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04 agosto 2012

Di seguito l'odg su emergenza ambientale nella Provincia di Taranto e sui termovalorizzatori approvato nel Consiglio Regionale del 3 Agosto 2012

ORDINE DEL GIORNO
CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA

Premesso


Che la Provincia di Taranto, in questo periodo, è interessata da numerose e diverse richieste di apertura di nuovi impianti e di ampliamento di strutture esistenti; le quali si propongono di trattare termicamente Combustibile Derivato da Rifiuto (CDR).


Che nella città di Massafra in merito alla questione del Progetto di Realizzazione della Seconda Linea della centrale termoelettrica alimentata a CDR e biomasse, di proprietà della Appia Energy, si è aperto un forte contraddittorio sociale con manifesta mobilitazione della popolazione.


Che la Ecodi Sri, in agro di Taranto, chiede di essere autorizzata per un impianto di stoccaggio e incenerimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi, per una capacità di smaltimento di 8.500 tonn/anno.


Che l'Azienda Municipalizzata per l'Igiene Urbana di Taranto (Amiu), ha presentato Studio d'Impatto Ambientale (SIA) relativo ad impianto integrato per il trattamento dei RSU di proprietà, sito nel comune di Statte (TA) e costituito da due sezioni indipendenti; una sezione di compostaggio per la produzione di compost derivante dalla raccolta differenziata o di RB (Rifiuto Biostabilizzato) e una sezione di termovalorizzazione con produzione di energia elettrica.


Che la Cementir Italia srl, beneficiando di finanziamento pubblico del Fondo europeo per lo sviluppo regionale nell'ambito del programma operativo 2007-2013 (PO FESR 2007-2013) che ammonta a € 19.334.852,51, Ha proposto un "ampliamento degli impianti produttivi esistenti ed il recupero di efficienza e competitività dello stabilimento produttivo di Taranto", attraverso la realizzazione del progetto c.d. "Nuova Taranto", che sarà dotato anche di in un co-inceneritore in cui verrà smaltito parte del combustibile da rifiuti (CDR) prodotto nel territorio della Regione Puglia.


Considerato


Che gli EE.LL. della Provincia di che trattasi e la stessa Regione Puglia, insieme all'Arpa ed agli altri soggetti interessati per i profili sanitari ed ambientali, sono impegnati presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri in una vertenza precipuamente costituita per operare una incisiva iniziativa di risanamento dell'Area a rischio di Taranto, universalmente riconosciuta come Territorio afflitto da emergenza ambientale.


Che tale tavolo ha preso atto di una procedura di revisione dell'A.I.A. rilasciata a suo tempo a ulva Spa.


Che sul Territorio della Provincia di Taranto la Società EniPower Spa, società del Gruppo ENI, ha sviluppato un progetto per realizzare un impianto di Cogenerazione a Ciclo Combinato da circa 240 MW, alimentato da Gas naturale, presso lo stabilimento ENI Refining & Marketing di Taranto (Agip Petroli).


Che è altresì incardinata apposita procedura per la realizzazione di un progetto di potenziamento delle strutture per lo stoccaggio e la spedizione del greggio Tempa Rossa (c.d. progetto Tempa Rossa).


Visto


Che la Regione Puglia sta lavorando propriamente in questi giorni alla stesura di una nuova riorganizzazione del ciclo dei rifiuti e delle stesse ATO (questione che riguarda espressamente gli RSU); dunque sarebbe vieppiù opportuno che ogni decisione possa poter essere concepita a valle di un quadro evidentemente più chiaro che tale documento potrà offrire alle Istituzioni Locali chiamate a pronunciarsi, sia in termini di fabbisogno, sia in termini di localizzazione di tali impianti complessi.


Che la recente unanime approvazione in V Commissione Consiliare della norma che rende vincolante ed obbligatoria, ai fini autorizzativi, la VDS (valutazione di danno sanitario), nell'ambito delle "Nuove norme sulla riduzione di sostanze inquinanti.


Tutto quanto sopra premesso, considerato e visto


Il consiglio regionale


in considerazione della particolare situazione dell'area tarantina, esposta ai fattori inquinanti di cui alla premessa,


Ritiene


che l'interesse alla diminuzione dei carichi inquinanti costituisca interesse pubblico prevalente, anche in considerazione del generale principio di precauzione;


Impegna


tutti gli organi amministrativi interessati agli iter autorizzativi, anche solo potenzialmente idonei, ad aumentare i carichi inquinanti, a prendere atto della rilevanza dell'interesse pubblico su indicato;


Da mandato al Presidente del Consiglio regionale


di comunicare il presente Odg alla giunta regionale e agli enti locali ad ogni titolo coinvolti nei procedimenti autorizzativi.


Mazzarano Michele - Blasi Sergio - Decaro Antonio

Cervellera Alfredo - Laddomada Francesco - Mazza Patrizio