Nelle commissioni Industria e Ambiente del Senato sono stati approvati due sub-emendamenti al decreto legge competitività che rafforzano l'ultimo decreto Ilva e le condizioni per il risanamento e il rilancio produttivo dell'azienda ed, in particolare, dello stabilimento di Taranto.
Il primo sub-emendamento definisce in modo più stringente ed efficace i poteri del subcommissario ambientale in piena collaborazione con il commissario straordinario dell'azienda. In particolare, si prevede che gli interventi previsti dal Piano di risanamento ambientale siano dichiarati indifferibili, urgenti e di pubblica utilità e costituiscono varianti ai piani urbanistici. Il subcommissario coordina ed è responsabile in via esclusiva dell'attuazione degli interventi previsti dal Piano, definisce, d'intesa con il commissario straordinario, la propria struttura, le relative modalità operative e il programma annuale delle risorse finanziarie necessarie per far fronte agli interventi. In questo modo si velocizzano i tempi per l'attuazione del piano di risanamento, sotto la diretta responsabilità del subcommissario ambientale.
Il secondo sub-emendamento prevede la possibilità che il giudice trasferisca all'impresa commissariata le somme provenienti dal patrimonio Riva sottoposte a sequestro penale, anche in relazione a procedimenti penali diversi da quelli per reati ambientali o connessi all'attuazione dell'autorizzazione integrata ambientale, proprio per portare a termine il risanamento ambientale. Si tratta di due modifiche di assoluto rilievo, in grado di dare una svolta positiva alle prospettive dell'Ilva di Taranto, garantendo che il risanamento ambientale venga effettivamente attuato e creando le condizioni per la continuità produttiva e dunque anche per la salvaguardia dell'occupazione.
Lanfranco Rossi
Responsabile provinciale ambiente PD