Oggi si celebrano i 20 anni dalla morte di Sandro Pertini.
Ci manca quel modo semplice e diretto di parlare alla gente, quella fierezza e quella risolutezza mai arrogante nei toni e nel linguaggio.
Ci manca la coerenza di chi ha combattuto in prima linea per la propria patria e per la democrazia in questo Paese. Certe stucchevoli dichiarazioni di alcuni leader politici odierni sull'amore per la propria terra, salvo poi disconoscerne le regole fondamentali della Costituzione qualche attimo dopo nei propri atti, impallidiscono di fronte alle sue parole e dimostrano la propria totale assenza di valori di fondo.
Pertini affermava che la Libertà e la Giustizia sociale non potessero prescindere l'una dall'altra.
Un uomo ridotto alla fame e alla sete non è un uomo libero, e d'altro canto a cosa serve una società equa se non esiste la libertà di espressione?
Cosa ci è rimasto oggi della discussione su questi temi?
Una politica di “scandali” (come li definiva in un celeberrimo discorso) che infangano le lotte della sua generazione e la reputazione del nostro Paese.
In quello stesso discorso, con veemenza, chiedeva a noi giovani generazioni di farci destinatari e testimoni con ONESTA' e CORAGGIO di quei valori della Resistenza che hanno fatto da culla alla nostra Repubblica Democratica.
Questo Paese merita una nuova generazione di ragazzi innamorati dell'impegno civile.
Merita una nuova generazione di giovani donne e uomini che trovino dentro se stessi il coraggio e l'onestà per far politica CON LE MANI PULITE, senza doppi fini e senza piegarsi alle logiche perverse di certi sistemi corrotti.
Merita una nuova generazione che si indigni ancora dinanzi alla corruzione, non riuscendo ad accettare l'ormai abusata giustificazione del “Tanto lo fanno tutti”.
Merita una nuova generazione che si preoccupi degli esclusi badando alla sostanza e non alla facciata, facendo della Politica quello che davvero dovrebbe essere: un servizio per la propria comunità.
Per questo chiediamo a tutti coloro che si stanno apprestando a cominciare questa campagna elettorale così AFFOLLATA di nomi e volti, di riempire di contenuti e non di slogan sterili e scontati i propri programmi.
Invitiamo tutti a recuperare una dimensione sana della politica fatta di idee per il domani e di minore clamore mediatico. Per una campagna elettorale che prediliga il dialogo ed il confronto a discapito della rissa verbale alla quale, purtroppo, ci stiamo abituando.
Diceva Pertini che “Il modo migliore di pensare ai morti è pensare ai vivi”, magari facendo camminare sulle nostre gambe le loro idee più nobili.
Marina Nenna
Segr. Prov. Giovani Democratici BAT