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31 dicembre 2012

Montalcini, donna straordinaria, forte e coerente

''Il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori. Non ha importanza che siano religiosi oppure laici. I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte".
Rita Levi Montalcini 

"Apprendo con commozione la notizia della scomparsa di Rita Levi Montalcini. Donna di grandissimo livello intellettuale e morale, ha dedicato la sua vita alla ricerca scientifica ed ha rappresentato con limpida coscienza civile le Istituzioni”, ha affermato il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani.

"Forte, coraggiosa, determinata, è stata un esempio di chi non si piega alla violenza delle leggi razziali, di chi si batte per il progresso umano e sostiene con intelligenza le grandi potenzialità che possono arrivare dal talento delle donne.
“Non posso non ricordare – ha proseguito Bersani – l’impegno ed il rigore che seppe mettere nel suo ruolo di Senatrice. Rita Levi Montalcini ha onorato l’Italia e ci lascia un sentimento di ammirazione e di rimpianto”.

La presidente dell’Assemblea nazionale del PD, Rosy Bindi, ha espresso "commosso cordoglio anche da parte dell'Assemblea nazionale, per la scomparsa di Rita Levi Montalcini. Una delle belle figure dell'ultimo secolo, che ha vissuto la sua lunga e luminosa esistenza sempre a testa alta, con grande forza e intelligenza, spendendo tutte le sue energie al servizio della dignità dei malati e della ricerca scientifica. Lascia un segno inconfondibile in tutto il mondo del genio femminile non solo nel campo della medicina, dove aveva conquistato il premio Nobel e prestigiosi riconoscimenti internazionali. La ricorderemo non solo per i suoi successi, il suo infaticabile lavoro, ma anche per la sua autentica passione civile, l'amore per la democrazia e le tante battaglie per la promozione della dignità della donna, i diritti umani, la giustizia, la pace".

Il senatore democratico Ignazio Marino, ha voluto dare un contributo per ricordare Rita Levi Montalcini, raccontando in breve alcuni passaggi della sua vita nel campo della ricerca e l'incontro con la scienziata.

"Un’esistenza dedicata interamente alla ricerca e all’impegno sociale con lucidità di pensiero ed entusiasmo. Rita Levi Montalcini, scienziata, premio Nobel, senatrice a vita, per me è tutto questo.

La valorizzazione dei giovani e delle donne era il suo obiettivo, insieme alla promozione dei talenti e delle idee più promettenti. Per questo fondò l'Ebri (European Brain Research Institute) che iniziò le sue attività a Roma nel 2005, con la selezione di giovani brillanti ricercatori provenienti da molti paesi del mondo.
Proprio lì ebbi il privilegio di conoscerla e proprio nel suo istituto, nel 2006, nacque l’idea di destinare una quota delle risorse pubbliche per la ricerca a scienziati con meno di quarant’anni, valutati da una commissione composta da giovani ricercatori per la metà stranieri, in modo da garantire una valutazione davvero internazionale. Un’idea che riuscii poi a trasformare in legge con il suo aiuto e che consentì fino all'estate di quest'anno di attribuire i fondi con metodo trasparente e basato solo sul merito.
La sua carriera e il suo amore per la ricerca sono stati di esempio per tutti. La sua esperienza trentennale negli Stati Uniti, a partire dal 1947, fu un susseguirsi di sacrifici e di successi che la portarono all’assegnazione del premio più prestigioso, il Nobel, per la scoperta del Nerve Growth Factor (il fattore di crescita del tessuto nervoso) che gioca un ruolo essenziale nella crescita e nella differenziazione delle cellule nervose.
Una scoperta straordinaria che fu in grado di aprire un vero vaso di Pandora perché fece comprendere come le cellule comunichino tra di loro. Oggi sono centinaia i growth factors conosciuti, studiati e assolutamente rilevanti in ogni area della biologia. Una vera rivoluzione per la scienza, la medicina e la nostra qualità di vita".