Tre milioni di euro a rischio perdita.
Sono i fondi che la Regione ha stanziato per ricostruire il ponte di Cernera crollato sotto la furia dell’alluvione dell’ottobre 2005.
Era l’aprile del 2008 quando le competenze per le procedure di ricostruzione passarono dalla Provincia al Comune.
Il sindaco Martino Tamburrano allora garantì tempi celeri. Parlava di 18/20 mesi al massimo.
Siamo ad oggi e il ponte resta distrutto. Anzi continuaa crollare.
Eppure la situazione è arcinota e i residenti della contrada a nord di Massafra sono da sempre in pressing per tutelare il proprio diritto alla sicurezza. Al momento, infatti, percorrono una strada alternativa che buia, stretta e piena di curve mette costantemente a rischio di incidente.
Scadrebbero ad ottobre prossimo i tempi annunciati dal primo cittadino, ma da un recente incontro con i tecnici progettisti risulta che la gara d’appalto non potrà essere bandita prima della metà del 2010 e il ponte dovrebbe essere pronto non prima della fine del 2011. Tempi notevolmente più lunghi di quanto previsto. Ma forse, alla delusione per le promesse non mantenute, la comunità comincia ad abituarsi.
C’è, però, una scadenza, perentoria, che non può lasciare dubbi ad interpretazioni.
La Regione stabilì, infatti, che per usufruire dei finanziamenti la ricostruzione doveva avvenire entro trenta mesi dal 27 marzo scorso. Ovvero entro ottobre del 2010.
Se le previsioni dei tecnici sono giuste, quindi, la scadenza potrebbe non essere rispettata e quindi il rischio è di perdere quei finanziamenti.
“Sarebbe l’ennesimo caso - denunciano dal Pd - Massafra ha, infatti, già perso il contributo regionale per aprire la strada alternativa all’Appia, che dalla stazione raggiunge l’area Pip, parallela alla ferrovia. In quella occasione non venne data, nei tempi previsti, la disponibilità dei suoli alla ditta vincitrice dell’appalto”.