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29 agosto 2012

• Disagi per la chiusura di Via Vittorio Veneto


I commercianti, del centro storico, stanno subendo
ingenti danni economici (alcuni giovani rischiano anche il licenziamento) a causa dei lavori di sistemazione delle aree a parcheggio di via Vittorio Veneto. L’amministrazione comunale li sta realizzando spendendo complessivamente circa ottantamila euro. Dal 20 agosto tutta la viabilità del centro storico è stata stravolta. E’ stato chiuso al traffico un piccolo tratto di strada dove vi è il Palazzo di Città con il comando della Polizia Municipale, gli uffici del sindaco ed il protocollo generale. Inoltre in quei pochi metri vi è una forte concentrazione di attività commerciali: una farmacia, un orefice, una salumeria ed altri negozi.

Il divieto di transito in via Vittorio Veneto ha fortemente danneggiato anche le altre attività commerciali presenti nelle altre vie nel cuore del centro storico I disagi si sono estesi a tutta la città, divisa oramai in due parti. Lo sconvolgimento della viabilità ha portato ad un' intensificazione del traffico automobilistico in via col. Scarano e in viale Marconi, il nuovo centro urbano. I lavori dovrebbero concludersi entro 180 giorni, come è indicato nella segnaletica della Pubblica Amministrazione.

Ancora una volta la città è costretta a subire disagi per la mancanza di programmazione. Via Vittorio Veneto, già a fine del 2009, era stata interessata da lavori di risistemazione del manto stradale con l’affidamento alla ditta Nardoni. A distanza di pochi anni si ritorna a rifare la stessa opera, ma questa volta invece di utilizzare l’asfalto si realizzerà una pavimentazione in chianche. Non si comprende lo sperpero di danaro pubblico. L’amministrazione comunale poteva benissimo già nel 2009 prevedere una pavimentazione in chianche invece di procurare due volte i disagi ed i danni economici agli operatori del centro storico. Ora per un intervento di solo ottantamila euro si stanno creando danni ai negozianti ed ai professionisti del centro storico per somme notevolmente superiori. Per evitare di sconvolgere la fragile economia in quella zona della città si potevano almeno predisporre degli accorgimenti per limitare i danni. Innanzitutto concordare con gli operatori economici le date delle loro ferie per il periodo di tempo necessario alla chiusura del traffico, inoltre i lavori di sistemazione potevano essere svolti in orari serali. Ora si chiede all’Amministrazione Comunale di prevedere una viabilità alternativa con parcheggi riservati per rendere fruibili gli esercizi pubblici. Anche l’accesso al Palazzo di città dovrebbe essere garantito, è impensabile che i cittadini per recarvisi debbano attraversare un cantiere.

Vito Miccolis