tag foto 1 tag foto 2 tag foto 3 tag foto 4 tag foto 5

08 agosto 2009

• Nuova sede del Sert dopo anni di disagi


«Il trasferimento del Sert di Massafra in altri locali
ristrutturati del nostro distretto Ospedaliero è una iniziativa importante per la nostra comunità».
Patrizia Notaristefano, dirigente del circolo massafrese del Pd e volontaria della comunità “Emmanuel” evidenzia come, «dopo tanti anni di precarietà e gravi disagi dei medici, del personale infermieristico e dei pazienti, oggi è possibile dare maggiore garanzia di privacy per i pazienti-utenti e i loro familiari».
L’inaugurazione dei locali avvenuta nei giorni scorsi alla presenza del direttore generale Domenico Colasanto, del direttore sanitario Asl Ta/1 Vito Fabrizio Scattaglia e del direttore sanitario del presidio occidentale Mario Cetera, dimostra la volontà della direzione della Asl Ta/1 di guardare con rinnovato impegno per combattere le patologie delle dipendenze.
«La vecchia sede del Sert – aggiunge Patrizia Notaristefano - non rispondeva in nessun modo alle caratteristiche che devono dare strutture pubbliche con finalità cosi delicate e importanti, tese al recupero psicologico dei pazienti tossicodipendenti. Credo che questo, può essere un buon punto di partenza per riorganizzare e ridefinire il profilo organizzativo del nostro Sert, valorizzando meglio le professionalità presenti. I medici, gli infermieri e gli educatori devono presentare progetti in grado di dare risposte alle aspettative dei tossicodipendenti e alle loro fami
glie. Credo che occorre investire più risorse finanziarie e umane nella lotta alle tossicodipendenze. Questo, potrà permettere agli operatori e ai medici, agli assistenti sociali di impegnarsi con maggiore determinazione in questo contesto di sofferenza sociale. Credo – prosegue - che sia altrettanto urgente ripensare radicalmente i vecchi schemi educativi. Questo significa che, occorre promuovere nuove ricerche sociologiche sulle dinamiche che, incidono pesantemente sul disagio giovanile anche nella nostra realtà cittadina».
Poi, Patrizia Notaristefano punge il Comune di Massafra, che – secondo la stessa Notaristefano - nell’ambito dei piani di zona, deve uscire dalla improvvisazione e dalla precarietà progettuale, collaborando con sue risorse economiche.
«Questo, ci impone di capire quali interventi, occorre attuare per lottare contro le vecchie e nuove dipendenze. Nella nostra realtà, il fenomeno delle dipendenze è in crescita. La drammatica combinazione di eroina cocaina e sostanze chimiche molto potenti, che prima, non erano molto presenti, determina negli operatori un approccio diverso, con tempi diversi, poiché è cambiata la “Potenza di queste sostanze”. Gli interventi in questo settore richiedono la definizione di percorsi specifici e lo sviluppo di sinergie tra istituzioni locali. Occorre – conclude Patrizia Notaristefano - anche confrontarsi con altre realtà del territorio per individuare altre esperienze utili».