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07 novembre 2009

• IL GOVERNO DEL NORD

Siamo di fronte ad un Governo le cui scelte in materia di infrastrutture e di politica economica appaiono completamente piegate agli interessi del Nord. Il Cipe di oggi ne è una riprova. Sono state approvate opere infrastrutturali per oltre 8 miliardi di euro, dei quali più di 6 appostati per opere da realizzare al Nord.
Il Mezzogiorno è letteralmente scomparso dalle scelte di questo Governo, se si fa eccezione per il solito ponte sullo Stretto, opera tanto costosa quanto non prioritaria che assorbe consistenti risorse pubbliche sottraendole ad interventi infrastrutturali più urgenti ed importanti. Restano inspiegabilmente indietro le vere opere prioritarie e strategiche per il Sud a partire dalla linea ad Alta capacità ferroviaria Napoli-Bari, opera condivisa socialmente ed istituzionalmente, con un progetto preliminare già pronto ed un progetto definitivo del 1° lotto già elaborato, un’opera dunque già pronta per andare in appalto con immediata apertura dei cantieri”.
Per quanto rigurada il ponte il comitato ha sbloccato un miliardo e 300 milioni per avviare la progettazione. Soldi veri, soldi pubblici. Finora non si è visto nessun contributo privato, come va raccontando il governo». La somma sbloccata, era statadestinata dal governo Prodi su infrastrutture di Calabria e Sicilia .
Nella miriade di interventi, anche uno che mette le mani nelle tasche dei cittadini. La delibera Cipe autorizza infatti a partire dal 2010 un aumento delle tariffe aeroportuali.
Le forze politiche, le istituzioni ed i parlamentari meridionali hanno il dovere di farsi sentire per contrastare tali scelte fortemente penalizzanti per il Sud.