Bocciata la norma di iniziativa popolare sul riequilibrio di genere nelle elezioni per il Consiglio regionale pugliese che stabiliva la composizione al 50% tra uomini e
donne delle liste elettorali.
In Puglia il 27 Novembre 2012 è stata scritta una pagina della politica da
dimenticare, un segnale davvero negativo da un consiglio regionale che ha votato contro l’approvazione di una legge di iniziativa popolare per introdurre la doppia preferenza di genere nelle elezioni regionali. Uno schiaffo in faccia ai diritti delle donne, e anche ai 30mila cittadini che avevano firmato per portare la legge in Consiglio.
Doveva essere una pietra miliare nella lotta per la parità di genere in Puglia e in tutta Italia: la prima legge nel nostro Paese che stabilisse la composizione al 50% tra uomini e donne delle liste elettorali, nata per iniziativa popolare.
La proposta di legge n. 209 – avente come oggetto “Disposizioni in materia
di equilibrio nella rappresentanza di genere nelle elezioni per il Consiglio regionale e il Presidente della Regione” – mirava a modificare la legge regionale n. 2/2005, quella elettorale, in due punti: il primo che in ogni lista fosse garantita parità di rappresentanza per i due sessi (pena l'inammissibilità della stessa) e che la presenza paritaria fosse rispettata nei programmi di comunicazione politica e nei messaggi autogestiti; il secondo articolo stabiliva la possibilità per l'elettore di esprimere la doppia preferenza, che non poteva essere attribuita a candidati/e dello stesso sesso, e per la cui approvazione era necessaria la maggioranza qualificata (36 voti).
L’aspetto innovativo era nel garantire una rappresentanza di genere egualitaria
nelle liste elettorali, cosa ben diversa dalle quote rosa: non si trattava di stabilire un numero ben preciso di donne in politica, come se il genere femminile costituisse una categoria protetta, ma di affermare un principio pratico di pari opportunità e di equa possibilità di scelta per gli elettori.
Il Coordinamento Donne del Circolo PD di Massafra non si rassegnerà e continuerà
a lavorare, insieme a tutte quelle donne e a quegli uomini che in Puglia si sono mobilitati con forza e con perseveranza, convinte più che mai che la doppia preferenza di genere sulla scheda elettorale sia lo strumento utile per permettere un’adeguata partecipazione femminile alla vita politica.
Le donne devono esserci nelle istituzioni e devono essere messe nelle condizioni di
accedere alle cariche elettive a tutti i livelli.
Antonella Laterza
Resp. Pari Opportunità PD Massafra - Coordinamento Donne Democratiche