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09 settembre 2009

• LA REGIONE PUGLIA RIDUCE IRPEF , IRAP E ASCISE SULLA BENZINA , ED INVESTE 10MILIONI SULL'UNIVERSITA'

La conferma arriva subito dopo la riunione di giunta: le addizionali regionali su Irpef e Irap saranno ridotte a partire dal 2010, ma si comincia già dal primo novembre prossimo con l’eliminazione degli 2,5 cent di accisa su ogni litro di benzina.
Il presidente della Puglia Nichi Vendola , affiancato dall’assessore al Bilancio Michele Pelillo, inaugura la ripresa dell’attività amministrativa con l’annuncio di due «buon notizie» e uno slogan perentorio: «è vero che stiamo mettendo le mani nelle tasche dei pugliesi, ma per fare l’esatto contrario di quanto sostiene il Pdl». Giù, dunque, il prelievo sulla benzina - che aveva consentito un incasso di 20 milioni di euro nel 2008 - e contromossa sull’Università per coprire i «buchi della Gelmini», ovvero i tagli ai fondi per gli atenei sulla base di criteri giudicati dall’assessore allo Studio Gianfranco Viesti «completamente sbagliati». Alle università pugliesi, che rischiavano il crac, andranno 10 milioni di euro stanziati dal Bilancio autonomo ed ora «potranno evitare la riduzione di corsi o attività didattiche».
Tutto grazie, ha spiegato Pelillo, ai 50 milioni di euro risparmiati sugli interessi passivi, rilevati nel complesso lavoro di conteggio fatto dall’assessorato onde apportare in un’unica seduta di consiglio regionale (probabilmente il 29 settembre) il rendiconto del 2008, l’assestamento e la prima e unica variazione di Bilancio del 2009.
Quanto alla sanità, «abbiamo dovuto reperire 7 milioni di euro per completare la manovra di ripiano del deficit 2008 e di qualcosa che era residuata dal 2007», dopo aver superato l’esame del mini
stero al tavolo Massicci ed essere risultata la Puglia «unica regione del Centro-sud a non essere commissariata per i conti sanitari». Infine, l’annuncio di altri due finanziamenti, di 200.00 euro ciascuno: lo start-up del Teatro Petruzzelli e il finanziamento alla vigilanza del Comune di Taranto davanti alle scuole materne.
Insomma, con un avanzo di amministrazione di 12 milioni euro, i conti della sanità «sotto controllo» e gli aiuti all’Università, Vendola ha gioco nel dire che «la Puglia sta difendendo un’idea di sviluppo» dai tagli apportati dal governo, nella sanità come nell’istruzione. «Sentendo in tv la ministra Gelmini vantarsi dell’intervento delle Regioni che coprono i buchi che lei e il suo governo hanno determinato - dice Vendola - verrebbe voglia di avere un atteggiamento polemico o ritorsivo. Piuttosto che puntare alla diffusione della consapevolezza di quanti danni sta facendo il governo centrale, abbiamo preferito tutelare lo svilup
po della nostra regione, che è quella che sta dando le performance più interessanti dal punto di vista della resistenza agli effetti della crisi». quanto alla «propaganda disfattista» del centrodestra, «le cassandre cominciano a essere smentite» visto che la Regione «è in grado persino di cominciare a fare i conti positivamente con l'imposizione fiscale».
Anche il governo Fitto ridusse progressivamente il prelievo, ma - sottolinea Pelillo - «noi abbiamo aumentato le addizionali per due anni su 5 di governo, loro le hanno tenute al massimo per 7 anni». Non solo, ricorda Vendola, «abbiamo ridotto le tariffe sui trasporti per i pendolari e quelle sull’acqua, oltre ad aver abolito il ticket per l’80% dei pugliesi».
Infine, l’affondo sul Teatro Petruzzelli, «un fatto storico e epocale che si è cercato di nascondere fino all’ultimo. Un rudere - sottolinea Vendola - in pochissimo tempo è diventato quello splendido teatro che è».