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23 maggio 2011

•Un italiano su 4 a rischio povertà


Un quarto degli italiani “sperimenta il rischio di povertà o di esclusione sociale”. E’ uno dei passaggi più preoccupanti del ‘Rapporto Annuale’ dell’Istat. L’istituto rileva che il 24,7% della popolazione corre rischi altissimi. Il nostro Paese è al di sopra della media europea che si attesta al 23,1%.
Entrando nel dettaglio il rapporto svela che il rischio povertà riguarda 7,5 milioni di persone, pari al 12,5% della popolazione. 1,7 milioni si trovano in condizione di “grave deprivazione” e 1,8 milioni hanno un’intensità lavorativa molto bassa.

Un quadro decisamente allarmante se a questi dati aggiungiamo che “in Italia la crisi ha portato indietro le lancette della crescita di ben 35 trimestri, quasi dieci anni – si legge sempre nel rapporto - e l'attuale moderata ripresa ne ha fatti recuperare 13. Nel decennio 2001-2010 l'Italia ha realizzato la performance di crescita peggiore tra tutti i Paesi dell'Unione europea, con un tasso medio annuo di appena lo 0,2% contro l'1,3% registrato dall'Ue e l'1,1% dell'Uem".

Il rapporto rileva poi che la crisi del lavoro non colpisce più solamente il Sud del nostro Paese ma si sta spostando anche nel “ricco” Nord. ” Nel biennio di crisi economica 2009-2010 più della metà delle persone che hanno perso il lavoro erano residenti nel Mezzogiorno, dove l'occupazione si é ridotta di 280 mila unità. Ma anche le regioni del Nord sono state fortemente colpite e si contano 228 mila occupati in meno. "Le Regioni centrali sono rimaste invece sostanzialmente indenni dalle ricadute della crisi".