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20 agosto 2011

•MENO 18% DI FONDI STATALI PER MASSAFRA

Se si raffrontano i dati del Ministero dell’Interno sui trasferimenti per i comuni della provincia di Taranto che sono stati attribuiti nel 2010 e quelli che, invece, dovrebbero essere erogati a seguito della applicazione della manovra dell’estate scorsa e quella di ferragosto 2011, approvata con Decreto dal Governo, ne esce un quadro drammatico.
Dalla tabella da me elaborata, che riporto di seguito, già nel 2011- a seguito dei tagli disposti l’estate scorsa con la manovra finanziaria correttiva disposta con D.L. n. 78 del 2010 - c’è una riduzione dei trasferimenti medi nei comuni della provincia del 10% circa, con punte del 21% a San Giorgio Jonico e del 18% per i comuni di Massafra e Ginosa. Meno penalizzata - si fa per dire - la città di Taranto: con un taglio di 2 milioni di euro pari al 2,62% rispetto ai trasferimenti del 2010 (grazie alle norme sui comuni in dissesto che hanno impedito sino alla fine di quest’anno tagli sulle spettanze).
I comuni della Provincia di Taranto, nell’anno 2011, per effetto del DL 78/2010, riceveranno in meno dal Governo complessivamente 14 milioni e 478 mila euro.
Sono questi i tagli già consolidati che i comuni dovranno portare in riduzione delle entrate già nelle prossime manovre di riequilibrio di bilancio (entro fine settembre).

Ma il dato ancora più drammatico, oserei dire esiziale, rischia di arrivare con il tagli relativi agli anni prossimi disposti dalla manovra ferragostana..
Proiettando i tagli complessivi previsti a livello nazionale per i comuni italiani (4.200 milioni di euro per il 2012, 3.000 per il 2013, 2.000 per il 2014) i dati che emergono sono talmente pesanti da essere probabilmente insostenibili per i bilanci comunali.
Per il 2012 il taglio ipotizzabile dovrebbe essere mediamente del 32%, che per la città di Taranto rischia di tradursi in una riduzione di oltre 24 milioni di euro sui 76 sino ad oggi ricevuti. Martina Franca perderebbe altri 3 milioni di euro e così via. Una scure senza precedenti.
Il tutto si andrebbe a sommare all’incipiente federalismo i cui gli effetti non sono ancora chiarissimi se non per il vantaggio che determinerà per le città del Nord e per la penalizzazione per quelle del Sud.

Ovviamente, le alternative che avranno i Sindaci saranno sostanzialmente due: tagli radicali alle spese e quindi ai servizi o aumento esagerato delle tasse locali.

L’esempio dei comuni della Provincia di Taranto è trasferibile a tutte le provincie del Sud. Per questo è necessario cambiare, su questo punto, radicalmente la manovra per non mettere in ginocchio i comuni e quindi gli enti più vicini ai cittadini.
Ai Parlamentari tutti, ed a quelli locali in particolare il dovere di intervenire.

Taranto 16 agosto 201

Dante CAPRIULO
Assessore al Comune di Taranto

Tagli Ai Comuni Finanziaria Ferragosto 2011-Elaborazione Capriulo,Comunicato Stampa