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29 luglio 2012

• Ilva, Mazzarano: “L’angoscia di Taranto sia da sprono alla politica”

“Taranto è sprofondata in un incubo senza precedenti. Le decisioni della magistratura sull’Ilva, segnano inequivocabilmente la fine di un epoca caratterizzata da una politica debole, stritolata tra industrialismo irrazionale e ambientalismo integralista’’: è quanto dichiarato dal consigliere regionale Michele Mazzarano.

“Quanto sta accadendo – ha aggiunto il politico – può modificare in modo radicale il rapporto tra politica, industria e ambiente. Noi dobbiamo fare una coraggiosa autocritica, senza nascondere quello che, di significativo, le istituzioni, soprattutto regionali, hanno saputo realizzare ai fini della ecocompatibilità dello stabilimento di Taranto. Ma sarebbe da sciocchi negare che siamo di fronte ad un evento che segna la ‘impotenza’ della politica. La politica può riprendere il suo legittimo ruolo se riparte dai suoi limiti e dalle sue omissioni.

La politica può riguadagnare terreno non se scarica le responsabilità sulla magistratura o, peggio, se insinua la tesi di una avversione tra la magistratura e il mondo del lavoro – ha sottolineato Mazzarano – ma se mette in campo una coraggiosa opera corale che costringe il tavolo interministeriale della Vertenza Taranto a provvedimenti eccezionali in tempi rapidissimi per realizzare quel grande piano delle bonifiche di cui il nostro territorio ha bisogno.

L’angoscia di queste ore sia da sprono per tutti ad affrancarci da una cultura dell’attesa e da incomprensibili posizioni di rendita. La nostra identità di città industriale presuppone un impegno teso, non già a soluzioni irrealistiche e visionarie, ma a conquistare una nuova civiltà, fondata su due diritti inalienabili, due ragioni parimenti sacrosante, due culture naturalmente intrecciate: la cultura del lavoro e la cultura della vita. Dobbiamo saper cogliere, da questa drammatica crisi, opportunità inedite”.

ilquotidianoitaliano.it