Il Centro salute-ambiente di Taranto non parte. Siamo di fronte ad un ritardo inspiegabile.
Con delibera di Giunta, la n.1980 del 12 Ottobre 2012, la Regione Puglia ha istituito il Centro salute-ambiente, con dote finanziaria di 8 milioni di euro, assegnati col bilancio regionale del 2012. Di questi, 4 milioni e 730 mila euro, sono destinati alla ristrutturazione e all'adeguamento funzionale dell'ex Ospedale Testa, ubicato proprio nell'area industriale e ceduto dall'Asl tarantina all'Arpa in comodato d'uso ventennale, mentre 3 milioni e 270 mila euro sono destinate alla fase di start up e al personale.
La mission del Centro e' quella di condurre progetti di monitoraggio e di contrasto alle criticità sanitarie associate ai fattori di rischio ambientale. Si tratta di monitoraggi olfattometrici, in quanto Taranto vive frequentemente il fenomeno delle emissioni odorigene di natura industriale, di monitoraggi e di caratterizzazione del particolato atmosferico, dei microinquinanti organici di matrice ambientale, delle emissioni convogliate dei camini industriali, della qualità dell'aria, dello stato di salute delle popolazioni vicine agli impianti industriali.
Si tratta, perciò, di una struttura fondamentale per la lotta all'inquinamento e di attività di ricerca e sperimentazione molto utili alla sfida della ecosostenibilita'.
Sarebbe il caso di chiedere agli attori in campo, Giunta Regionale, Arpa, Asl, il motivo per cui non sono ancora partite le attività di questo Centro, visto che siamo abbondantemente oltre i termini previsti per la sua attivazione. Taranto, con i suoi drammi e le sue speciali emergenze, non può attendere. Nessuno si può consentire che scelte importanti e risorse disponibili attendano le lungaggini dovute a contese sulla titolarità delle attività del centro. Tutto ciò, agli occhi dei cittadini di Taranto, e' davvero inspiegabile.
Michele Mazzarano
Consigliere regionale Pd