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03 novembre 2011

• Un benzinaio davanti al Santuario? Miccolis: «Intervenga il Vescovo»

Fermate quel progetto”.
E’ l’appello che Vito Miccolis del Pd rivolge al vescovo Mons. Pietro Maria Fragnelli ed ai parroci della vicaria diocesana.
Tutto nasce quasi per caso quando, scartabellando documenti e atti il capogruppo del Pd scopre un progetto per la realizzazione di una stazione di distribuzione carburanti nel cuore della gravina. Una società del settore vorrebbe costruire la stazione di servizio nel piazzale antistante
il Santuario Madonna della Scala, in un’area di proprietà dell’istituto per la santificazione del Clero. “Una zona - osserva - che rappresenta la culla della nostra religiosità. Per noi massafresi è un posto sacro che poco si sposa con il progetto per la realizzazione di una stazione di servizio caburanti. Un progettocontro il quale l’amministrazione comunale avrebbe dovuto sdegnarsi, invece ho la sensazione che non sia d’accordo con questa mia presa di posizione”.
La convinzione di Miccolis scaturisce dal fatto che proprio recentemente il consiglio comunale
ha varato la modifica al piano carburanti in città.
“Guarda caso - osserva - le direttive indicate partono proprio da quella zona, ovvero dalla strada che conduce verso Martina. E’ proprio lì che sorge il Santuario ed a poche centinaia di metri l’area su cui si vorrebbe ubicare la stazione carburanti.
Un’area, peraltro, che il Piano regolatore ha destinato alla realizzazione di opere a servizio del Santuario o ad area verde. Purtroppo il Pug non è ancora vigente e quindi ecco che il piano carburanti andrebbe in deroga. Io dico no a questo intervento.
Lì il distributore non va fatto. Mi rivolgo al vescovo Fragnelli affinchè intervenga per bloccare questo scempio, come pure chiedo che l’intera vicaria diocesana prenda posizione su questa faccenda insieme al Rettore del Santuario ed alla Fondazione Amici del Santuario. Tutti dovrebbreo ribellarsi ad una scelta così impropria ed inopportuna così come, peraltro, è successo anni fa quando l’intera comunità si oppose ad un altro progetto che poco si sposava con la caratteristica paesaggistica e religiosa della zona attorno al Santuario”.