Colpo di scena a Palazzo Chigi. Nell’incontro tra Governo e sindacati conclusosi nel tardo pomeriggio, è stato deciso di rinviare la riforma delle scuole superiori a partire dal 2010. Non solo. E’ saltata l’introduzione del maestro unico nella scuola elementare. O meglio, oltre ad essere slittato di un anno il recepimento della riforma Gelmini per la scuola primaria, il maestro unico sarà solo una opzione aggiuntiva all’offerta didattica delle scuole. Le famiglie, infatti, potranno scegliere per un impegno scolastico settimanale di 24, 27 e 40 ore. Per la scuola dell'infanzia, invece, rimane confermato il tempo pieno con due insegnanti per classe, mentre per le medie l'orario settimanale sarà di 30 ore anziché 29 come previsto all'inizio dalla riforma Gelmini. E' stata rinviata di un anno anche la riforma delle scuole superiori, che partirà dal 2010 per fare in modo che gli istituti possano organizzarsi al meglio per dare seguito alle indicazioni ministeriali. Le quali prevedono, tra le altre cose, l’accorpamento delle oltre 820 specializzazioni in 5 licei e 11 indirizzi per gli istituti tecnici. Un risultato importante per i sindacati ad un giorno dallo sciopero generale indetto dalla Cgil.
"Lo strumento dell'ascolto ha funzionato", ha dichiarato Maddalena Gissi, segeretaria Cisl Scuola Bari, anche lei presente a Roma nella riunione a Palazzo Chigi. "Le decisioni assunte dal Governo dimostrano come la protesta unitaria del 30 ottobre scorso sia servita a mettere in evidenza alcuni limiti della Riforma Gelmini - continua Gissi -. Ora ci rimane da affrontare il tema del precariato della scuola e siamo convinti che, se il governo utilizzerà lo stesso metodo di oggi, tutto potrà andare per il meglio". Su quest'ultimo tema il governo si è detto disponibile a convocare a breve un tavolo tecnico. Ora occore attendere i regolamenti attuativi, ma il più sembra oramai fatto.