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17 luglio 2012

• UN MARE DI SPERANZE PER I GIOVANI SAHARAWI OSPITI DEL NELLA PROVINCIA DI TARANTO

La Carta internazionale del Diritto del Fanciullo è stata approvata il 20 Novembre del 1989, anni diversi da quelli attuali, anni in cui il mondo era ancora diviso dal muro di Berlino. Oggi i muri che dividono il mondo sono talmente tanti, che quasi non se ne parla più. Sembrerebbe che l’aver abbattuto quello Storico, abbai fatto pensare che l’erigere un muro qua e uno la, sia in realtà una soluzione temporale a problematiche che si procrastinano da anni. Molti pensano che un muro che divida dei popoli, sia una soluzione facile e indolore, ma non è così al di la e al di qua della barricata ci sono vite, famiglie divise che aspettano solo che il muro venga. Succederà così anche per il muro che divide il Sahara Occidentale? Arriverà un giorno in cui il Popolo Saharawi potrà finalmente tornare a casa? Un giorno in cui i bambini saharawi nati dopo il 1975 potranno finalmente vedere la terra dei padri? Tutti noi ci auguriamo che accada davvero tutto questo, e nel frattempo cerchiamo di fare del tutto affinché quegli articoli contenuti nella Carta del fanciullo non siano vani. È con questo spirito che il Sindaco di Statte Angelo Miccoli, in stretta collaborazione con l’ONG Salam, gli Assessori al Turismo Giovanni Longo e l’Assessore Politiche Giovanili Maria Teresa Galeota della Provincia di Taranto e la Regione Puglia con l’Assessorato alla Cooperazione al Mediterraneo Silvia Godelli e il Servizio ARES con la Dott.ssa L’abbate, hanno deciso di accogliere 10 bambini provenienti dai campi profughi saharawi del deserto del Sahara sul nostro territorio. Accompagnati da Mohammed Sida Hammed Bugleida, rappresentante del Ministero della Gioventù e dello Sport Saharawi del Fornte Polisario, rimarranno in provincia fino al 1 settembre. L’accoglienza ha la finalità di rispettare il diritto internazionale espresso con l’articolo 24 della Carta sopra citata: “garantire il diritto del minore di godere del miglior stato di salute e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione”. Un impegno importante che permetterà ai ragazzi e alle ragazze di rimanere in Puglia per effettuare tutte le visite necessarie per curare i danni che una vita trascorsa nel deserto ha causato sulle loro esili vite. I saharawi erano un popolo che viveva sulla costa dell’Oceano Atlantico e quindi non abituati a vivere nel deserto, e nessuno più di noi tarantini può capire cosa vuol dire essere privati del mare, non solo come risorsa, ma come ambiente al quale sentirsi parte integrante. Accogliendo questi bambini non solo offriremo la possibilità di curare le loro patologie, ma condivideremo una delle nostre ricchezze per eccellenze: il Mare.

Speriamo quindi che si possa davvero far tesoro di questa esperienza e che un giorno, speriamo prossimo, anche noi tarantini possiamo andare ad incontrare i nostri amici Saharawi sulle spiagge del Sahara Occidentale. Per il momento possiamo accoglierli nel migliore dei modo nella giornata Il 13 luglio presso il Palazzo del Governo, è stato presentato l’intero programma e le attività che si svolgeranno per tutta la Provincia grazie all’aiuto di grandi partner come la Raffinieria ENI di Taranto, l’ILVA, lo Stabilimento Lido Impero di Chiatona, la Pro Loco di Massafra, il Comitato del Coge di Carosino, il Real Statte, Osservatorio Astronomico Newton di Uggiano e tanti altri ancora.