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30 agosto 2013

Piazza d'armi è in parte proprietà privata !



Incredibile, ma vero, dopo quasi quarant’anni si scopre che una parte del piazzale d’armi del Castello è di proprietà privata. La storia dell’acquisto del Castello inizia il 12 febbraio 1965 quando crollò il torrione sud-ovest. Questo triste episodio fece ricordare alle autorità municipali la sua esistenza. La Giunta Municipale deliberò la sgombero delle macerie e fu interessata la Sovrintendenza alle Gallerie e Monumenti di Bari per un piano di consolidamento e di restauro conservativo. Verso la metà del 1965 prese corpo il progetto del suo acquisto per cui fu interessato l’ufficio tecnico erariale di Taranto per i rilevamenti tecnici e le valutazioni finanziarie. L’intero complesso venne valutato nella sua globalità in 50 milioni. Il Comune provvide, su sollecitazione ed in collaborazione della Pro Loco, a impostare e seguire la pratica di acquisto, e mediante la concessione di un mutuo da parte dell’INA, la città di Massafra con atto del 4.5.1976 n.113535 entrò in possesso definitivo del Castello. Da quella data si è provveduto alla ricostruzione del torrione e sono stati effettuati numerosi lavori di restauro e di consolidamento dell’intero monumento. Lavori che hanno interessato anche la parte che ora si ritine privata. Martedì nella commissione cultura, insieme al dott. Cofano, ho chiesto agli uffici competenti tutta la documentazione di questa strana storia. Ho appreso anche che il Comune, tramite i suoi uffici, ha iniziato una trattativa per l’acquisto di quella porzione del cortile del Castello ritenuta privata. L’intera vicenda è assurda perché non si comprende come gli uffici comunali non si sono accorti prima di non essere proprietari di quella parte del piazzale e perché sono stati effettuati importanti lavori con i soldi dei contribuenti. Inoltre come mai solo a distanza di anni vi è chi rivendica la sua proprietà. L’intera vicenda è nata dopo che il 27 luglio 2010 l’amministrazione comunale ha autorizzato ad una società l’attività di somministrazione di alimenti e bevande all’intero di alcuni locali del Castello e l’area che il cittadino rivendica è utilizzata per l’attività di ristorazione. Un monumento, che su proposta del 1976 della Pro Loco, doveva essere museo del territorio con una pluralità di sezioni, biblioteca comunale e laboratorio di storia del teatro e dello spettacolo con la realizzazione di un anfiteatro nella piazza d’armi che ora si scopre in parte privata ed utilizzata in attività di ristorazione. Le origini del castello non sono note. In un antico documento del 970 si parla che nel castellum Massafrae si discusse una lite, tra il presbitero Leone e l’abate Ilario del monastero di Taranto, per la restituzione di un partita di terre. Di certo si sa che nel 1265 Carlo d’Angiò lo cedette ad Odone di Soliac. Successivamente appartenne ad altre famiglie di feudatari. Nel 1497 fu ceduto ai Pappacoda. Nel 1633 venne acquistato all’asta da Alessandro Carmignano, barone di Palagianello. Passò alla potente famiglia degli Imperiali, che lo tennero fino al 1782.Successivamente fu acquistato dal ricco proprietario terriero Michelangelo Zuccaretti che alla sua morte nel 1859 lo regalò con testamento all’Ospedale dei Pellegrini di Napoli da cui fu acquistato dalla famiglia Serini di Massafra, ultima proprietaria privata dell’imponente maniero tardo medioevale. Ora inspiegabilmente si apprende che vi è ancora un privato che rivendica una parte del cortile. Cose che accadono solo a Massafra.

 Vito Miccolis
 Capogruppo del PD