro storico stesso.
La parrocchia Gesù Bambino è stata il cuore pulsante del quartiere. Nel corso degli ultimi anni, anche il ruolo attivo e vitale della parrocchia con le sue tradizionali attività associative, solidali e ricreative, per bambini e adulti, si è inesorabilmente spento. Ora si chiede l’utilizzo in comodato per un non ben specificato oratorio comunale. A mia memoria gli oratori sono sempre stati luoghi della pastorale giovanile facenti capo o a congregazioni religiose o alla esclusiva titolarità delle parrocchie e mai gestite da amministrazioni comunali. Ma al di là della inappropriatezza dei termini utilizzati, i locali in questione, di proprietà del Ministro Provinciale dell’Ordine dei Frati Minori, hanno una precisa vocazione legata all’esperienza di comunione e di spiritualità della tradizione e dell’esercizio francescano e ogni iniziativa andrebbe legata a questa originalità. Gesù Bambino non è un contenitore qualsiasi da riempire con logiche predatorie che ne snaturino la straordinaria identità storica e religiosa.
il Consigliere Regionale
Michele Mazzarano