Il sindaco dice che è tutto in regola, l’opposizione insiste e pensa ad una denuncia formale al prefetto.
La questione riguarda i tempi osservati per l’approvazione in consiglio comunale del rendiconto di gestione.
Il consiglio comunale, con 16 voti favorevoli, ha approvato il documento contabile che riassume l’attività amministrativa del 2013. Ma a quel voto l’opposizione non ha partecipato.
“Noi consiglieri di opposizione - spiega Vito Miccolis, capogruppo del Pd - non abbiamo partecipato all’ultimo consiglio comunale perché era illegittima la sua convocazione per il 29 aprile. L’art. 227,2 comma, del Tuel stabilisce che “la proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro il termine, non inferiore a venti giorni, stabilito dal regolamento”. Considerato che la comunicazione dell’avvenuto deposito degli atti è stata notificata ai consiglieri comunali il 14 aprile scorso, la seduta del Consiglio non poteva essere tenuta prima del 5 maggio.
Inoltre l’art.130 del Regolamento di Contabilità stabilisce che “la proposta di deliberazione consiliare sul rendiconto, lo schema di rendiconto e tutti gli allegati vengono presentati all’organo di revisione economico-finanziario entro il 20 marzo, che relaziona al Consiglio entro i successivi 20 giorni”
La relazione dell’organo di revisione economico - finanziario è stata inviata via mail ai consiglieri dal dirigente dell’ ufficio finanziario il 18 aprile 2014 pertanto il consiglio non poteva essere tenuto prima dell’8 maggio.
“In solo 11 giorni - commenta Miccolis - era impossibile leggere e soprattutto capire il rendiconto e la mole degli atti allegati”.
E’ per questo che Pd, Sel e Costituente di Centro stanno pensando di chiedere un incontro al prefetto. L’effetto potrebbe essere quello di invalidare l’approvazione del rendinconto.