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01 aprile 2008

Monitoraggio aria, centraline ferme



«Mettete in funzione le centraline di rilevamento della qualità dell’aria». È la richiesta del Partito Democratico avanzata all’Amministrazione comunale.«Dal luglio 2005, periodo della consegna dei lavori - dichiara il segretario cittadino del Pd, Vito Miccolis nella città di Massafra, ritenuta comune ad elevato rischio ambientale, è presente la rete di monitoraggio della qualità dell’aria che individua gli agenti inquinanti. La rete è composta da tre centraline di rilevamento, dislocate nei pressi dello stadio “Italia”, nell’atrio della scuola media “Manzoni” ed in Via Taranto.

Inoltre - prosegue Miccolis - sono stati installati due monitor, uno presso il Comando della Polizia municipale, in via Vittorio Veneto, l’altro presso gli uffici comunali di viale Magna Grecia, i quali consentirebbero ai cittadini di prendere visione dei dati rilevati. A ciò si aggiunga la realizzazione di un sito internet informativo».
«Il progetto per la realizzazione della rete, approvato con delibera di giunta del 30 maggio 2002 - dice Miccolis - si è avvalso dei finanziamenti Por, promossi dalla Regione Puglia. Risale al 5 agosto 2004, invece, l’approvazione, nella versione definitiva, del capitolato d’appalto e del capitolato tecnico. Con determina dirigenziale del 5 maggio 2005, poi,
l’appalto è stato definitivamente aggiudicato all’Ati. formata da Gecom con sede in Taranto
(mandataria) e Orion di Veggiano (Padova - mandante). Al termine del periodo di gestione
sperimentale degli impianti per sei mesi, il 7 luglio 2006, è stato redatto, dalla apposita commissione, il verbale di collaudo di forniture e opere accessorie.
Due mesi dopo - evidenzia il segretario del Pd - attraverso una missiva, la ditta Gecom srl informava il Comune di Massafra della necessità che al termine del periodo di gestione sperimentale degli impianti si provvedesse all’apposita gara di appalto per la gestione della rete di monitoraggio dell’aria. A tutt'oggi, però - rileva Miccolis - per indisponibilità dichiarata di fondi, la rete è spenta e la mancata manutenzione delle apparecchiature installate all’interno delle stazioni nuocerà al funzionamento delle stesse nel momento in cui si deciderà di ripristinare il servizio». «I costi per la realizzazione e l’installazione dell’impianto - aggiunge Miccolis - si
aggirano intorno ai 600milaeuro; la messa in funzione e la gestione, invece, costerebbe al Comune 60mila euro all’anno.
A quanto pare l’Amministrazione non è stata in grado di reperire i fondi necessari. “Invece di spendere soldi nell’effimero - insiste Miccolis - sarebbe stato più utile sapere quello che respiriamo”. Le tre centraline avrebbero dovuto rilevare il grado di inquinamento di Massafra e riferirlo, in tempo reale, al sito internet. “Nessuno ha mai avuto conoscenza di quei dati” fa notare il segretario del Pd “ed oggi, per rimettere in funzione quell’impianto occorrono altri fondi per il ripristino di apparecchiature che negli ultimi due anni non sono mai state sottoposte a manutenzione. Un ulteriore elemento che dimostra la disattenzione di questa amministrazione comunale”. Il Pd chiede che le centraline vengano subito attivate