L'affidamento dei lavori di copertura del parco minerali primario dell'Ilva alla Cimolai di Pordenone, rappresenta, senza volere eccedere in enfasi, un atto di portata storica e senza precedenti nell'ambientalizzazione dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Quante volte abbiamo sentito che tale opera era impossibile da realizzare per la sua estensione unica al mondo?
Quante volte abbiamo sentito che, al massimo, si poteva erigere una struttura di barrieramento per abbattere i danni alla salute provocati dallo spolverio, soprattutto per il vicino e martoriato quartiere Tamburi, e soprattutto nei giorni di vento?
Quante volte ci siamo imbattuti nelle negligenze della famiglia Riva, sempre molto incline a logiche di profitto e non alla tutela della salute dei cittadini?
Oggi possiamo, invece, cominciare a dire, con grande prudenza, che e' possibile: è possibile coprire i parchi; e' possibile far respirare il quartiere Tamburi, e' possibile cominciare a verificare la riformabilita' di un modello di fabbrica che tanti considerano strutturalmente non bonificabile.
La copertura dei parchi minerali e' uno spartiacque nella vita dello stabilimento di Taranto, un punto di non ritorno che attesta la forza e l'efficacia della formula del commissariamento dell'Ilva, da parte dello Stato, ai fini del risanamento ambientale.
La friulana Cimolai, che dovrà procedere al progetto definitivo e alla realizzazione dell'opera in 26 mesi, e' azienda leader mondiale nel cui curriculum troviamo la copertura della centrale di Chernobyl, la realizzazione dell'hub del World Trade Center, e la copertura dello stadio di Brasilia.
Ora bisogna procedere nella massima celerità possibile. E soprattutto i Comuni di Taranto e di Statte, con i loro uffici, devono fare presto nella concessione delle autorizzazioni propedeutiche alla copertura dei parchi. Il territorio non potrà ammettere nessun ritardo, nessuna perdita di tempo, nessuna lentezza burocratica. Dobbiamo, soprattutto con gli Enti Locali, dimostrare di essere all'altezza della sfida. Solo così riusciremo a corrispondere adeguatamente agli sforzi straordinari del Governo, del Ministero dell'Ambiente e dei Commissari dell'Ilva.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd