Ieri (10 agosto) sfiorata la tragedia in via Muro.
Un veicolo si è schiantato contro la scalinata d’ingresso di un’abitazione. Ma non è stato l’unico incidente. Anche un motociclista ha terminato la propria corsa su un muro.
E’ bastata una leggera pioggia e l’importante arteria del centro storico si è trasformata in una pista di pattinaggio. Vi è stato anche un momento di comicità. La Polizia Locale è intervenuta sul luogo del sinistro ed ha parcheggiato l’autovettura di servizio, ma proprio in quel momento anche un’ altra auto scivolando ha urtato il veicolo dei vigili.
Via Muro è stata completamente risistemata dall’amministrazione comunale con il rifacimento della pavimentazione con chianche. Circa un mese fa sono terminati i lavori e la strada è stata aperta al traffico. Gli incidenti di ieri non sono i primi che si verificano. Infatti nella parte terminale dell’arteria stradale vi sono segni di auto che sono andate a sbattere contro il muro che delimita la suddetta strada.
Chiedo all’amministrazione comunale di aprire un’ inchiesta per accertare se la strada è sicura.
Se vi sono dei responsabili devono essere individuati.
Gli abitanti di quel quartiere riferiscono di vivere con l’angoscia di vedere autovetture nelle proprie abitazioni. Molti già pensano alla stagione invernale, cosa potrà accadere?
Occorre fare in fretta e se la strada non è sicura bisogna intervenire. La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto. Occorre anche evitare danni economici al Comune, infatti potrebbero esserci richieste di risarcimento.
Recentemente la Corte di Cassazione ha stabilito che il proprietario della strada risponde anche se ha adottato tutte le misure necessarie per segnalare il pericolo
La sentenza della Cassazione civile, resa in data 13 giugno 2013, numero 14856, è ritornata sulla questione del diritto al risarcimento dei danni subiti per responsabilità del custode della strada o dell’ente proprietario, ha confermato l’orientamento, più recente e maggioritario, secondo cui si devono risarcire i danni provocati al conducente dell’autovettura che subisce un sinistro a causa del manto stradale viscido e scivoloso, ribadendo che la responsabilità dell’ente sussiste anche se sono state adottate tutte le misure necessarie per segnalare il pericolo.
Nel caso di specie i giudici della terza sezione civile della Suprema Corte hanno rigettato il ricorso dell’Anas, che aveva impugnato la sentenza di secondo grado del Tribunale dove vi era stata la conferma di una sentenza del Giudice di Pace in cui era stato riconosciuto il diritto al risarcimento del conducente subito a causa di un incidente avvenuto in tratto stradale particolarmente bagnato e viscido.
MASSAFRA 11.8.2013
Vito Miccolis
Capogruppo PD Consiglio Comunale di Massafra