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15 febbraio 2015

Massafra, la Corte dei conti bacchetta il Comune

Venerdì 13 il Consiglio comunale di Massafra, è stato aperto dall’augurio di buon lavoro rivolto dal presidente , a nome dell’intera assise comunale, al neo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella al quale quanto prima gli sarà inviata una nota con cui verrà presentato il territorio con tutte le sue peculiarità e le sue problematiche. La prima parte delle seduta è stata dedicata ad interrogazioni: la necessità di chiarire in Consiglio la posizione del dirigente la II Ripartizione (Pelillo); lavori al plesso scolastico “E. Iacovelli”, la sistemazione dello spazio ricadente in Via Rossini angolo Viale Colombo e la rivisitazione del “Piano Comunale di Protezione Civile” (Zanframundo); relazione in Consiglio del segretario generale inerente all’assunzione del dirigente la II Ripartizione (Baccaro). Il consigliere PD Vito Miccolis ha chiesto al sindaco di far sentire la voce della città ai lavoratori delle aziende dell’indotto Ilva che vivono un particolare momento e che hanno manifestato ieri a Roma. Tamburrano, subito dopo il Consiglio, è volato nella Capitale anche nella veste di presidente della Provincia. Il presidente Pilolli si è soffermato sul tema, evidenziando che gli emendamenti da proporre devono avere caratteristiche tecniche e fattibili. Anche Baccaro è intervenuto affermando che, oltre la “solidarietà”, occorre che le forze di governo si oppongano a quei provvedimenti che non tengono realmente conto delle vicende del territorio. Sul punto inerente alla presa d’atto della pronuncia della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Puglia - con riferimento al rendiconto 2012 ha relazionato il dirigente la ripartizione Servizi Economici e Finanziari, Simone Simeone, che ha subito chiarito che la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti ha chiesto alcuni chiarimenti come: elevato ammontare dei residui passivi, debiti fuori bilancio (viene contestato l’ammontare), servizi conto terzi, organismi partecipati e inadempienti, inventario, asporti in tesoreria non regolarizzati entro la fine dell’esercizio. Il consigliere Pelillo è intervenuto sui vari punti della pronuncia, soffermandosi in particolar modo sulla “costrizione” ai debiti fuori bilancio e sull’inventario e su come questo problema, con l'impegno dei dirigenti, non esisterebbe. Pelillo ha collegato i rilievi della Corte dei Conti Conti ad una conduzione, forse, “poco amorevole”. Miccolis ha lamentato l’assenza in aula, su questo argomento, dei dirigenti. Nel corso della discussione è venuto meno il numero legale (12 presenti) e l’assise è andata deserta. La prossima seduta di Consiglio è prevista per mercoledì prossimo, 18 febbraio alle ore 9,00, con all’ordine giorno: riconoscimenti debiti fuori bilancio derivanti da sentenze emesse dal Tribunale di Taranto e dal Giudice di Pace; ricognizione in merito al permanere dell’interesse pubblico nelle società partecipate dell’Ente