tag foto 1 tag foto 2 tag foto 3 tag foto 4 tag foto 5

24 novembre 2013

Mini-dossier sulla discarica di Manduria e sul trasferimento dei rifiuti dell'ex ATO/3 a quella di Massafra

Ecco alcuni documenti che hanno determinato il trasferimento dei rifiuti dell'ex ATO/3 dalla discarica di Manduria, gestita da Manduriambiente, a quella di Massafra, gestita dalla Cisa
1. Deliberazione n.3 del 13/11/2013 dell'OGA: La seduta, presieduta dal Sindaco del Comune di Massafra, dott. Martino Carmelo Tamburano, facente funzione del Presidente dell’OGA, per impedimento del Presidente dott. lppazio Stefano, giusto Decreto Presidenziale n. 9 del1’08.l1.13, delibera che il Sindaco di Manduria dia ordine alla ditta Manduriambiente spa di gestire l'impianto nell'attuale configurazione per un periodo di 30 giorni;
2. Deliberazione n.28 del 15/11/2013 del Comune di Manduria: viene deliberato che non si rilevano che condizioni di emergenza, espressamente previste per la legge, tali da giustificare l'emissione di un'ordinanza; di prendere atto che il conferimento dei rifiuti, di fatto in sopraelevazione della
discarica, appesantirebbe la situazione già estremamente grave di inquinamento ambientale, così come già evidenziato dalle analisi preventive svolte; di inoltrare richiesta all’OGA acchè la stessa proceda, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali, e nelle more dell’attuazione del progetto autorizzato con AIA (d.d. n. 59 del 18 Ottobre 2013), all’individuazione di altri siti ove conferire, nel frattempo, i rifiuti solidi urbani;
3. Deliberazione n.4 del 16/11/2013 dell'OGA: La seduta, presieduta dal Sindaco del Comune di Massafra, dott. Martino Carmelo Tamburano, facente funzione del Presidente dell’OGA, per impedimento del Presidente dott. lppazio Stefano, giusto Decreto Presidenziale n. 9 del1’08.l1.13, prende atto della dichiarazioni del Sindaco di Manduria in merito alla delibera dello stesso Comune; delibera, (con il solo voto contrario del solo Sindaco di Massafra),  di dare mandato al Sindaco del Comune di Massafra, in qualità di autorità amministrativameme competente di ordinare alla Società CISA spa per un periodo di 60 gg (quale unico impianto di smaltimento RSU in esercizio e con capacità residua di conferimento, ubicato nell`ambito del bacino ATO Provincia di Taranto), di raccogliere e gestire nel suo ciclo ordinario gli RSU dei Comuni facenti parte dell'ex. Bacino ATO TA/3, di dare mandato al Presidente dell’OGA dell’ATO Provincia di Taranto di chiedere autorizzazione a1 Presidente della Regione Puglia l`autorizzazione al poter conferire gli RSU dei comuni dell’ex bacino ATO TA/3 al di fuori dell’area del bacino di competenza a seguito dello svolgimento di idonea indagine di mercato
4. Stralcio del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti in cui si individuano le discariche in cui i Comuni della Provincia di Taranto possono confluire i rifiuti urbani, sottolineando come la mancata implementazione della raccolta di differenziata ad una determinata percentuale porterebbe al presto esaurimento della discariche disponibili, cioè quella di Massafra e di Manduria. Inoltre dai calcoli delle volumetrie residue delle discariche e dalla quantità dei rifiuti conferiti si nota come con il conferimento nella sola discarica di Massafra, tra un anno e mezzo ci sarà il completo esaurimento di dette volumetrie
5. Ordinanza N.218 DEL 16/11/2013 del Sindaco di Massafra in seguito alla deliberazione dell'OGA:
Con la quale il Sindaco di Massafra ordina alla Cisa spa di accogliere i rifiuti dell'ex ATO/3;
6. Ordine del giorno del 21/11/2013 del Consiglio Comunale di Massafra: con il quale il Consiglio Comunale, all'unanimità, dice no al conferimento dei rifiuti provenienti dai Comuni dell'ex ATO/3, nella discarica del proprio territorio, invitando l'OGA a revocare la delibera n.4 del 16/11/2013, di individuare una nuova discarica di bacino per la provincia di Taranto, allorquando la discarica di Massafra sarà esaurita, per evitare ulteriori sovraelevazioni della stessa. In mancanza di tali atti, il Consiglio Comunale si riunirà d'urgenza per ulteriori atti e non escludendo proteste anche eclatanti.