Esprimo la mia vicinanza agli autotrasportatori del consorzio LTS e sono solidale con la loro protesta. L'auspicio è che Eni riveda la decisione di assegnare, dal prossimo mese, l'appalto per il trasporto di carburante ad aziende che non sono locali. Tutto ciò rappresenterebbe un grave danno per le famiglie dei lavoratori e per l'intera economia ionica. Taranto e la Puglia soffrono già di una grande crisi occupazionale e sociale. La scelta di Eni di non avvalersi di maestranze locali per il trasporto sembra uno schiaffo al territorio ionico, utilizzato dall'azienda in questi anni come sede principale delle sue attività di raffinazione di grande impatto ambientale.
Oggi, con questo nuovo orientamento, non avremmo neanche più il 'ristoro' dell'impiego di autotrasportatori tarantini e pugliesi nel trasporto dei prodotti raffinati lavorati a Taranto.
on. Michele Pelillo