Consiglio Comunale del 21 novembre
La seduta è stata aperta dal presidente del Consiglio Giandomenico Pilolli che, nell’introdurre i lavori, si è soffermato sulle tappe che hanno indotto alla convocazione della massima assise cittadina, in seguito alla chiusura della discarica di Manduria ed al conferimento in quella di Massafra.
Il sindaco Martino Tamburrano, primo ad intervenire, ha scandito i tempi che hanno portato alla situazione attuale dopo la chiusura della discarica manduriana per raggiungimento della volumetria e la “non ordinanza” per il proseguimento d’esercizio, seguita dall’arrivo a Massafra dei rifiuti precedentemente conferiti a Manduria. Il sindaco ha sottolineato di essersi opposto a quella decisione , affermando che, però, non ci si poteva sottrarre a tale “soccorso”, imponendo comunque una limitazione del periodo di conferimento a 60 giorni.
Non è giusto farci la guerra con Manduria – ha detto Miccolis – ma i rifiuti dei 17 comuni dell’ex ATO/3, a Massafra non devono essere conferiti, anche perché così facendo la nostra discarica si esaurirebbe molto presto. Miccolis infine ha chiesto al sindaco di ritirare l’ordinanza che autorizza il conferimento. Putignano ha detto un “grande basta a questi rifiuti” ed ha richiamato all’unità per tutelare la salute della collettività massafrese. Baccaro ha affermato come non vi sia stato alcun organismo che abbia dichiarato l’emergenza nel territorio di Manduria e come sia necessario capire entro quanto tempo si esaurirà la nostra discarica. Anche De Giorgio ha invitato a respingere al mittente i rifiuti ed ha chiesto di impugnare il provvedimento in questione. Giannotta ha sollevato problemi di illegittimità dell’ordinanza di conferimento per difetto di competenza ed ha invitato a verificare se i mezzi che trasportano i rifiuti rispettino tutte le norme previste. Cofano ha parlato di tardiva convocazione del Consiglio e dell’opportunità di impugnare l’ordinanza del sindaco. Tamburrano ha concluso il dibattito chiarendo che dopo la chiusura della discarica di Manduria, i 17 comuni conferitori hanno parlato di prezzo e non di “ambiente”. La mia ordinanza – ha continuato il sindaco - serve a disciplinare il “comportamento del concessionario”, mentre è l’OGA ATO che determina l’autorizzazione. Al Prefetto – ha concluso il primo cittadino - chiederei le dimissioni del sindaco di Manduria per le sue responsabilità amministrative.
Al termine di una sospensione, il Consiglio ha approvato un articolato ordine del giorno nel quale, tra l’altro, si respinge la decisione dell’OGA ATO di far conferire i comuni dell’ex ATO/3 nella discarica di Massafra, in quanto non può essere sopportato l’ulteriore appesantimento ambientale e si invita lo stesso OGA a revocare la delibera di conferimento nelle parti in cui si dà mandato al sindaco di Massafra di ordinare alla CISA di accogliere i rifiuti dei comuni facenti parte dell’ex ATO/3 ed all’unanimità si esprime parere negativo al conferimento presso l’impianto massafrese.