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22 aprile 2008

Walter Veltroni a Milano :Ripartiamo dal territorio


No ad un partito autonomo settentrionale, via libera coordinamento del Partito Democratico nel Nord e nel Sud d’Italia. E un rafforzamento del rapporto con l’Udc. Sono le due decisioni annunciate dal leader del Pd Walter Veltroni dopo aver incontrato a Milano i segretari regionali. Per la prima, spiega in conferenza stampa, si tratta di un organismo «composto oltre che dai segretari, dai sindaci delle più grandi città e dai presidenti delle province» per promuovere iniziative politiche con una forte attenzione al territorio. Veltroni ha spiegato come all'interno del partito si sia sentito il bisogno di «ristrutturare meglio la nostra politica organizzativa», ma con «iniziative promosse tutti assieme». Compito del nuovo coordinamento sarà «affrontare alcune priorità come la pressione fiscale, il problema delle infrastrutture, la semplificazione amministrativa. Tutte cose - sottolinea - che il centrosinistra in passato non aveva ascoltato». Quanto alla seconda scelta, il ragionamento del leader del Pd spinge verso un’intesa con Casini: «Se il Pd farà una opposizione in modo intelligente, se costruirà un rapporto con le altre forze politiche, penso all'Udc, sulla base di una forza politica del 33%, c'è la possibilità di far partire una sfida riformista che il Paese non ha mai riconosciuto».
Il Partito Democratico con le ultime elezioni ha vinto una delle due sfide che aveva davanti, quella cioè di «insediare in Italia una forza riformista mai esistita prima». Walter Veltroni è voluto partire da questa sottolineatura nella conferenza stampa che ha tenuto alla fine della riunione con i segretari regionali del partito a Milano, servita proprio per analizzare il voto.
Durante la riunione Veltroni ha fatto un'analisi del voto e mette a punto la nuova formula organizzativa del partito. «Noi in quattro mesi abbiamo fatto una rivoluzione dolce - ha detto Veltroni - e molto importante è stata la rottura, la discontinuità programmatica con il passato e il ritorno all'attenzione per la vita della povera gente, l'attenzione alle disugualianze». Veltroni rivendica le novità di programma e di linguaggio del centrosinistra che nonostante abbia perso la sfida elettorale ha avuto un risultato importante «ha sfondato la soglia dei 12 milioni di voti». Veltroni ha ammesso che il Pd «non è riuscito a vincere la sfida di governare il paese», ma nel raffronto, non tanto con il dato delle elezioni del 2006 ma con quello delle amministrative del 2007 e con i sondaggi di quel periodo, il risultato è in qualche modo lusinghiero con incrementi anche di un terzo dei voti. «In quattro mesi abbiamo fatto un gigantesco recupero» ha detto prima di aggiungere che è stata anche vinta una sfida importante, quella per «insediare una forza riformista mai esistita nel paese paragonabile ad esempio ai laburisti inglesi». «Si possono guardare i risultati delle elezioni in tanti modi - ha proseguito il segretario - ma in questo caso si è aperta una stagione politica usando un linguaggio nuovo», un linguaggio che, secondo Veltroni, ha pagato al nord e soprattutto nelle aree urbane. «Abbiamo sfondato la soglia dei 12 milioni di voti - ha concluso -, mai raggiunti nemmeno nel 1996».