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castello di Manfredonia |
Sarà la Commissione Urbanistica a cercare di sbrogliare la matassa del
Pug “copia”. La questione è stata sollevata dal capogruppo del
Partito democratico,
Vito Miccolis che già nei giorni scorsi ha denunciato “l’incredibile scoperta”.
Massafra e
Manfredonia hanno lo stesso Pug. Ma come è possibile? Eppure i due territori hanno poco in comune, a cominciare delle “mura”. Nel
documento Programmatico Preliminare al Piano Urbanistico Generale di entrambi i Comuni c’è scritto, infatti: “La città dentro le mura ha la necessità di una specifica regolamentazione”. Ma questo sarebbe solo uno dei punti “identici” indicati nei due documenti.
Parole e definizioni ripetute in entrambi hanno fatto scattare nel capogruppo del Pd i dubbi sull’identicità di uno dei due DPP. La chiarificazione dovrà giungere e presto anche perchè già ieri il consigliere ha consegnato copia di entrambe le relazioni programmatiche al presidente della Commissione Urbanistica, Davide Convertino con l’obiettivo di fare chiarezza su una faccenda che ha dell’incredibile. “E’ la prima volta credo” osserva Miccolis “che si verifica un fatto simile”. Ad aggravare la situazione i costi sostenuti dalle amministrazioni comunali, e quindi dai cittadini, per far stilare a dei professionisti quel documento programmatico. Per il Comune di Massafra la somma si aggira sui trecentomila euro ed oltre.
La questione è ora capire, e soprattutto dimostrare, qual è il Pug autentico e quale, invece, la copia. Il fatto sembra destinato ad avere anche ripercussioni politiche, perchè alla richiesta di chiarimenti del
Pd
si associa quella della Costituente di Centro che, per voce del consigliere
Giuseppe Cofano, ha già chiesto la presenza del dirigente in Commissione Urbanistica per cercare di mettere luce su una storia nebulosa.
mdb tarantosera