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25 agosto 2013

Concerti dal vivo senza SIAE. Emendamento del PD per incentivare l’arte e l’economia dei locali

La musica dal vivo, con un massimo di 200 partecipanti, può essere eseguita senza più particolari licenze, ma con una semplice segnalazione ad uno sportello del proprio Comune”. E’ il testo di un emendamento al decreto del “Fare” presentato dalla Commissione cultura di Palazzo Madama, presieduta da Andrea Marcucci e firmato dai componenti del Partito Democratico della stessa commissione, Rosa Maria Di Giorgi, Josefa Idem, Francesca Puglisi, Corradino Mineo, Walter Tocci e Claudio Martini. Un atto che è stato definito come una rivoluzione a costo zero, “che consentirebbe ai locali di aumentare la propria clientela con l’offerta di concerti e alle band musicali di avere tante nuove opportunità di esibizione”, nato dall’appello lanciato da Stefano Boeri per rendere più facile e promuovere la musica dal vivo in Italia. L’emendamento prevede anche l’eliminazione del pagamento del diritto d’autore per le associazioni non a fine di lucro che organizzano esecuzioni di brani musicali dal vivo.