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19 febbraio 2010

•Il Pd si difende dalle accuse del sindaco Tamburrano

«Non c’è nessuna persona di buon senso che può credere alla tesi secondo cui i carristi si possono strumentalizzare in chiave politica perché i maestri cartapestai sono persone che, in tutti questi anni, con la loro passione, con iloro sacrifici, sotto la pioggia e il freddo, hanno contribuito a fare grande questa manifestazione e a dargli il blasone che ha conquistato nel corso degli anni».
Michele Mazzarano, responsabile regionale dell’organizzazione del Partito Democratico, risponde così alle dichiarazioni del sindaco Martino Tamburrano che, nei giorni scorsi, ha accusato il Pd di aver «strumentalizzato la protesta dei carristi» che, in dissenso con l’Amministrazione comunale ed il Consorzio, hanno deciso di non partecipare al 57° Carnevale.
«Massafra – ha proseguito Mazzarano - è diventata, per responsabilità politiche precise dell’Amministrazione comunale, un terreno di scontro. Troppi conflitti, troppe offese. Vorrei che dal PD arrivasse innanzitutto un messaggio di serenità e di speranza ai nostri cittadini, perché quello che è accaduto non accada più, perché, dal prossimo anno, si faccia il Carnevale come è giusto che si faccia, con le sue enormi potenzialità, e perché il Carnevale ritorni ad essere un’occasione di unità di tutti i cittadini, di festa e anche di orgoglio, perché è il momento in cui ci si fa conoscere al di fuori dei nostri confini».
E ancora: «È stato detto che qui ci sono i mandanti morali dell’attentato incendiario. Vorrei dire a chi ha detto queste parole gravissime che l’idea della violenza utilizzata e applicata alla vita politica non mi appartiene e non appartiene a nessuno degli iscritti al Pd, che militano con passione e con non si sognerebbero mai di fare un danno alla città come quello che è stato fatto».
Per Vito Miccolis, segretario cittadino del PD e assessore provinciale alla Formazione, il Carnevale a Massafra è «diventato una questione di ordine pubblico ». «La nostra è una città tranquilla, non c’è pericolo. È stata data un’immagine distorta del nostro Carnevale e della nostra città.
Chi fa questo per ottenere un consenso elettorale non vuole bene né al Carnevale né alla città». «Il nostro è un partito responsabile – sottolinea -.
Il Carnevale per noi massafresi rappresenta la nostra storia, tradizione, il nostro dna. Abbiamo deciso solo adesso di fare la conferenza stampa e subìto in silenzio le accuse calunniose che sono state fatte su di noi per non alimentare la polemica all’interno della città. Chi ha incendiato il carro è un criminale e deve essere condannato a prescindere dal colore politico. La paternità morale di tale atto non si può attribuire a persone che non c’entrano nulla».
Per Mazzarano, quella del Consorzio è stata una «scelta sbagliata», intravedendo, invece, nella costituzione di una «fondazione, in cui c’è il pubblico in minima parte e il privato in massima parte, uno strumento valido per valorizzare 365 giorni all’anno il fatto che questa è la città della cartapesta». «Non è questo il momento di approfondire una proposta per rilanciare il Carnevale – ha concluso - ma siamo una forza politica che ha idee alternative su come fare meglio quello che i cittadini vogliono che si faccia meglio. La manifestazione di quest’anno ha raschiato il fondo del barile. Con il concorso di tutti dobbiamo dai prossimi mesi dare il nostro contributo perché si facciano i capannoni, perché il Carnevale Massafrese diventi qualcosa da esportare sul piano dell’immagine, per il bene della città»

di FRANCESCA PICCOLO dal CORRIERE DEL GIORNO del 18/02/2010





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