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24 dicembre 2008

2008? Un anno di transizione


Natale, tempo di auguri, e di bilanci. Abbiamo ascoltato il presidente della Provincia Gianni Florido.

Presidente, il 2008 che anno è stato per Taranto?
«Il 2008 è stato per Taranto un anno di transizione, di passaggio, tra la chiusura di un grande problema amministrativo di governo della città ed una fase nuova i cui esiti sono ancora in corso, si spera possano essere positivi. Bisogna lavorare affinché possano essere positivi. Il 2008 è stato poi anche l’anno della presa di coscienza unanime sul tema ambientale».
E dal punto di vista amministrativo, per l’ente del quale è alla guida?
«Per la Provincia è stato un anno importante. Importante soprattutto per quel che riguarda l’edilizia scolastica con la realizzazione di molte opere. E per l’edilizia stradale. Abbiamo lavorato affinché nel 2009 si possano aprire cantieri importanti. E poi, per quanto attiene la sfera sociale, attraverso i concorsi e le ultime stabilizzazioni, più di settanta persone hanno oggi un lavoro stabile, tra loro vanno inclusi anche i vigili ecologici. Ma a questo proposito mi piace sottolineare come non si tratti solo di un problema sociale risolto. Un altro aspetto altrettanto importante è quello del potenziamento dell’ente attraverso l’acquisizione di figure professionali prima assenti. Tra la platea di nuovi assunti ci sono, ad esempio, otto laureati, sei dei quali andranno a potenziare l’ufficio ambiente, sono ingegneri, biologi, chimici, figure delle quali l’ente era sprovvisto e che oggi vanno a potenziare la macchina amministrativa. Il 2008 è stato anche l’anno in cui abbiamo reso più moderno il “palazzo del governo” che è stato interamente cablato. La comunicazione diventa così più efficace anche attraverso la pubblicazione online delle gare e il potenziamento del nostro sito istituzionale con la rassegna stampa online. Insomma, abbiamo reso più moderno l’imponente palazzo che “sapeva di vecchio” e che oggi contiene al suo interno i cavi della comunicazione veloce che vuol dire anche una maggiore efficienza».
E sul lato politico?
«Per me il 2008 si chiude con la grande soddisfazione delle primarie. Ma non mi riferisco al fatto di averle vinte con l’80% delle preferenze. La mia soddisfazione nasce dalla risposta in termini di partecipazione. 12.876 cittadini che si sono recati alle urne per scegliere il candidato del centrosinistra. In Puglia credo di essere stato l’unico dei presidenti uscenti ad aver fatto una cosa del genere».
Lavoro. Infrastrutture. Sviluppo. A che punto sono Taranto e la sua provincia?
«Lavoro e infrastrutture sono temi legati tra loro. Non vanno scissi. Credo che con lo sviluppo di porto e aeroporto ci potrà essere lavoro. Siamo in forte ritardo, ma l’ultimo mese del 2008 ha segnato una prima novità. Finalmente il ministero dell’ambiente si muove sui dragaggi al porto. Il 2009 potrebbe essere l’anno giusto».
Allargando lo sguardo ai Comuni ionici, più di un sindaco è finito nel mirino. Si può parlare a suo avviso di allarme sicurezza?
«Credo sia giusto tenere alta la guardia, ma credo anche che il territorio abbia tanti problemi e che la sicurezza non rappresenti una criticità. Certo non bisogna negare i problemi. Soprattutto nei periodi di crisi economica, si assiste ad una spinta da parte delle organizzazioni criminali. Ma è un fatto nazionale. Taranto è tutto sommato ancora una città piuttosto tranquilla. Lo dicono anche le statistiche di Italia oggi e de il sole 24 ore. Siamo meglio di tante altre realtà, ma bisogna avere la forza di dirlo».
Passando a temi più “natalizi”, insieme al Comune di Crispiano e alla Pro Loco avete promosso quest’anno il presepe vivente multietnico, con la Natività rappresentata da una famiglia congolese. Con quale messaggio?
«Il Natale è una festa universale. E’ per questo che regge con tanta forza da più di duemila anni e la gente lo vive con trasporto. Un presepe multietnico vuol dire che Cristo è nato per il mondo, non per l’Italia».
Dove trascorrerà le feste il presidente della Provincia?
«Il Natale rigorosamente a casa, con la famiglia. A Taranto».
Un augurio ai tarantini?
«L’augurio che mi sento si esprimere è che il 2009 sia l’anno in cui questa fase di transizione si incunei sulla giusta strada soprattutto con riferimento al lavoro e all’occupazione e all’ambiente».


[[Tarantosera Anna Fornaro ]]